CAPITOLO 7- 1ª parte

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Se il giorno, illuminato dalla luce del sole, accompagnato dalla vita e dall’ossigeno delle piante, è freddo, immagino che la notte sia ancora peggio, giusto? Questa notte, sarà molto speciale. L’aria gelida, l’acqua piovana che si accumula sul marciapiede, l’umidità, accompagneranno Hinata e Kageyama alla scoperta delle loro reali emozioni. Loro adesso pensano sia attrazione, le prime cotte adolescenziali, ma se non fosse così? Starà a loro scoprirlo.

HINATA’S POV
Ore 21:30
<<Tobio-Kun! Non vale! Volevo vestirmi io da fatina!>> protestò mia sorella.

Alla fine eravamo riusciti nel nostro, o meglio nel mio, intento. Nel giro di un’ora avevamo fatto la valigia di Kageyama ed eravamo usciti dalla finestra della sua stanza, per poi dirigerci verso casa mia, sotto la pioggia.

Appena Tobio mise piede in salotto, venne assalito da una zecca piccola e arancione, detta anche Natsu, mia sorella. È innamorata di Kageyama dalla prima volta che l’ho portato qui e ogni scusa è buona per monopolizzare le sue attenzioni su di lei. So che è una cosa molto stupida, che è solo una bambina, ma a me questo dà molto fastidio.

Adesso, per esempio, giocando a Monopoli, si stava annoiando, così ha deciso che invece della prigione, avremmo fatto un obbligo scelto da lei. Non ci ha lasciato nemmeno il tempo di protestare!

Io per fortuna non ci sono andato, ma Kageyama le ha dovuto dare un bacio sulla guancia e si è dovuto vestire da fatina, in sostanza ha dovuto indossare le ali finte di mia sorella, che non so per quale miracolo gli vanno, e deve tenere una bacchetta di plastica in mano.

<<Bene, allora facciamo che io ti do queste ca- lo fulminai con lo sguardo- ca…carinissime ali e le indossi tu>>

<<No! È un obbligo Tobio-kun!>>
<<Non vuoi farmi vedere come ti stanno?>> ovviamente Kageyama era al corrente della cotta per lui di mia sorella, e la usava a suo favore.

Lei sembrò pensarci su.
<<Hai ragione! Avanti, toglile!>>
Lui mi guardò con aria supplichevole, cioè non ci sarebbe riuscito e aveva paura di romperle. In risposta ridacchiai, mi alzai dal mio angolo sul pavimento e arrivai dietro la sua schiena palestrata.

<<Sai…-mi inginocchiai, appoggiai i gomiti sulle sue spalle e aderii il mio petto alla sua schiena, facendo attenzione alle ali. Dopodiché avvolsi il suo collo con i miei avambracci e appoggiai il mento sopra la sua testa, tutto sotto sguardo assassino di mia sorella- potrei anche lasciarti così…>> con Natsu, purtroppo, è praticamente impossibile sentire il suo calore, essendo gelosa, quindi coglievo ogni occasione per avvicinarmi.

<<Ma non lo farai…>> ribatté Tobio, con un velo di paura percepibile nella voce. Odia questo tipo di obblighi, in realtà gli obblighi in generale, e sono sempre costretto ad aiutarlo, senza di me probabilmente avrebbe ancora il grembiule della sorella di Tanaka addosso.

<<Devo decidere…sai, non capita tutti i giorni di vederti vestito da fatina, poi non sorridi mai con gli altri e queste sono le uniche occasioni in cui lo fai…quindi penso che ti lascerò così.>> dissi.
Feci poi per alzarmi per ritornare al mio posto, ma Kageyama legò le sue braccia dietro la sua schiena, prendendo anche me.

<<Ti prego…mi fanno male, sono strette>> disse. Semplicemente, io gli risposi con un bellissimo “no” e mi alzai, ritornando al mio posto.

Se avesse potuto probabilmente avrebbe incrociato le braccia al petto, ma gli elastici del costume glielo impedivano, costringendolo solamente a guardarmi storto.

<<Ti aiuto io!>> intervenì Natsu, che subito si alzò e si diresse al mio posto precedente, dietro Kageyama. Cominciò a far scorrere gli elastici sulle sue spalle larghe e muscolose, lentamente e delicatamente, cercando di sfiorarle il più possibile.
Giuro che l’ammazzo, altro che bambina.

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora