"Ma io non ci posso credere... mi lascia qui da sola. Ma guarda che roba. Avrebbe potuto avvisarli comunque stando qui con me. Neanche fossi un'anatra gigante da cui scappare " pensò Melissa.
Doveva sbrigarsi però perché il figlio di Sebastian sarebbe venuto a cercarla, visto che era venuto a sapere dal Console che lei era una Nephilim, ma che lui sarebbe venuto lei non lo sapeva.
Quando era incavolata o agitata si smangiucchiava sempre le unghie, e ogni volta si prometteva di non farlo più, ma lei continuava, tanto che a volte perdeva anche sangue. Ora stringeva lo stilo di James con forza tra le dita. "Devo farlo. Aprire un portale. Riportare questa gente a casa"
Impugnò lo stilo. Immaginò di sfogliare il suo libro, quello che stava sulla libreria di casa sua. Il codice. Immaginò di passare alla sezione dedicata alle rune. Girò mentalmente le pagine finché non trovò quella che le serviva. La runa altre lingue. Era una runa facile, non era un intrico di linee incomprensibili. Ma per lei era la prima volta che uno stilo le segnava la pelle. Si, prima di scoprire che era una shadowhunter, le capitava spesso di prendere un pennarello nero e disegnare qualche runa sul braccio. Ma questa volta non era un pennarello. Quello era uno stilo. E si sarebbe fatta un vero marchio. Trattenne il respiro e appoggiò la punta dello stilo alla pelle.
Inizialmente era freddo ma mano a mano che disegnava bruciava sempre di più, ma era un dolore temporaneo e sopportabile. Quando completò la runa tornò a respirare. Si avvicinò ad una ragazza, che era sola, con la testa appoggiata al muro. "Ciao, come ti chiami? " chiese ma si accorse che le parole non uscivano nella sua lingua, ma in un'altra lingua , spagnolo o portoghese, forse.
La ragazza alzò gli occhi. Erano lucidi dalle lacrime. Melissa cercò di tranquilizzarla "Hey, tranquilla ora andremo tutti fuori di qui. Mi serve però il tuo aiuto. Come ti chiami? "Annabelle. Io sono Annabelle" disse la ragazza. I movimenti delle labbra non coincidevano con le parole.. la runa le stava traducendo tutto quello che dicevano sia lei che gli altri.
"Ciao Annabelle. Io sono Melissa. Sono una shadowhunter, vedi qui?" Disse indicando la runa altre lingue che si era tracciata. "Possiamo tornare a casa. Adesso. Però ho bisogno che tu mi aiuti. Io non sapevo di essere una nephilim fino a poche ore fa. Ho bisogno che tu mi dica quale runa devo utilizzare per creaere in portale ". Le mise in mano il pennarello nero. Annabelle partì a disegnare sulla mano di Melissa. Non era una runa difficile dopotutto. Quando ebbe finito, Melissa la ringraziò e ricopiò la runa del portale, sul muro di fronte a lei.
Appena finita di disegnare la runa, ci passò una mano sopra e il portale si aprì. Intanto gli altri, che erano già stati avvisati di Silena, alla vista del portale si catapultarono verso Melissa, quasi passandogli sopra se non fosse stato per Annabelle che riuscì a fare indietreggiare la calca.
Fu allora che Melissa alzò la voce: "Ascoltatemi! Non c'è tempo da perdere! Il figlio di Sebastian potrebbe arrivare in questo istante! Questo portale vi condurrà a Idris! Mentre lo attraversate, pensate alla Sala degli Accordi! Non voglio che veniate catapultati chissà dove. L'importante è restare uniti. Prendete la mano del vostro migliore amico o della vostra migliore amica e attraversate il portale! Io lo terrò aperto quindi passerò per ultima! Sbrigatevi! "
La folla cominciò ad attraversarlo.
Forse era un po' meno gente di quella che aveva immaginato in un primo momento, ma era comunque moltissima.
Ormai quasi tutti avevano attreversato il portale. Erano rimaste solo Silena, Annabelle e la migliore amica di Silena, Charlotte. "Andate" disse Melissa indicando Charlotte e Silena. Le due attraversarono il portale. "Ora tocca a noi" dichiarò Annabelle.
La prese per mano quindi mise un piede nel portale ma in quello la porta della cella si aprì. Ed entrò lui. A Melissa mancava pochissimo per passare, la testa e un braccio quando si rese conto che qualcuno la stava tirando indietro gridando "Bastarda di una nephilim!" . Il ragazzo era forte. Non ce l'avrebbe mai fatta contro di lui. Decise che era meglio se avessero catturato solo lei, così mollò la mano di Annabelle, cadendo all'indietro accanto al figlio di Sebastian.
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