Capitolo 29

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Melissa e James stavano andando in direzione della grotta per andare al portale.

Stavano seguendo il percorso che a Idris si inoltrava attraverso la foresta di Brocelind. Lì a Edom però, la foresta era formata da alberi rinsecchiti e strani gemiti provenivano da questa.

I due nephilim che erano stati incaricati da Clarissa di scortare i due giovani Cacciatori erano piuttosto silenziosi.

Due fruscii si fecero strada tra i rumori della foresta.

In un attimo i due nephilim di fronte a loro erano caduti a terra, con frecce che sporgevano dal loro corpo.

James strinse ancora forte la mano di Melissa.

I due stavano per mettersi a correre ma un gruppo di cavalieri delle fate sbarrò loro la strada.

"Dove state cercando di scappare?" chiese uno di loro.

Melissa si maledisse per essere stata così stupida da aver lasciato il pugnale al Lago.

Vide qualcosa muoversi alla sua destra e James che si piegava in avanti ma non fece in tempo a fare nulla perché qualcosa la colpì alle spalle e tutto si fece scuro.

La ragazza si svegliò in una stanza dalle pareti bianche. Le era stranamente famigliare. "No.. non può essere... sono di nuovo qui?!"urlò dentro di sè.

Era quasi riuscita a farcela. A scappare. Ma era tornata alla situazione di partenza.

Scorse James dall'altra parte della stanza.

Era pieno di lividi e ferite, questo significava che aveva combattuto contro quel gruppo psicopatico di fate e cavalieri e che non aveva uno stilo.

Era sdraiato, la schiena rivolta verso la parete e le mani sotto la guancia come per farsi un cuscino.

I capelli neri spettinati gli incorniciavano quel viso d'angelo che Melissa amava tanto. L'ombra di un sorriso sembrava passargli sul viso. "Chissà cosa sta sognando..." si chiese la ragazza fra sé e sé. Le dispiaceva interrompere quel sogno ma comunque gli sussurrò

"James..." sperando riuscisse a sentirla.

Con sorpresa, la ragazza vide gli occhi del giovane spalancarsi.

Aveva degli occhi bellissimi, di un blu con una sfumatura che non aveva mai visto. Ci si sarebbe potuta perdere dentro.

Cercò di avvicinarsi a lui gattonando ma dopo aver percorso neanche un terzo della stanza si accorse che aveva al piede una catena che la teneva legata al muro.

James si portò verso di lei ma anche lui aveva un piede legato a una catena che portava al muro opposto rispetto a quello di Melissa ed erano troppo distanti. Provò ad allungarle la mano con il risultato di riuscire a sfiorarle le dita.

"Che scena commuovente" disse una fata che Melissa ebbe l'impressione essere la regina della corte Seelie, la madre di Meliorn Morgenstern.

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