Capitolo 8

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Melissa si svegliò di soprassalto. "Ma per l'Angelo, la sveglia!!" urlò.

Poi si guardò intorno e vide che non era in camera sua. -Allora non era un sogno- pensò. Eh si, pensava ancora di essere in un sogno prima. L'incontro con gli shadowhunters, il bacio con James... Tutto vero.

Si mise seduta sul letto e notò che sopra il comodino c'era una pila di vestiti con sopra un biglietto di Dru, scritto in un italiano con un paio di errori di ortografia. D'altronde non poteva certo biasimarla, l'italiano non era la lingua madre di Dru, lei era americana e chissà per quale motivo si era trasferita lì in Italia. Sul biglietto c'era scritto (correggendo gli errori) - Eccoti un po' di vestiti. Sono miei ma dovremmo avere la stessa taglia. Ci vediamo dopo. Dru-

Andò in bagno, si fece una doccia e si rivestì. I vestiti le stavano un po' larghi sul petto, ma i vestiti erano l'ultima cosa a cui pensava Melissa. Si pettinò i capelli alla bene e meglio e si passò un po' di burrocacao sulle labbra, tutto trovato nella "vaschetta cosmetici" (così l'aveva soprannominata) in bagno.

Uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina -dovranno pure fare colazione- pensò Melissa. Quando arrivò trovò James e Dru, che la salutarono con un grande sorriso e i signori Monteverde che la salutarono cordialmente.

Durante la colazione le spiegarono che prima di diventare un vero e proprio nephilim (quindi prima di bere dalle coppa mortale), un mondano deve frequentare l'Accademia, che si trova a Idris dove impara a difendersi, studia demonologia eccetera. Purtroppo però non tutti i mondani possono ascendere, ma solo quelli con una certa "predisposizione" e li unici in grado di capire se si ha oppure no questa predisposizione sono i Fratelli Silenti, ragion per cui quella stessa mattina sarebbero dovuti andare a fare un giretto nella Città di Ossa.

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