CAPITOLO 7

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<<Tesoro, stai tranquilla. Penso a tutto io. È il mio lavoro, no? Fidati! Tu devi già stare dietro ad Alfredo... E far rispettare a quello qualche scadenza è a dir poco impossibile! Non ti invidio proprio!>>

Monica era veramente fantastica!

Sentire quelle parole l'avevano proprio rinfrancata. Era così oberata di lavoro e responsabilità in quel periodo...

Michela e Monica erano diventate grandi amiche nell'ultimo anno. Si erano conosciute per caso due anni prima, ad una cena a cui era stata invitata da alcuni colleghi della Fa.les. Monica, all'epoca, era sposata con il responsabile della produzione dell'azienda. Un certo Giacomo Garbin. Un uomo semplice, a modo suo anche simpatico, ma un po' troppo serio e noioso. Anche fisicamente Giacomo non era molto attraente. Non era brutto, anzi. Aveva dei bellissimi occhi chiari ed un bel naso; i capelli scuri però cominciavano a diradarsi e sebbene avesse una bella altezza, il fisico risultava appesantito dalla classica pancetta dell'uomo che fa una vita troppo sedentaria e si concede qualche vizio di troppo a tavola. E poi vestiva troppo vecchio! Pantalone grigio e maglioncino Brooksfield. Ne aveva centinaia, di tutti i colori. Ma sempre lo stesso modello, con scollo a V e tinta unita. Quando conobbe sua moglie Monica, pertanto, Michela rimase stupita. Lei era una bellissima donna, alta ed in forma smagliante. Elegante e truccata con molta cura. Soprattutto però, Monica era brillante, divertente ed espansiva. Faceva l'organizzatrice di eventi: matrimoni, battesimi, inaugurazioni, mostre d'arte e cene. Il suo lavoro la portava a conoscere un mucchio di gente e le faceva condurre una vita molto mondana. Quando aveva saputo che Giacomo si stava separando, Michela non se ne era meravigliata più di tanto. Un paio di settimane dopo, lei ed Andrea incontrarono Monica ad una mostra di quadri di un giovane artista. Si fermarono a salutarla e lei notò l'aria sciupata della donna: neanche lo spesso strato di fondotinta riusciva a nascondere le gonfie borse sotto gli occhi. Le chiese timidamente se andava tutto bene, ma la donna scoppiò in lacrime: il marito, dopo vent'anni di matrimonio, l'aveva lasciata per una molto più giovane di lei.

<<Ti rendi conto? Matrimonio, due figli... Tutto buttato via da un giorno all'altro per una ragazzina che ha la metà dei miei anni!>>

Michela ovviamente, sempre schiva ai pettegolezzi, non ne sapeva nulla. Si domandò spesso però, nei giorni successivi, dove Giacomo avesse conosciuto quella ragazza e soprattutto come avesse fatto a farla innamorare di un uomo tanto grigio. Lei e Monica si scambiarono i numeri di telefono quel pomeriggio e fu così che cominciò una conoscenza che in breve divenne un'amicizia. Uscivano insieme quasi ogni sabato, per andare dal parrucchiere o dall'estetista, o anche soltanto per fare una semplice passeggiata per le vie del centro. I mesi passavano ma l'amica continuava ad essere sempre depressa.

<<Ero una ragazzina capisci, quando l'ho conosciuto. Lui è stato il primo ed unico uomo della mia vita. Ed adesso? Ho quarantacinque anni e mi ritrovo vecchia e sola. Con due figli grandi che non hanno bisogno di me>>

<<Non sei vecchia, Monica! A quarantacinque anni incomincia una nuova vita! Hai un lavoro bellissimo che ti porta in giro e ti permette di conoscere sempre gente nuova>>

Michela cercava di confortarla ma la risposta era sempre la stessa:

<<Non capisci che lui era il mio punto fermo? Proprio perché ho un lavoro frenetico e mondano, amavo tornare a casa da quell'uomo serio ed un po' pantofolaio!>>

<<Datti un po' di tempo, Monica! Vedrai, fra qualche mese riuscirai a razionalizzare il tutto e scoprirai che hai ancora tanti anni bellissimi davanti a te>>

Ed infatti... Eccola lì, la sua amica. Più bella e più raggiante di sempre! Aveva decisamente cambiato look: taglio cortissimo, trucco meno pesante ed un abbigliamento meno classico. Sempre elegantissima e raffinata, ma in quel modo dimostrava sicuramente dieci anni in meno. Era stato tutto merito di Alfredo. Monica aveva conosciuto l'artista durante l'organizzazione di un evento culturale a cui Alfredo partecipava fra gli artisti espositori. Era stato un colpo di fulmine! Monica l'aveva corteggiato per tutta la sera e, una volta conclusasi la mostra, era andata a casa di lui. Avevano trascorso una notte di sesso sfrenato. A quella prima notte seguirono molte altre.

Come, quando... (3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora