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Girai il culo e mi incamminai
"E se oggi venissi a casa mia..."
Mi fermai per un attimo e poi mi girai
"A fare cosa scusa?" sapevo già cosa voleva chiedermi, ma avevo la necessità di sentirgli dire ciò.
"A studiare... Cioè tu mi aiuti a studiare per la verifica...e poi bho... Cioè dai hai capito ciò che voglio dire vero?" lo guardai in modo strano era la prima volta che mi parlava così , poi era buffo e impacciato, mi parlava come se avesse paura della mia risposta, della mia reazione. Probabilmente si era ricordato di ciò che mi aveva detto l'altra sera, sinceramente non sapevo se dire di no o di sì, ero ancora arrabbiata per il suo comportamento, anche se in fondo non me ne importava nulla, sembrava dispiaciuto e in crisi, non sapevo cosa rispondere, non avevo voglia di passare il pomeriggio con lui...
"Va bene, ma dopo che ti avrò aiutato non voglio più sapere niente di te intesi" ecco qua, quando pensi di dire una cosa ma dalla tua bocca ne esce un'altra uffa.
Mi guardo e annuì col capo, mi sorrise "Va bene principessa" lo guardai storto, con la mano indicò la sua macchina che era parcheggiata vicino ad un marciapiede, non mi fidavo tanto di lui, anche se ero già salita una volta nella sua macchina, ma vabbè.
Nel tragitto scuola-casa di Alex era partita "In my blood" di Shawn Mendes amo questa canzone ogni volta che la ascolto mi viene da ballare, cantare, piangere...di tutto e di più... solo che questa volta mi sono trattenuta, non volevo fare figure di merda davanti a Jones, quindi mi limitai solo a muovere la testa a ritmo della canzone.
Arrivati a casa rimasi scioccata e a bocca aperta, ma quanto era grande, sapevo che fosse ricco ma non così tanto.
" Principessa non hai mai visto una casa? " disse ridacchiando, simpatico come pochi.
"No... Sapevo che fossi ricco da far schifo ma non pensavo così tanto" sorrise e mi guardò con sguardo leggermente triste ma non offeso
"Ti ringrazio per avermi dato dello schifo, comunque hai ragione, in pratica qualche mese fa è morto mio nonno e mio padre ha ereditato tutte le sue proprietà, tra cui questa casa" disse con un tono leggermente serio.
"Mi dispiace non lo sapevo, anche io persi mio nonno l'anno scorso" ero stra legata a mio nonno, per era un secondo papà, mi insegnò tante cose ed era soprattutto un esempio, mi manca cosi tanto.
Alex mi guardò e mi sorrise.
Dopo quella imbarazzante conversazione mi fece entrare in casa e devo dire che da dentro è stupenda quanto fuori, mi fece subito andare in cucina, all'improvviso le mie narici furono invase da un odore molto buono, erano lasagne! suppongo siano state cucinate dalla sua cuoca, mamma mia erano la fine del mondo. Dopo aver mangiato andammo in camera sua e wow anche essa era grandissima
"Questa camera è più grande di casa mia" vidi Alex ridacchiare
"Un vantaggio di questa casa" disse con tono divertente.
Bhe in effetti non ha tutti i torti.
Mi misi sul letto e presi il libro, iniziai a spiegare per la seconda volta i verbi, mi volevo sparare.
Dopo due ore finalmente finimmo di studiare ed ero riuscita a fargli imparare le cose più essenziali per superare quel maledetto test.
"grazie mille Bianca"
"Prego... Adesso non voglio più avere niente a che fare con te" si avvicinò subito a me come se mi volesse baciare
"Sicura?"
Eravamo lì a due centimetri di distanza, non sapevo che fare, lui si stava avvicinando sempre di più ed io ero lì impalata.
Ad interrompere questo imbarazzante momento fu una notifica di Noah, mamma mia quel ragazzo mi ha appena salvato. Il mio telefono era accanto ad Alex, e appena arrivò la notifica lui diede uno sguardo per vedere chi fosse, rimanendo deluso. Si spostò e mi guardo con uno sguardo tipo geloso.

𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒕𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora