«Ieri non hai risposto ai miei messaggi».
«Buongiorno anche a te, Yuni» salutai la mia amica che, come al solito, mi stava aspettando all'ingresso della scuola. Lei mi lanciò un'occhiataccia.
«Scusami se non ho risposto, ero impegnato con mia madre e poi non ero dell'umore giusto per parlare» le spiegai mentre entravamo dalla porta principale dell'edificio.«Quindi cosa voleva quel coglione di Seo?» chiese curiosa camminando al mio fianco. Più che altro zompettando, Yuni non era capace di muoversi senza saltellare di qua e di là.
«Il solito» risposi semplicemente, sperando che non continuasse a fare domande, ma a quanto pare non voleva saperne di lasciarmi in pace «Quale "solito", per l'esattezza? Fa così tante cose quel cretino» continuò col suo interrogatorio.
«Se l'è presa con me perché ha avuto una giornata no» mentii «a proposito, com'è andata a te con Jisung?» cercai di farla focalizzare su altro, cosa in cui riuscii senza problemi.
«Lo detesto quel fantoccio! Mi ha buttato il panino con la mortadella!» si sfogò esasperata, agitando le braccia in aria «Capisci quello che dico? Non l'ha fatto cadere, no, non è stato un errore, l'ha volontariamente preso e sbattuto per terra!»«Almeno non ha sbattuto te per terra» feci un sorriso di sbieco cercando di farle notare il lato positivo della situazione, mentre ci addentravamo per i corridoi sgombri.
«Già» sospirò «lo stesso non si può dire di te, ho visto quello spingerti contro al muro ieri» mi guardò con aria dispiaciuta prima di riprendere «E poi hanno fatto cadere il panino anche a te! Ancora non ci posso credere!» riprese ad imprecare. Mai mettersi tra Yuni ed il suo panino alla mortadella.
«Ahhh! La prossima volta che mi ritrovo lo stupido faccione di Han Jisung davanti giuro che-»
«Che cosa piccola?»Yuni ed io alzammo contemporaneamente lo sguardo, per trovarci davanti Han Jisung in tutta la sua maestosa stupidità.
«Sai che c'è? Proprio te cercavo» la mia amica andò incontro al ragazzo, puntandogli un dito contro.
«Tu» disse fissandolo con uno sguardo minaccioso, insomma, per quanto potesse risultare minacciosa una ragazza alta un metro, una mentina e tanta speranza di crescere.«Mi devi un panino» gli poggiò il dito al centro del petto provando a spingerlo indietro, intento nel quale, ovviamente, non riescì.
Talvolta pensavo che Yuni fosse davvero coraggiosa, specie quando prendeva le mie difese contro persone che la superavano in altezza e larghezza di almeno un chilometro. Col tempo, mi ero reso conto che, in realtà, Yuni era solo estremamente irascibile e dannatamente avventata, caratteristiche che non facevano altro che farci cacciare sempre in un mare di guai.
«Sì, sì, spostati piccola, non mi servi tu adesso» la zittì lui, afferrandola di peso e spostandola di lato.
«Seguimi» comandò rivolto a me, ignorando gli insulti che gli stava mandando la ragazza.
«Le lezioni iniziano a breve, noi andiamo» lo ignorai spostandomi verso la mia amica, ma Jisung si mise tra di noi.«Appunto, non abbiamo molto tempo, vuole parlarti» prima ancora che potessi reagire in un qualche modo, mi afferrò per il braccio e mi spinse dentro al bagno dei ragazzi.
Quando provai ad uscire, trovai la porta bloccata; al di là di essa riuscivo a sentire tutti gli insulti che Yuni stava lanciando in aria. A quanto pare non sembrava avere una grande stima della madre di Jisung.
Sospirai, capendo che probabilmente avrei passato un bel po' di tempo lì dentro.
Decisi quindi di andare a sciacquarmi la faccia, giusto per fare qualcosa, ma, non appena mi avvicinai al lavandino, mi sentii strattonare fino a ritrovarmi dentro una delle cabine del bagno.
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It's Just About Experience
Fanfic«Vedi, tu puoi avere tutta l'esperienza che vuoi con le ragazze, ma non sai come comportarti perché pensi solamente al tuo piacere». «Magari io non l'ho mai messo in pratica, ma so quali parole usare per farle bagnare, dove e quanto a lungo devo toc...