"Montgomery!"
Alzai la testa così velocemente che pensai potesse staccarsi dal collo. Avevo il fiatone e ci misi dieci secondi buoni per mettere a fuoco la stanza in cui mi trovavo. Mi faceva male la faccia. Avevo usato spesso il banco come cuscino, ma quella volta mi sembrava di aver dormito per ore, ero crollata nel mondo dei sogni come non facevo da giorni. I banchi erano vuoti e tutti i rumori che risuonavano tra le mura della scuola venivano dal corridoio affollato. "Merda" mormorai mettendo entrambe le mani sul viso, un po' per riparami dalla luce del sole che entrava dalla finestra, ma anche per non farmi guardare in faccia da qualsiasi insegnante ci fosse dietro la cattedra. Non mi ricordavo che ora fosse, se la prima o l'ultima, e non mi aveva svegliata nemmeno il suono della campanella.
"Jane." Cazzo, Yukimura. Sentii il rumore della sedia che veniva spostata e i suoi passi lenti e pesanti. Non tolsi le mani dagli occhi, non ero dell'umore giusto per una litigata. "Non voglio farti la predica." Le dita stavano tremando leggermente, gli arti pesavano come macigni, le palpebre facevano fatica ad alzarsi e quella mattina non avevo fatto colazione. Al posto di mangiare mi ero ritrovata a tenere i capelli di Clara mentre vomitava con la faccia nella tazza.
James mi aveva spinta via appena rientrato dal lavoro, dicendomi di andare a scuola e di non preoccuparmi per lei, perché c'era lui ad aiutarla. Più facile a dirsi che a farsi.
"Non vorrei davvero aggiungerti pesi sulle spalle, ma c'è una cosa che devi vedere." Spostai le dita aprendo un piccolo spiraglio tra l'indice e il medio, incontrando gli occhi a mandorla del padre di Kira. Appoggiò un foglio sul mio quaderno ancora aperto e mi ritrovai costretta a scoprire le guance per controllare di cosa si trattasse. Era la lista. Mancava il nome di Derek e Liam valeva quasi il doppio dei soldi. "Ne stanno uscendo copie su copie da tutte le stampanti della città." Niente di tutto quello mi era nuovo. Ormai non vedevo più nemmeno un singolo motivo per avere più paura di quanta ne avessi già.
"Non si preoccupi." Sorrisi leggermente iniziando a recuperare tutta la mia roba, fra le penne e i libri. "Nessuno può uccidere Jane Montgomery, devo portare avanti il mio cognome, ormai rimango solo io." Ora nemmeno le mie battutine da adolescente isterica suonavano più divertenti. Sembro Derek.
"Jane, cavolo è da un quarto d'ora che ti aspetto davanti a scuola." Stiles entrò nella stanza sbuffando. Non aveva lo zaino in spalla quindi ipotizzai che lo avesse già lasciato in auto. I suoi occhi passarono dal foglio sul banco alla mia espressione stravolta. Yukimura gli passò a fianco e si allontanò, dopo avergli dato una pacca sulla spalla.
"Vieni qui." Stiles corse nella mia direzione e mi circondò il collo con le braccia. "Adesso ti porto a casa, ti fai una bella dormita e questa sera verrò a prenderti. Andremo a mangiare sushi seduti nella mia auto di lusso, in pigiama, con i 5 seconds of summer a palla."
Non sapevo cosa dire. Non riuscivo a trovare un modo per dimostrargli quanto fosse riuscito a cambiarmi la vita. Tutta quella situazione, l'aver conosciuto la morte fin troppo presto, il pericolo imminente, mi ricordavano che lui era la svolta che aspettavo dal giorno della mia nascita. Quando lo avevo visto la prima volta era intento a fare ipotesi sul perché ci fosse un cervo morto incastrato nel parabrezza dell'auto di Allison. Era stato l'incontro più strano e sconvolgente che potesse capitarmi e ne avevo bisogno.
Lo amavo così tanto, meritava di essere protetto da tutto e da tutti, esattamente come faceva lui con me.
Mi aggrappai alla sua camicia stringendola forte fra le dita e non sentii più niente. Solo io e lui in quell'aula vuota. Non c'era Clara, James o gli altri, non avevo paura ed ero felice.
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"Stai meglio?" Mi avvicinai alla ragazza bionda che stava mangiando delle patatine seduta a gambe incrociate sul divano. "Ora che sei tornata a casa, mio angelo custode, sto benissimo." Rispose portandosi una mano sul petto in modo solenne. James, seduto sulla poltrona con addosso il pigiama, si mise a ridere scuotendo la testa.
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𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲
FanfictionSequel di "His Eyes" e "His Soul" Season 4 Cosa si prova a perdere tutto in un lasso di tempo cortissimo? Quando le persone che credevi ti amassero, ti voltano le spalle? Il tradimento è una delle esperienze più orribili che una persona possa affron...