25.
Perché valevo così tanto? Cosa avevo fatto per essere così ricercata? Ora si spiegava il perché fino a quel momento fossi stata l'unica ad essere attaccata del branco, a parte Derek e Peter...Peter? Da quando lo considero parte del branco? Quelle due cifre sembravano così grandi rispetto al singolo milione di Brett.
Perché lui uno e io venticinque?
Deglutii e cercai di farmi forza. Potevo morire da un momento all'altro. Qualsiasi persona vicino a me in quel momento avrebbe potuto uccidermi. Cominciai a guardarmi attorno in modo ossessivamente impaurito.
Erano per la maggior parte genitori, insegnanti e studenti. Una vecchietta era seduta alla mia destra, mentre a sinistra c'era un ragazzo dalla pelle scura che sventolava un cartellone urlando parole che non riuscivo nemmeno a sentire.
Un padre, una madre, un'amico, una sorella. Quelle persone avevano molti legami se si trovavano lì pur passando inosservati, eppure potevano essere degli assassini. Magari quell'anziana signora teneva un coltello avvelenato con lo strozzalupo nella borsetta o quel ragazzo del sorbo degli uccellatori nella tasca della giacca di pelle nera.
Stavo diventando paranoica.
Sbuffai e appoggiai i gomiti sulle ginocchia in una posizione per niente aggraziata, ma del resto questo faceva parte del pacchetto. Prendere o lasciare. Di sicuro la vecchia era intenzionata a lasciare. Prima aveva squadrato i miei vestiti larghi e ora il modo in cui ero seduta.
Una signorina non può permettersi certe cose.
Mi voltai verso di lei e quando incontrai i suoi occhi grigi contornati da profonde rughe, alzai le sopracciglia come per spronarla a dirmi cosa la disturbasse tanto.
Lei non parlò e si girò verso il campo.Qualcuno urlò e molte persone si alzarono in piedi per vedere chi si fosse fatto male. Io non pensai nemmeno a quello che stavo facendo e con un salto superai la prima panchina e corsi al centro del campo dove si era creata una folla di persone pari a quella davanti ai distributori di merendine della scuola durante l'intervallo.
Guarda il lato positivo Jane. Hai evitato una rissa con una settantenne.
"Tutto bene? Cosa è successo?" Liam e Brett sembravano essersi fatti davvero male. Scott non parlò e prese il braccio dal beta fra le mani. Il rumore delle ossa che tornavano alla loro postazione iniziale mi costrinse a digrignare i denti per il fastidio.
Stiles trattenne un conato di vomito. Gli posai di sfuggita sulla mano sulla schiena, che probabilmente lui non sentì nemmeno, visto lo spesso strato di protezioni sportive.
"Ci sei andato giù pesante." Osservò Kira.
Brett non riusciva a reggersi in piedi ed era stato aiutato dall'arbitro e il suo coach ad alzarsi per raggiungere gli spogliatoi. "Io non ho fatto niente. Lui mi è praticamente caduto addosso." Caduto. Deve essere una nuova tecnica per stendere gli avversari.Ripensai alle urla del ragazzo. Come era possibile? Se davvero era una creatura soprannaturale, doveva possedere il potere della guarigione istantanea. Guardai subito Garrett, che teneva la sua mazza e aveva un orribile ghigno dipinto sulle labbra.
"Garrett ti ha colpito?" Chiese Scott preoccupato, ma quando il licantropo negò io capii cosa c'era che non andava.
Garrett aveva colpito Brett.
Non dissi niente. Semplicemente iniziai a correre verso la scuola, con Stiles che mi urlava di fermarmi. Corsi più veloce del vento e quando giunsi al portone principale, per poco non lo buttai giù.
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𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲
FanfictionSequel di "His Eyes" e "His Soul" Season 4 Cosa si prova a perdere tutto in un lasso di tempo cortissimo? Quando le persone che credevi ti amassero, ti voltano le spalle? Il tradimento è una delle esperienze più orribili che una persona possa affron...