"Mieczyslaw Stilinski!" Mason mi lanciò un'occhiata sbalordita sentendomi nominare quel nome. Aprii l'armadietto tenendo il telefono premuto tra la guancia e la spalla per non farlo cadere possibilmente. "Per favore Jane non urlarmi nell'orecchio, mi fa male la testa."
Mormorò Stiles dall'altra parte della linea."Meriti l'asportazione dell'ombelico dopo quello che mi hai fatto. Riferisci il messaggio alla tua amichetta biondo fragola: le romperò tutti gli ombretti."
"Jane lasciami spiegare-"
"E i rossetti."
"Jane-"
"Sostituirò tutti i suoi vestiti con i miei pantaloni della tuta."
"Non era nostra intenzione giuro!" Sbattei lo sportello dall'armadietto talmente forte che metà del corridoio si girò verso di me. "Ha avuto una brutta giornata" Sorrise Mason ad una ragazza bionda che mi aveva letteralmente fulminata con lo sguardo.
"Me lo avevi promesso, avevi giurato che non lo avreste più fatto ed ora eccoci qui."
Lo sentii sbuffare rassegnato. "Amore, ne stai facendo una questione di stato.""Non mi chiamare Amore. Sono seria, che schifo, mi sembra di soffocare nello zucchero a velo."
"Va bene, hai ragione. Prometto che mi farò perdonare. Giuro che la prossima volta potrai copiare tutta la verifica, troverò un modo di rubare le soluzioni." Sorrisi trionfante e feci segno a Mason facendogli capire la missione era compiuta. "Però non fare delle copie e non darle in giro. Sai che la Smith usa sempre le stesse domande di anno in anno, non voglio finire a spacciare test copiati per il resto della mia vita da liceale."
Sbarrai gli occhi e Mason capì all'istante. Quei suoi occhioni da cucciolo mi distruggevano. Non potevo escluderlo dall'operazione: non studieremo matematica per il resto dell'anno. "Va bene Stiles, te lo prometto. Ma la prossima volta vedi di venire a scuola per aiutarmi, Lydia era la ruota di scorta. Peccato che si sia bucata anche quella." Feci l'occhiolino al ragazzo davanti a me quello mimò un ti amo con la bocca.
"A proposito, dove siete voi due? Non starete pomiciando nell'ufficio del coach."
"Siamo da Parrish, nel caso tu non lo avessi notato il suo nome era sulla lista." Mossi il braccio che teneva il cellulare troppo velocemente e sbattei il gomito sull'armadietto di Stiles (da sempre di fianco al mio). Ero davvero così sconvolta dopo aver letto il mio nome da non essermene accorta. "Sei serio?"
"Sì era sul retro." aaaah ora capisco. È come quando consegno una verifica per poi scoprire che c'era una seconda parte.
Parrish. Come diavolo era possibile?
"Ora devo andare, cerchiamo di raggiungere Meredith ad Eichen per decifrare la terza parte." Sapevo che si stava trattenendo dal fare un'altra battuta colma di sarcasmo su Isaac e le sue sciarpe.
"D'accordo, ma vedi di non abbandonarmi più durante un compito in classe.""Te lo prometto." Sorrisi e appoggiai una tempia al ferro blu. "E, Stiles?"
"Cosa?""Non uccidere Jordan."
Forse non dovevo prendere come un buon segno il fatto che mi avesse nettamente chiuso la chiamata in faccia subito dopo. Sospirai e rimisi il telefono nella tasca posteriore dei jeans. "Ora puoi spiegarmi a cosa ti servono le soluzioni se hai una A piena?" Mason fece spallucce e si appoggiò anche lui alla parete. "Sono per Liam. Nell'ultimo periodo sembra distratto. Sono davvero preoccupato per lui. Oggi non è nemmeno venuto a scuola e ho chiesto a Scott di cercarlo."
La sua voce era sconsolata e il suo sguardo fisso sulle mani strette in grembo e i pollici che si attorcigliavano fra di loro. Fui davvero tentata di dirgli tutta la verità sul soprannaturale, di spiegargli come il suo migliore amico fosse diventato un lupo mannaro, ma non era una decisione che spettava a me. Era Liam che doveva decidere se includerlo nei suoi casini o meno.
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𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲
FanfictionSequel di "His Eyes" e "His Soul" Season 4 Cosa si prova a perdere tutto in un lasso di tempo cortissimo? Quando le persone che credevi ti amassero, ti voltano le spalle? Il tradimento è una delle esperienze più orribili che una persona possa affron...