15. SCUSA

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"Jane, non puoi tornare a casa in questo stato."
Clara aveva preparato le valigie davanti alla porta d'ingresso. Era stanca morta e teneva le scarpe alte in mano cercando di reggersi in piedi. Dovevamo tornare da James, ma Stiles stava reggendo bene la parte del ragazzo preoccupato.

Barcollai e lui si mise a ridere. Gli misi una mano sul petto e la sua risata si spense. "Sì che posso. Tu perché vuoi che rimanga?" Alzai un angolo della bocca. Non avevo mai usato quel tono prima d'ora. Pensai veramente di iscrivermi al corso di teatro della scuola. Ammesso che esistesse.
Al contrario, l'interpretazione di Stiles vacillò e deglutì in modo pesante. I battiti del suo cuore accelerarono. Clara alzò un sopracciglio.

Cominciai a ridere completamente a caso e buttai la testa in avanti facendola cadere sulla sua spalla. Si irrigidì. "Jane, ti ricordo che sei ubriaca." Disse facendo suonare il tono della sua voce in modo non molto convinto "Va bene ragazzi, io vado in bagno." Di nuovo? "Ma appena torno voglio trovarvi con i vestiti addosso. Jane, scollati da Stiles." Clara salì le scale per la seconda volta ed effettivamente avevamo passato tutta la notte a guardare la televisione e, contando quanto bevesse, era normale che andasse spesso in bagno.

"Cavolo, sei una brava attrice. Non avevi mai dato prova di queste tue doti prima." Sospirò il mio ragazzo appoggiando entrambe le mani sui miei fianchi. "Non ne ho avuto l'occasione." Risposi e lanciai un'occhiata verso le scale. "Reggi il gioco." Sussurrai contro la pelle scoperta del suo collo. 

Feci un passo in avanti e lui uno indietro.
"Ehi non credo che sia una buona idea-"
Premetti le labbra sulle sue e strinsi il tessuto della sua maglietta. Stiles finì con la schiena al muro e le mani tremanti ancora sui miei fianchi. Le nostre lingue si incontrarono praticamente subito ed iniziai a desiderare che Clara stesse seduta sul water per altre due ore.

"Ah! Oh Dio mio." Asclamai sorpresa quando Stiles capovolse le posizioni e ci finii io con le spalle al muro. Forse lo avevo provocato un po' troppo. Le mie mani salirono ai lati del suo viso spingendolo ancora di più verso il mio. Il mio intento era sempre stato solo quello di fare in modo che Clara mi vedesse "senza controllo", ma la cosa era degenerata e ora la bocca di Stiles stava scendendo lungo il mio collo, insieme alle sue mani che cercavano in tutti i modi di avvicinarmi a lui.

"Cosa sta succedendo qui?!" Ci separammo a velocità razzo e il comportamento di Stiles tornò ad essere quello timido e imbarazzato di sempre. Quella davanti a noi però non era Clara. "Prima entro in bagno e ho uno strano incontro ravvicinato con una modella di Victoria's secret, e ora vi trovo ad accoppiarvi davanti alla porta di casa." Lydia era letteralmente sconvolta ed io mi sentii in colpa ad essermi dimenticata della sua presenza e del fatto che stesse dormendo al piano superiore.

"Tranquilla bellezza, Jane ha bevuto un po' troppo." Clara scese le scale barcollando leggermente e affiancò la biondo fragola esasperata. "Ma cos-" Stiles saltò letteralmente addosso a Lydia e le tappò la bocca. "Okay ragazze, voi andate a casa, io accompagno Lydia."

E fu così che una banda di zombie uscì dalla porta di casa Stilinski.

Lydia era sconvolta, io mi tenevo a Clara, che a sua volta stava per cadere camminando a piedi nudi per il vialetto, mentre Stiles... faceva fatica a camminare pure lui, ma per motivi abbastanza evidenti.

Stava andando tutto "bene", finché non decisi accidentalmente di cadere in un cespuglio.

Va bene, forse quella situazione iniziava a divertirmi.

______

"Jane, sono a casa!"
Aprii lentamente gli occhi completamente stordita. Forse non avevo i postumi della sbornia, ma avevo comunque passato una notte in bianco. Allungai la mano, ma trovare il letto vuoto e le coperte tutte attorcigliate intorno alle mie gambe. "Jane?" James doveva aver appena finito il turno in centrale.

𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora