Dire che avessi completamente dimenticato il bacio della sera prima sarebbe stata la bugia più grande mai detta. Quella notte non ero riuscita a dormire al solo pensiero che Stiles si trovasse a pochi metri da me, praticamente nella stanza a fianco alla mia.
Non avevo mai preso in considerazione il fatto di odiare essere la sua vicina di casa fino a quel momento. Avevo ideato più volte diversi piani di fuga, ma ogni volta finiva con James che mi rincorreva con un mestolo in mano.
Sì, un mestolo. Ormai là dentro sembrava di stare nei peggio programmi televisivi di cucina.Il mio patrigno era il cuoco più terribile sulla faccia della terra, ma ci provava almeno. Era riuscito a cucinare della pasta, peccato che sapeva di niente e si appiccicava al palato. Ma in fondo rimaneva pur sempre un americano che non aveva mai nemmeno provato ad avvicinarsi ad un fornello.
Avevo provato a convincerlo a farmi cucinare al posto suo, -non ero il massimo, ma sicuro meglio di lui sì- però continuava ad insistere sul voler imparare. Prima del trasferimento lo avevo sottovalutato. Quando ero tornata a casa dopo quella serata estenuante, avevo letteralmente bucato il muro. Già.
Fra la scoperta, il morso di Scott e il bacio, avevo bisogno di prendere a pugni qualcosa. Avevo automaticamente pensato al mio cuscino, ma non ero arrivata in tempo al piano di sopra ed ero finita col prendermela con la parete del salotto.
Mi aveva vista andare completamente nel panico mentre controllavo quanto fosse profondo il buco, infilandoci anche la testa, ma la sua unica reazione era stata quella di mettersi a ridere.
Gli avevo urlato cosa ci fosse di così divertente, visto che riparare il tutto sarebbe costato un occhio della testa, e lui mi aveva chiesto se volessi una camomilla.
Insomma, io gli avevo fatto un buco nel muro e lui mi aveva offerto una camomilla.
Quella mattina appena entrata a scuola, avevo preso Scott per un braccio e lo avevo trascinato in un'aula vuota per chiarire quello che era realmente successo, visto che lo avevamo lasciato sulle spine il giorno prima.
Avevo sprecato quel tempo che mi serviva per ripassare per la verifica di Storia Americana ed ero quasi finita per addormentarmi sul foglio mezzo vuoto.
"Montgomery, le dispiacerebbe restare sveglia almeno durante i test?"
Chiese Yukimura con le braccia incrociate sulla cattedra e li sguardo attento, per controllare che nessuno copiasse. Sbuffai e tornai a concentrarmi sul compito, ma anche quel momento durò poco.Qualcosa mi colpì sul braccio e subito dopo notai una pallina di carta stropicciata a terra. Controllai il professore, che però era intento a correggere altre verifiche con il suo pennarello rosso, prima di raccoglierla e aprirla cercando di non fare rumore.
"Mi servono le risposte della prima facciata, ricorda che sei in debito con me" Scossi la testa sorridendo e lanciai un'occhiata a Malia che stava seduta due posti dietro di me.
Scrissi le risposte che ero riuscita a dare, ma proprio mentre cercavo un modo per non farmi vedere, Yukimura si alzò dalla sedia iniziando a fare il giro di ronda fra i banchi, come la guardia notturna che la Beacon Hills High School non aveva mai avuto.
Fissai intensamente la pallina di carta fra le mie mani, desiderando che arrivasse direttamente alla ragazza senza farsi notare dal padre di Kira.
Avvicinai il viso al palmo aperto e quella iniziò a tremare leggermente, facendomi quasi il solletico.Lentamente si alzò dalla mia mano, prima di a malapena due millimetri, poi di almeno venti centimetri. Yukimura prese a sgridare un ragazzo perché lo aveva visto copiare da un compagno, così decisi di cogliere l'occasione.
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𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲
FanfictionSequel di "His Eyes" e "His Soul" Season 4 Cosa si prova a perdere tutto in un lasso di tempo cortissimo? Quando le persone che credevi ti amassero, ti voltano le spalle? Il tradimento è una delle esperienze più orribili che una persona possa affron...