10. OCCASIONI

3.7K 136 397
                                    

"Forse sarebbe stato meglio dormire ieri." Notai guardando il cielo stellato fuori dalla finestra, con le braccia piegate dietro la testa e un sorriso da demente sulle labbra. "Lo dici perché ci siamo addormentati e svegliati nel bel mezzo della notte o perché vorresti avere più energie per un secondo round?" Chiese Stiles alzando un angolo della bocca.

Feci una risata sarcastica e gli diedi un pugno amichevole sulla spalla. "Guarda che io ce le ho le energie, sei tu quello vecchio fra i due." Gli ricordai con voce solenne tirandomi il lenzuolo sotto il mento. Mi stava accarezzando lentamente il ventre, mentre teneva il viso rivolto verso il mio appoggiandosi sul gomito.

"Ehi, sono nato solo un mese prima di te!" Rispose facendo il finto offeso e mettendo il broncio curvando in giù il labbro inferiore. Io sorrisi e con l'indice gli toccai la punta del naso. "Sai quando sorridi ti spuntano le fossette." Spostò la mano sulla mia guancia e la pizzicò leggermente come avrebbe fatto mia nonna al cenone di Natale.

Mi lasciai sfuggire uno sbadiglio e con la velocità di un bradipo invalido mi misi seduta. Cercai di togliere le ciocche di capelli mossi dalla faccia, ma era un'impresa quasi impossibile con tutti quei nodi. Mi diedi qualche piccolo schiaffo sulle guance nella speranza di svegliarmi. Il mio stomaco stava brontolando a causa della cena saltata.

Sentii una mano poggiarsi sulla mia schiena seguendo, con dolci carezze, la linea della colonna vertebrale fino al gancio del reggiseno. "Tanto non ci riesci." Lo presi in giro e lui mi fece il verso e anche se non potevo vederlo in viso, giurai che stesse cercando in tutti i modi di risolvere quel complicato enigma.

"Dai non è così terribile, voglio dire alla fine è il punto debole di molti ragazzi." Cercò di giustificarsi, mentre mi avvolgeva la vita con entrambe le braccia. "No Stiles, è imbarazzante non saper sganciare un reggiseno."

Sbuffò e si alzò in piedi scendendo dal letto. Indossava solo dei boxer blu e il mio stomaco sembrò contorcersi. Non erano farfalle, quelli erano elefanti.

"Bene." Battè le mani e guardò la lavagna cosparsa di foto inquietanti. "Credo che andrò alla centrale a parlare con mio padre di quello che abbiamo scoperto. C'è del pollo avanzato che puoi scaldare." Disse dirigendosi verso l'armadio. Il famoso pollo delle dieci di sera.

Mentre si vestiva lo guardavo e forse la cosa poteva sembrare leggermente inquietante. Pensavo che mi avrebbe riempito di domande, che non mi avrebbe fatto riprendere fiato nemmeno per un secondo, ma ero felice che non lo avesse fatto.

Aveva addosso i soliti jeans con una t-shirt bianca e la sua amata camicia di flanella rossa e blu. Prese la copia della lista che era appesa e la piegò, se ma mise in tasca e fece per uscire dalla stanza, per poi fermarsi sull'uscio della porta. Tornò indietro stando attento a non calpestare la roba sparsa sul pavimento e mi diede un bacio a stampo sulle labbra.

"Torno subito!" Esclamò sorridendo per poi chiudersi la porta alle spalle. Rimasi per qualche secondo a fissare la porta chiusa e senza nemmeno accorgermene mi stavo toccando le labbra con la punta delle dita.

Cosa dovevo pensare? Stavamo insieme? Non stavamo insieme? Ma soprattutto, io cosa volevo delle due cose?

Non so per quanto rimasi ferma in quel punto, nella stessa posizione, come se mi fossi congelata. A tutti capita di incantarsi per qualche secondo senza pensare a niente, magari con lo sguardo fisso su un punto a caso. Beh a me no. Nella mia testa frulla sempre qualcosa.

Ripensai a quello che era appena successo e sinceramente non sapevo se ridere o piangere. Magari potevo fare entrambe le cose.

Sentii un rumore al piano di sotto, precisamente la porta che si apriva e chiudeva di nuovo. Magari Stiles aveva dimenticato le chiavi, forse era tornato ed io non mi ero accorta del tempo che era trascorso, ma la vedevo un po' dura. Sicuramente era qualcuno a caso che aveva le chiavi di Stiles, visto che ormai tutti avevano le chiavi di tutti.

𝓗𝓲𝓼 𝓕𝓪𝓾𝓵𝓽 //𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora