Capitolo 94 - Dolore e buio

4K 224 10
                                    

Mi sembrava di vedere tutto più limpido: la Umbridge aveva preso in mano il potere, Silente era stato cacciato, o meglio, costretto a fuggire, eravamo stati scoperti e probabilmente ci avrebbero puniti in chissà quale barbaro modo.. eppure non mi importava, sentivo di avere lui dalla mia parte, quindi tutto andava bene.
Draco riusciva a risollevare il mio umore in maniera impressionante, come se al suo fianco mi sentissi capace di affrontare ogni cosa e quella sensazione di potere tra le sue mani mi inquietava più del previsto e, allo stesso tempo, mi rendeva tremendamente serena.

«Vieni con noi» disse duramente Harry, quando lo incontrai per uno dei corridoi dopo esser fuggiti, in qualche modo anche loro, dalle grinfie della squadra d'Inquisizione e dopo averlo supplicato, anche io da quelle di Draco.
Arrivammo, seguiti da Ron ed Hermione, fino alla Stanza delle Necessità dove era sparpagliato l'ormai distrutto Esercito di Silente.

«Come sapete tutti Silente è dovuto scappare, l'avrebbero sbattuto ad Azkaban, la Umbridge ora ha il controllo di tutto e noi molto probabilmente verremo puniti con quale tortura corporale» iniziò mio fratello «Userà quasi sicuramente il metodo della piuma che lascia cicatrici, sarà dolorosa ma sarà quantomeno meglio dell'espulsione»
I volti dei ragazzi erano sconvolti, nessuno osava proferire parola, erano distrutti.

«Arrivati a questo punto però, voglio è giusto che ognuno si assuma la responsabilità delle proprie azioni» disse rivolto verso di me.
E che fosse stato dannato se avesse osato fare ciò che immaginavo. Io già avevo capito dove voleva andare a parare, così presi parola.

«Harry mi ha concesso di rivelare di quest'organizzazione a chi volessi, dato che ha praticamente evitato di coinvolgere qualunque membro della mia casa» ammisi senza peli sulla lingua.

«E ho fatto bene» commentò sarcastico.
Lo ignorai e ripresi il discorso.

«Perciò ho scelto di rivelarlo a Draco Malfoy»
Un boato di stupore si fece largo nella stanza. Sicuramente Malfoy era indisponente e fastidioso nei loro confronti, ma questo non lo rendeva certo inaffidabile come persona, non sapevano niente di lui.
«Vi basta sapere questo ora? Perché non è stato lui a fare la spia»

«Oh per favore!» disse Harry.

«Smettila! Non hai prove per accusarlo»
«E tu hai prove per scagionarlo?»

«Abbiamo parlato, me lo ha giurato e che ti piaccia o no io mi fido di lui»
Il mio tono era duro, inflessibile, ero stanca del suo mettere in dubbio tutto su noi serpi. Detto questo me ne andai, lasciandoli a riflettere, chissà se avrebbero cambiato idea.

Ma non sarei arrivata lontano.
«Signorina Potter» mi catturò sua voce odiosa.

«Professoressa, mi dica»

«Venga nel mio ufficio»
Il suo sorriso falso, la sua voce acuta e quel maledetto studio rosa pieno di foto di gattini, doveva forse tranquillizzare?

«Devo dire che è stata una sorpresa per me» iniziò a blaterare la Umbridge «Ma sei pur sempre una Potter, non potevo certo avere aspettative troppo alte»

«Sono sempre stata una sorpresa» risposi sorridendo nella maniera più falsa possibile.

«Lo è stata senza dubbio, è una studentessa eccellente, consegue i massimi voti in tutte le materie e quest'anno ha persino superato la Granger, dato che nella mia materia non è risultata eccellente... lei invece sì»
Perché mi stava facendo tutti questi assurdi complimenti?

«Professoressa, siamo solo noi due, sia sincera per una volta, senza inutili giochi di parole e mi dica perché mi sta lusingando in questo modo»

«Lei è davvero un'ottima Serpeverde, come me»
Come lei? Buon dio, mai.

«Oh la prego, non mi paragoni a lei, non sono così crudele e mal messa»
Uno schiaffo in pieno viso.
Me lo ero meritato, mi avrebbe torturata in ogni caso, perciò tanto valeva approfittarmi di lei e sputarle la mia verità in faccia.

«Insolente! Ora ti riconosco! Una Potter!»

«La infastidisce più l'idea di mio fratello, o il fatto che sia stato un insegnante migliore di lei?» chiesi sfacciatamente.

«Oh sciocca ragazzina, non mi è mai importato nulla di insegnarvi qualcosa, non era nel mio vero interesse farvi apprendere, perciò non conta per me essere stata una pessima insegnante» sorrise «Ciò che conta davvero per me è avervi distrutti e ora avere il piacere di potervi torturare»
Rideva ancora, era malefica, sotto ogni punto di vista.
«E ora afferri la mia piuma, veloce»

Quell'inchiostro, il bruciore nella mano e il solco di una scritta, di una cicatrice che chissà se sparirà mai dalla mia mano. Dolore e poi buio.

Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora