Capitolo 88 - I sogni di Harry

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«Moon per amor del cielo svegliati» mi scosse un altro corpo.
Aprii velocemente gli occhi, ma non misi immediatamente a fuoco la situazione. Ero appena stata svegliata all'improvviso nel mezzo del mio sonno.

«Pansy ma-» sbuffai ancora mezza addormentata «Sono le quattro del mattino»;

«C'è il professor Piton qui fuori che bussa da dieci minuti, ti cerca, avrà svegliato tutto il dormitorio, sbrigati»
Piton? Ma che accidenti voleva da me a quest'ora della notte?

Mi sciacquai il viso e indossai una felpa con lo stemma della mia casa a coprire la maglietta con cui dormivo e anche gran parte delle gambe, che però erano ugualmente scoperte nonostante i pantaloncini. Aprii la porta della camera e dietro al professore, vidi le facce assonnate dei miei compagni che probabilmente erano stati svegliati anch'essi dalla voce dell'uomo davanti a me.
C'era anche Draco che mi guardava. Così assonnato, era tremendamente bello.. per Salazar, dovevo smetterla di pensare certe cose!

«Alla buon'ora» mi disse freddamente Piton, col suo solito tono apatico che però, sembrava avere un pizzico di irritazione nella voce, probabilmente dovuta al fatto che lo avevo fatto attendere qualche minuto prima di presentarmi sull'uscio della porta.

«Mi scusi professore, stavo dormen-»

«Non m'interessa, mi segua»
Così in silenzio ci allontanammo dagli sguardi confusi dei miei compagni Serpeverde, non mi stupiva, era basiti quanto me, non era mai successa una cosa del genere.

«Professore posso sapere dove stiamo andando?»
Non ottenni risposta ma mi accorsi ben presto che eravamo già saliti al piano superiore e non ci misi molto a capire che si stava dirigendo nell'Ufficio del professor Silente.
Dopo aver pronunciato la parola d'ordine entrammo nella stanza dove vidi i gemelli Weasley, Ron e Ginny sulla destra, la McGranitt sulla sinistra e mio fratello al centro, davanti al preside.

«Mi guardi!» tuonò Harry.
Silente si girò di scatto. Ma cosa gli prendeva? Temevo che avrebbe schiantato il vecchio sul momento.
«Che cosa mi sta succedendo?» chiese mio fratello, sul punto di un esaurimento.

«Harry...» lo richiamai sconvolta.

«Oh, Moon» disse prima di venirmi incontro.
Si gettò su di me iniziando a piangere in maniera a dir poco disperata. Ma che accidenti era successo?

«Mi ha fatto chiamare, preside?» domandò Piton.

«Ah Severus! Temo che non si possa più aspettare, nemmeno fino a domattina, altrimenti saremo tutti vulnerabili»
Harry non placava i singhiozzi, continuavo ad accarezzargli la schiena sperando di aiutarlo almeno un po'.

«Venga con me signor Potter» ordinò Piton.

«No!» urlò stringendosi a me.
Il capo casa Serpeverde si avvicinò a mio fratello prendendolo per la maglia ma lui continuò a dimenarsi.

«Portalo via Severus» proseguì Silente.

«No» imposi io «Se mio fratello non vuole andare non può portarlo via con la forza»

«Signorina non si intrometta, mi creda, stiamo facendo anche troppo per lui» disse Piton con sdegno.

«Mi lasci» rispose fugacemente Harry.

«Signor Potter, vada, è per il suo bene» spiegò la McGranitt in tono premuroso.
Solo a quel punto, mio fratello cedette e si rese conto di non potersi opporre ulteriormente alla cosa. Così, il professore di Pozioni lo portò via con se.

«Venga signorina, la riaccompagno al suo dormitorio» mi disse dolcemente la McGranitt.

«Senta, non ho idea di quale mistico piano magico sta attuando per salvare il mondo, ma la smetta di ignorare Harry per poi trattarlo in questo modo senza dargli uno straccio di spiegazione, non se lo merita» mi rivolsi, senza peli sulla lingua, al preside.

«Un giorno forse capirai il perché di ciò che sto facendo, Moon» mi rispose, col suo solito tono pacato, Silente.

«Beh, magari sarà troppo tardi. Buonanotte preside» lo congedai, uscendo dal suo studio.
Chiariamo bene, non mi era mai stato particolarmente simpatico Silente: era imprudente, puniva gli alunni mandandoli nella Foresta Proibita, non aveva mai preso provvedimenti seri davanti a dei potenziali pericoli e l'anno scorso, obbligando Harry a partecipare al Torneo TreMaghi, aveva davvero toccato il fondo. Non tolleravo il modo in cui trattava mio fratello, sembrava sempre intento a nascondergli le cose senza una ragione, lo evitava senza un apparente motivo e sapevo quanto ne soffriva Harry.

Il tragitto regnava di silenzio, dopo avermi spiegato l'accaduto non avevo più proferito parola, rimuginavo su quanto successo.
«Tutto bene signorina?» chiese la professoressa McGranitt sulla strada del ritorno.

«Sono un po' turbata»

«Lo capisco, è stata molto coraggiosa prima» mi sorrise, cercando in qualche modo di farmi sentire meglio. E lo apprezzai, lo apprezzai davvero molto.

«Strano, il coraggio non è certamente tra le mie doti»

«Perché pensa questo?»
«Perché mi conosco, non sono impavida come Harry, motivo per il quale non sono in Grifondoro»

«Esistono tanti tipi di coraggio sa, e difendere il proprio fratello davanti a una persona del calibro di Albus Silente non è certamente da tutti»

«Pensa che io abbia fatto bene?»
Mi sorrise premurosa, ma senza darmi una riposta.

«Oh Gazza» disse guardando verso destra, ponendo fine al nostro dialogo.

«Le ho portato il ragazzo che mi ha chiesto professoressa»
Gazza portava dietro di se Draco, che non sembrava più assonnato come prima. Lo lasciò davanti a noi e tornò alle sue faccende, rigorosamente seguito da Mrs Purr. Quel gatto era da brividi, come lui, d'altronde.

«Non posso accedere al vostro dormitorio essendo Capocasa di Grifondoro, ma la lascio in buone mani»

«Grazie professoressa»
Mi sorrise per poi allontanarsi e lasciarmi da sola con Draco. D'istinto, appena la McGranitt voltò l'angolo, mi gettai tra le sue braccia.

«Che è successo Moon?»

«Non ce la faccio più» lagnai contro il suo petto, quasi mormorando versi isterici. Non sapevo se me la sentissi effettivamente di riversare ogni mia frustrazione su Draco, ma in quel momento, non riuscii proprio a trattenermi.

«Problemi con Potter. vero?»

«Ha sognato il signor Weasley aggredito e poi è successo davvero. Arthur è gravemente ferito»
Mi staccai dalla sua stretta e, guardandomi intorno, mi resi conto che i sotterranei erano vuoti e silenziosi, riecheggiavano i nostri respiri.

«Vieni con me»

Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora