Capitolo 76 - Ingiustizie e punizioni

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«Moon andiamo o faremo tardi di nuovo» gridò una voce dal bagno.
Anche quella mattina ero in ritardo, come sempre tanto, se non fosse stato per Pansy avrei probabilmente trascorso l'anno a giustificare i miei ingiustificabili ritardi (mentali e non, si intende).

«Vieni giù da quel letto o ti tiro qualcosa» ordinò gettando ai piedi del mio letto la mia uniforme.

«Arrivo dai, sta calma»

Iniziai a preparami con la solita flemma mangiando i dolcetti che mi aveva portato su dal banchetto di colazione che avevo, ovviamente, saltato per non dovermi svegliare prima; ero di una lentezza disarmante, ci credo che lei sbuffasse ogni secondo.

«Senti Moon, quando hai fatto mi raggiungi» disse stizzita.
Non feci in tempo a replicare che aveva già sbattuto la porta e come biasimarla, da due anni tardava a lezione per colpa mia.
Decisi di interrogarmi più avanti sul da farsi e tentai di sbrigarmi per quanto possibile.

Uscii dalla sala comune e vidi corridoi deserti, segno che tutti gli studenti erano nelle classi, ottimo direi, così corsi velocemente all'aula di Difesa Contro le Arti Oscure.
«Buongiorno professoressa, perdoni il mio ritardo» esordii.

«Già il primo giorno, beh è un bel modo per presentarsi»disse guardando dei fogli sulla scrivania
«Tu sei..?»

Sì certo, come se non sapesse chi fossi.
«Moon professoressa, Moon Potter»

«Buon sangue non menta allora» ridacchiò facendo un buffetto con le labbra. Era ridicola.
«Può sedersi accanto al signor Malfoy all'ultimo banco, per sua fortuna non avevamo ancora iniziato»
Mi sedetti e la squadrai, dio che fastidio, si poteva essere così acidi già il primo giorno?

«Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari, G U F O, più comunemente noti come G.U.F.O.» iniziò «Studiate sodo e sarete premiati, mancate di farlo e le conseguenze possono essere severe»

Alzò la bacchetta e i libri dietro di lei iniziarono a distribuirsi in automatico davanti a noi.

«Ammettilo che sei arrivata tardi per sederti vicino a me» sussurrò Draco vicino al mio orecchio.

«Mi hai beccata! Comunque buongiorno Malfoy» gli sorrisi.

«Buongiorno splendore» ridacchiò prendendomi in giro.
Quel ragazzo era la mia unica gioia la mattina.

«In passato l'insegnamento di questa materia è stato preoccupantemente discutibile, ma rimedieremo seguendo un programma ben strutturato e approvato dal Ministero della Magia»

Hermione alzò la mano e la donnetta vestita di rosa le diede la parola.
«Qui non si accenna a usare incantesimi di difesa» le fece notare.

«Usare incantesimi?» ridacchiò «Non vedo perché dovreste farlo»

«Non useremo la magia?» intervenne Ron.

«Voi apprenderete gli incantesimi di difesa in modo sicuro e privo di rischi» disse la vecchia con nonchalance.
Ma era pazza?

«E a che serve? Se verremo attaccati non sarà privo di rischi» intervenne Harry.

«Gli studenti alzano la mano per parlare nella mia classe» disse lei cambiando tono di voce.
«Il Ministero è dell'opinione che una conoscenza teorica sarà più che sufficiente»

«E come può la teoria prepararci a quello che c'è la fuori» proseguì mio fratello.

«Non c'è nulla la fuori, chi immagina aggredirebbe ragazzini come voi?»

«Non so, Lord Voldemort per esempio»

Si alzò un sibillio di voci, tutti stupiti del fatto che avesse pronunciato quel nome, si stava cacciando nei guai e non se ne rendeva conto.

Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora