La mattina seguente mi svegliai frastornata e ancora incredula su quanto successo, ero sola nel mio letto, nemmeno Pansy era tornata nella nostra camera e del biondo neanche l'ombra.
«Buongiorno bella, sbrigati o perderemo il treno»
La voce della mia compagna che usciva dal bagno mi risvegliò dal mio stato di trance ma mi resi conto che non era lui.Preparai il baule in fretta e furia, poiché la sera prima non avevo avuto modo di farlo; di corsa salii verso il corridoio principale e notai tutta la scuola in fila per salire sul treno.
«Buongiorno tesoro» disse la riccia.
Hermione mi lasciò un bacio tra i capelli e subito dopo, al suo fianco, mi strinse Ron.
Guardai Harry e e non ci fu bisogno di parole, eravamo distrutti e non avevamo nessuna voglia di parlare, ci capimmo e l'avremmo superata, anche sta volta, come gli avevo promesso.*
Ero nel mio vagone già da un bel po' di tempo, c'erano tutti i miei amici del Serpeverde, mancava sempre e solo lui, non avevo idea di dove potesse essere. Sapevo che stava soffrendo, aveva saputo di suo padre ma anche io stavo male, almeno Lucius era vivo.. speravo di poter condividere con lui il mio dolore.
«Ci sono delle scalette in fondo al treno, portano in una piccola tettoia abbandonata, sicuramente è li» mi disse Nott.
«Grazie Theo» sorrisi al mio compagno
Era palese che lo stessi cercando ormai, talmente evidente a tutti che mi domandavo come fosse possibile che ne mio fratello ne gli altri Grifoni si fossero accorti di nulla, eccetto Hermione almeno, a lei non sfuggiva mai nulla. Alla fine trovai il biondo esattamente dove mi aveva indicato il suo amico.
«Dra»
Si voltò verso di me con lo sguardo vuoto.«Come stai?»
«Uno schifo, ma immagino che tu stia peggio di me»
Aveva ragione, avevo il cuore a pezzi. Al solo pensiero di Sirius ripresi a piangere silenziosamente; mantenendo lo stesso silenzio si avvicinò e avvolse le braccia intorno al mio corpo, lasciandomi un bacio sulla fronte.«Scusami io.. emh» provai a parlare.
«Davvero ti stai giustificando per un pianto? Moon hai appena perso una persona improntate, va bene così»
«Dovrei andare a piangere dai miei amici forse, gli stessi che hanno causato la cattura di tuo padre»
Si incupii quando glielo ricordai.«Che io in questo momento odi lo sfregiato è vero, ma non potrei avercela con te, neanche se volessi» mi accarezzò la guancia «Anche perché stanotte ti sei fatta perdonare molto bene»
Alluse alla notte precedente e io non riuscii a fare meno di arrossire. Era stata così importante per me.«Perché sei scappato?»
«Non volevo vedere nessuno»«Lo so che non è così»
Mi guardò negli occhi e poi riprese ad ammirare il paesaggio, sospirando.
«Dopo ieri notte ho avuto bisogno di riflettere»«Su cosa?»
«Su di noi»
Mi spiazzò, pensava a noi? Quale noi?Rimuginai parecchio sulla situazione, rimasi in silenzio a fissare il panorama. Non eravamo lontani da Londra, ancora poco tempo e saremmo giunti a King's Cross.
«È per quello che ti ho detto ieri Draco» assunse uno sguardo confuso «E non guardarmi così, sai a cosa mi riferisco»
Gli avevo detto di amarlo, non era una cosa da poco, magari per lui, chissà quante ragazze glielo avevano già detto.. ma non per me.
«Forse è il caso che io va-»«Anche io ti amo Moon»
Persi un battito, forse due, non lo aveva detto sul serio.
«C-cosa?»«Ah ti prego non farmelo ripetere» disse acido.
Sorrisi, si avvicinò lentamente e mi diede un bacio, che sul momento sembrava curare tutte le ferite, ma le crepe nel mio cuore lasciate dalla morte di Sirius erano troppo profonde.«Pensa cosa direbbe mio fratello» ridacchiai con gli occhi ancora pieni di lacrime.
«Ah al diavolo lui e chiunque non ci voglia assieme»
«Mmh l'intero mondo magico quindi?»
«Non deve essere una cosa pubblica, siamo io e te, e non abbiamo bisogno che gli altri lo sappiano» con un gesto rapido mi prese le mani «Voglio stare con te»
Avevo letteralmente i brividi in ogni angolo della pelle, mi domandai se fosse il Draco che avevo conosciuto io. E poi, in un attimo, mi resi presto conto di cosa significasse avere una relazione: dedizioni, tempo, attenzioni, tutto per qualcun altro ed ero certa di non potergli dare ciò che meritava, o almeno, non in quel momento.
«Io.. n-non posso» dissi scostandomi da lui, feci per andarmene ma mi bloccò.
«Perché no Moon?» disse duramente.
«Oh ti prego, non sto bene con me stessa figurati se-»
«Smettila!» gridò così forte che il vento sembrò fermarsi per qualche secondo.
Era arrabbiato, aveva lo sguardo così ferito, mi uccideva.
«So che stai male, lo capisco, ma non sei l'unica e..» si interruppe e guardò altrove, avevo il cuore a pezzi tanto quanto lui, misi una mano sulla sua guancia e gli feci alzare lo sguardo.
« ...non ho mai provato niente del genere con nessuno, stanotte è stato così forte, così intenso, più del sesso Moon. Non tagliarmi fuori dalla tua vita»«Dio no, non potrei mai» piansi con la fronte appoggiata alla sua «Puoi sfogarti con me»
«Solo se tu lo farai con me»
Lo abbracciai, stringendolo fortissimo, quasi a fargli male.«Perché la gente intorno a me muore sempre? Perché se ne vanno tutti?» urlai contro il suo petto con la voce incastrata tra le lacrime e la disperazione «Promettimi che non mi lascerai anche tu!»
«Respira, non vado da nessuna parte» disse accarezzandomi la schiena per placare i miei singhiozzi «Ci sono io con te»
Pian piano tra le sue carezze mi calmai, fino a respirare di nuovo abbastanza bene per poterlo baciare.
Era lui la mia casa, il mio rifugio, la mia cura e non potevo perderlo.

STAI LEGGENDO
Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy
RomanceTERZO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** L'adolescenza si sa, non è mai un periodo facile, ma se ai problemi di cuore si aggiungono draghi, creature marine e maghi cattivi, senza dubbio la situazione non migliora. Il quarto anno di Moon...