«Spero vi rendiate conto della gravità delle azioni che avete commesso» mormorò colma di disprezzo la donna vestita di rosa. Vecchia megera.
Aveva colto i due sul fatto, Seamus era a terra con il naso sanguinante e Draco, seduto sopra di lui, senza neanche un graffio; molto probabilmente il Grifondoro aveva deciso di non ribellarsi anche per lasciar ricadere tutta la colpa sul Serpeverde.
Mi aveva trovata in mezzo alla rissa, mentre cercavo di dividerli, insieme a me anche Dean, così eravamo stati portati tutti e quattro nel suo ufficio.«Signor Thomas, prego, mi spieghi come sono andate le cose»
«C'è stata una discussione tra di loro ed è degenerata quando Malfoy ha messo le mani addosso a Seamus» rispose timidamente Dean, incolpando ovviamente subito Draco.
«Signor Malfoy, per quale motivo ha aggredito il suo compagno?»
«Professoressa Umbridge, il signor Finnigan ha rivolto insulti molto pesanti alla mia compagna e noi serpi ci proteggiamo, come lei ben sa»
La Umbridge, purtroppo, era stata nei Serpeverde ai suoi tempi nella scuola, perciò conosceva bene le dinamiche della casa.«Insulti pesanti.. pff» borbottò Seamus
«Hai anche il coraggio di aprir bocca? Mi hai dato della puttana!» intervenni alzando il tono della voce, ancora offesa dall'aggettivo che mi era stato attribuito. Per di più, senza alcuna ragione.
«Signorina Potter!» urlò la donna.
«Questo linguaggio spavaldo non le è concesso, 10 punti in meno a Serpeverde»«Mi perdoni professoressa. Mi sono limitata a ripetere lo stesso termine che ha utilizzato nei miei confronti» replicai stizzita, tentando di apparire calma alla donna, così da mostrare la mia ragione e la sua colpevolezza.
«Questo non le da il diritto di ripeterlo davanti a un suo superiore, l'idea di poter fare tutto deve essere una cosa di famiglia, anche suo fratello vive di convinzioni patetiche. Lei sembrava essere leggermente più assennata, ma evidentemente mi sbagliavo»
Ogni occasione le era buona per parlar male di mio fratello, con quella sua voce da gallina, era patetica.«Come se poi non fosse vero.. » sussurrò Seamus a bassa voce, non abbastanza bassa però, arrivò in fretta alle orecchie del biondo.
Con uno scatto fulmineo sbattè Seamus contro la parete alla sua destra e lo strinse dalla cravatta minacciandolo.«Finnegan sei patetico! Ancora piangi dietro al mantello di quell'idiota di Caramell sperando che salvi te e gli altri idioti della tua famiglia, lurido Mezzosangue!»
«Signor Malfoy!» tuonò la Umbridge.
Dio che cosa aveva appena detto...Per un momento feci finta di non sentire l'insulto al suo stato di sangue, mi concentrai piuttosto sul fatto che aveva insultato il Ministro della Magia davanti alla sua più grande sostenitrice.
«Come osa insultare Cornelius davanti a me?»«Mi perdo-» provò a parlare.
«Non voglio sentire le sue scuse!» urlò stridula «Fuori dal mio ufficio! Tutti! Deciderò quando e se sbatterla fuori»
Fu Gazza a spingerci fuori dall'ufficio.
«Riuscite a mettervi nei casini anche da soli...»«Dean fa sparire il tuo amico o sta volta lo ammazzo con le mie stesse mani, te lo giuro» dissi a denti stretti.
Il ragazzo portò via il suo compagno che, stranamente, non oppose resistenza; aveva capito di averla in qualche modo svignata, ora la sua punizione sarebbe stata blanda rispetto a quella di Draco.Scesi in silenzio dal suo ufficio fino al cortile, presi la direzione del Lago Nero, volevo stare da sola ma il biondo continuava a seguirmi in silenzio come un cane, così mi bloccai di colpo.
«Hai finito?»
«Di fare cosa?» chiese confuso.«Perché mi stai seguendo?»
«Credevo ci fossi rimasta male per ciò che ha detto Finnigan»«Non m'importa un accidente di quel che pensa di me quell'idiota» risposi acidamente. Mi aveva ferita probabilmente, ma principalmente perché non comprendevo le ragioni che potesse avere quell'idiota per appellarmi in quel modo.
«A me non sembrava»
«Allora ti sembrava male»«Ei» disse in tono duro prendendomi per il braccio «Piantala di rispondermi così»
«Che vuoi che ti dica?»
«Un grazie magari?»«Ah si grazie di aver preso a botte un compagno rischiando di fargli seriamente male e persino di farti espellere» dissi sarcasticamente.
«Sei seria?»
«Purtroppo si Draco»«Ti ho difesa, stupida!»
«L'ho notato, ma non c'era bisogno di fare quel casino» risposi guardando l'orizzonte dinnanzi a noi «E poi so difendermi da sola»
«Potter smettila di fare la dura, smettila di far finta di essere la menefreghista che non sei. So che ci sei rimasta male»
Si avvicinò a me, il suo tono era più dolce, mi prese dai fianchi mettendomi difronte a lui e si avvicinò per baciarmi.«Vattene Draco» risposi con la voce rotta.
«Moon... »«Voglio stare da sola»
Tirai su col naso in procinto di crollare in un pianto liberatorio. Si allontanò lentamente, guardandomi con aria delusa e solo allora capii di essere riuscita davvero a ferire Draco Lucius Malfoy.
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Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy
RomanceTERZO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** L'adolescenza si sa, non è mai un periodo facile, ma se ai problemi di cuore si aggiungono draghi, creature marine e maghi cattivi, senza dubbio la situazione non migliora. Il quarto anno di Moon...