Capitolo 65 - Ceralacca nera

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Il solito caos che regnava nella Tana mi svegliò bruscamente, le urla e gli schiamazzi risuonavano potentemente dal piano di sopra, costringendomi ad aprire gli occhi, appena lo feci notai però che la stanzetta era già vuota; la condividevo con Ginny ed Hermione, quando veniva, ma al momento sembravano mancare entrambe.

Mi tirai su dal letto e infilai un maglione con dei pantaloncini neri sotto, per poi scendere fino all'ultimo piano e fare colazione con gli altri.

«Ma non ti vergogni ad uscire così? Sei in una casa di Grifondoro, togli quella robaccia» affermò Ron, guardandomi schiaffato dall'alto verso il basso. Il maglione con lo stemma verdastro della mia casa brillava sul mio petto, e lo mostravo con orgoglio a tutti i membri in quella casa.

«Buongiorno anche a te Ronald, è un piacere vederti di buonumore» gli sorrisi divertita, avvicinandomi poi per lasciargli un bacio sulla guancia.

«Non ha tutti i torti però eh, quei colori orribili» si intromise Harry, con faccia disgustata.

Mi sedetti al mio posto alzando gli occhi al cielo e cacciando un piccolo sbuffo, dovuto alle loro battutine sulla casa a cui appartenessi, le quali erano ormai una costatante nella mia quotidianità con loro.

«Che c'è? Non avete ancora accettato il fatto che da quando sono tra i Serpeverde vi stiamo definitivamente battendo?!» li schernii

«Guarda tu questa! La compagnia di Malfoy le sta dando alla testa!» le rise Hermione, addentando con foga un pezzo di torta.

«Ma quale Malfoy, mi sa che ha perso la testa per Tiger, o meglio per Goyle» intervenne l'unica Weasley femmina, facendo la sua gloriosa entrata nel salotto della Tana.

«Chiudi il becco Ginevra, che qua se parlo io ti rovino» la minacciai, facendo un chiaro riferimento alle informazioni che avevo in mano su di lei.
Ginny aveva una cotta per mio fratello, palesemente tipo da sempre, non capivo come accidenti facesse Harry a non accorgersene.. ah i maschi!

Mentre continuavo a chiacchierare tra loro ero impegnata a mangiare la mia colazione, fu allora che il mio piccolo gufo picchiettò al vetro della finestra.

«Arya!» urlai alla vista della mia civetta.
Dopodiché mi avvicinai a lei per prendere dal suo becco la lettera che era venuta a recapitarmi, e la salutai con un buffetto, prima di tornare a tavola.

«Chi è Moon?» chiese curioso Harry.

«Busta linda e pinta, ceralacca nera, scritta raffinata.. senza dubbio Pansy!» ridacchiai, rigirandola tra le mie mani.

Mi ero tenuta in contatto tutta l'estate con la mia compagna di dormitorio, inoltre avevo ricevuto anche qualche lettera da Theodore Nott.
Pansy avrebbe voluto invitarmi da lei, magari per vederci, ma non sarei stata ben accetta in una casa di Purosangue che odiano e reputano inferiori tutte le persone che non fanno parte dei loro ranghi, perciò non ci siamo potute vedere, tuttavia le lettere mi hanno tenuto compagnia e ci hanno fatto sentire ugualmente vicine.

Portai quindi su la lettera per leggerla senza essere disturbata dagli altri membri della famiglia; la lettera era veramente elegantissima, non sembrava nemmeno scritta a mano, poi la aprii e la lessi.

Piccola piccola Mezzosangue, indovina un po' chi sono?
Ho pensato di scriverti questa lettera perché immagino che tutto questo tempo senza sentire la mia voce ti stia distruggendo, lo capisco, la mia presenza è la più grande fonte di piacere e di gioia nelle tue giornate.
Tuttavia non posso negare che prenderti in giro e infastidirti un pochino mi manca, la compagnia qui al Manor scarseggia, tranne per Blaise, Theo e Pansy che ogni tanto mi fanno divagare un po', ma nessuno di loro è irritante e fastidioso come te, perciò non c'è gusto a trattarli come faccio con te.
Tu immagino starai passando giornate memorabili in compagnia dei tuoi fantastici amici e parenti, mi piacerebbe tanto invitarti a Villa Malfoy, se i miei non gradissero la presenza di un membro dei Potter ti farei venire, anche perché basterebbe parlare mezz'ora con te per capire che non centri nulla con lo Sfregiato.
Comunque spero tu stia bene e sia in forma perchè quando torneremo a scuola ti aspetto bella carica per ricominciare ad insultarci e sopratutto per preparare qualche pozione, così vedrai finalmente chi è il più bravo.
Ti aspetto al binario, ci vediamo a settembre PotterWoman.

Cordiali Saluti, Draco Lucius Malfoy

Non potevo crederci, il Serpeverde più odioso della storia mi aveva davvero scritto una lettera?
Aveva sprecato anche solo dieci minuti della sua giornata per me?
Stentavo a crederci.

Draco Malfoy non aveva le mie simpatie, o almeno non credevo. Il suo modo di atteggiarsi e l'aria costantemente irritante e pungente, però, riusciva sempre ad attirarmi verso di lui, non sapevo spiegare a me stessa perché mi sentissi così attratta da quei suoi modi di fare, la cosa non mi lusingava nemmeno, anzi, mi faceva sentire sciocca ad essere una delle potenziali ragazze pronte a precipitare nella sua trappola.

Tuttavia, sinceramente parlando, notavo che erano poche le ragazze che amava provocare nel modo in cui faceva con me, e non potevo negare a me stessa, di aver pensato tante volte, in quell'estate, a quel famigerato bacio e che no, non l'avevo dimenticato.

Piccola Mezzosangue 3 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora