35. ti amo, ti amo, ti amo

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Harry' POV

"ok allora Zayn devi andare a chiamare Jess nella sua stanza e la devi far venire qui" dissi.

"vado subito" rispose il mio amico.

Dopo cinque minuti Zayn tornò e Jess non c'era.

"allora?" chiesi.

"ha lasciato l'hotel un'ora fa" affermò.

"che vuol dire che ha lasciato l'hotel un'ora fa?" chiesi.

"è andata via" disse.

Non poteva essere vero.

Senza rispondergli corsi verso l'ascensore e premetti il piano in cui si trovata la sua stanza, bussai ma ovviamente non c'era nessuno dentro, mi feci aprire da una delle signore delle pulizie, una volta entrato le sue cose non c'erano più, si sentiva ancora il suo profumo.

Mi guardai intorno e sul comodino c'era una lettera, sulla busta c'era scritto Per Harry.

Mi sedetti sul letto e tirando un sospiro profondo la aprii iniziando a leggere.

Caro Harry,
ti ho sempre dato la colpa, colpe su colpe, per la nostra storia mai iniziata, per avermi spezzato il cuore, per avermi illusa, per avermi fatta innamorare per poi lasciarmi così su due piedi. Ma non mi sono mai resa conto che lì non c'eri solo tu, ma c'ero anche io e che si gioca sempre in due. La colpa non è mai stata solo tua, ovviamente sono rimasta delusa dal tuo comportamento nel non voler ufficializzare la nostra storia; ma quando ci siamo riavvicinati io ho fatto lo stesso, anzi forse di peggio. Sei rientrato nella mia vita all'improvviso dopo mesi in cui non ti vedevo, e in quel momento ho capito che i sentimenti che provavo per te non erano scomparsi, si erano messi in disparte ad aspettarti. Quando ho conosciuto Matthew ero ancora ferita, e mi sono aggrappata a lui come un'ancora di salvezza, mi sembrava così sicuro rifugiarmi nelle sue braccia. Poi sei tornato ed inevitabilmente tutto quello che sentivo per te è tornato a galla, ma non potevo darti la certezza dei miei sentimenti, perché ne sarei potuta uscire ferita ancora una volta e non volevo. Ma da qualche settimana ormai ho realizzato molte, troppe, cose su di me e su di noi. Sono giorni ormai che non dormo, giorni che ho costantemente un nodo allo stomaco, tutte sensazioni contrastanti che mi riportano sempre a te. Ho finalmente detto la verità a Matthew, anche se credo di averla detta più a me stessa che a lui. Ti amo Harry, ti ho sempre amato ed è arrivato il momento di smetterla di prendersi in giro, sono stanca di ostentare, è arrivato il momento di buttarsi a capofitto nell'esperienza forse più terrificante di tutte: l'amore. Te lo ripeto nuovamente, ti amo, ti amo e ti amo. Ti aspetto nel mio posto del cuore, aspetto te, so che sei il mio Big, non mi ferire questa volta. Ti aspetto nel posto in cui Ted ha aspettato la sua Robin, solo che sta volta Robin sei te Harry e forse lo sei sempre stato.
Tua Jess x

"pazza, completamente pazza" dissi fra me e me.

Rilessi la lettera, ancora e ancora.

"ti amo Harry" lessi ad alta voce, quelle parole.

Lei.

Era sempre stata lei, fin dall'inizio.

"devo andare" dissi alzandomi.

Corsi nella mia camera da letto ed iniziai a preparare le valigie.

"Harry" urlò Zayn bussando alla porta.

"Zayn entra" urlai a mia volta e senza pensarci due volte si fiondò nella mi stanza.

"che sta succedendo?" chiese entrando.

"faccio le valigie" risposi continuando a mettere i vestiti dentro in malo modo.

"dove stai andando? Dio Harry possibile che appena decidi una cosa cambi idea? Ora Jess soffrirà di nuovo, prima la sorpresa e ora vai via? Amico mi deludi" iniziò il suo monologo.

"Zayn" dissi interrompendolo.

"sto facendo le valigie per andare da Jess, è andata via, la raggiungo" spiegai.

"io sul serio non ci riesco a starvi dietro" affermò buttandosi di peso sul letto.

"ho finito, vado a prendermi la mia Julietta" dissi chiudendo velocemente la valigia.

"amico buona fortuna" mi disse prima che andassi via.

Uscii velocemente dall'hotel e mi feci chiamare un taxi dal personale, aspettai quasi venti minuti, per poi riuscire a recarmi all'aeroporto.

Ero riuscito a trovare un biglietto per New York per il giorno stesso grazie al mio agente, Jess me l'avrebbe pagata per la sorpresa, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di vederla.

Non riuscivo ancora a credere che tutto stava andando come avrebbe dovuto fin dall'inizio, finalmente sarei stato stupidamente innamorato e felice.

Un cliché in cui non mi ero mai rispecchiato.

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Spazio Autrice:
I pezzi si stanno incastrando finalmente in modo "giusto". Il puzzle è quasi finito amici, questi due stupidi ci hanno fatto penare fin troppo.
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Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora