23. organizzare e terribilmente

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Organizzare un matrimonio non era facile come avevo immaginato, in più dovevo far coincidere gli orari con i vari appuntamenti.
Dovevo vedere: le bomboniere, il vestito, i vestiti delle damigelle, vedere la chiesa, parlare con il prete prima di perdere completamente il lume della ragione e andare all'inferno, le decorazioni, il ristorante, il cibo, gli invitati, i tavoli, i parenti da sistemare, Zia Judith non poteva assolutamente sedersi vicino a Zia Meredith si sarebbero uccise prima dell'arrivo dell'antipasto.

Ero terribilmente stressata, in più ero piena di esami all'università, ne avevo dati tre e me ne mancavano ancora due, e in tutto questo io e Matthew riuscivamo a vederci davvero poco per via dei doppi turni che stava facendo. Io non avevo praticamente più tempo, di giorno correvo per tutta la città con la wedding planner e di sera anche se principalmente la notte studiavo per cercare di non restare indietro ne con il programma ne con gli esami.

Riuscivo a vedere poco le ragazze, Zayn e tutti gli altri, non stavo uscendo più, e incredibilmente anche se non sembrerà vero vedevo di sfuggita anche Max e Caroline ed erano le mie coinquiline, quindi vivendo insieme era scontato vedersi, invece no, ormai non mi scontravo neanche più con loro.

A farmi distrarre da tutti quei pensieri fu la suoneria del mio cellulare che iniziò a squillare all'arrivo di una chiamata.

"pronto" risposi distrattamente continuando a vedere i pdf di materiale da studiare sul mio laptop.

"margheritina si può sapere che fine hai fatto?! Sei scomparsa, ho delle conquiste da raccontare." disse indignato.

"scusa Zayn, sai che sei l'amore della mia vita, ma non ho tempo, sto studiando per gli esami e in più stiamo organizzando il matrimonio" risposi generalizzando l'apocalisse che era la mia vita in quel periodo.

"allora primo sei in parte perdonata per avermi chiamato l'amore della tua vita e secondo stasera a casa mia alle nove" disse secco.

"no Zayn devo stud-" e senza farmi finire, come sempre del resto, mi attaccò il telefono in faccia.

Dopo ore di studio ininterrotto uscii dalla mia stanza, affamata più che mai ed andai in cucina, aperto il frigo però ahimè notai, non con grande sorpresa dopo tutto, che il mio ripiano era vuoto. Ovvio Jessica se non fai la spesa non mangi, dovrò per forza uscire.

Guardando l'orologio pigramente mi iniziai a vestire, decisa ad uscire, infilai qualcosa di comodo, un jeans e una felpa, legai i capelli e afferrai la borsa con le chiavi.

Guidai ed andai a comprare qualcosa da mangiare da asporto, per poi andare a casa di Zayn.

"ehi idiota" dissi entrando nell'appartamento di Zayn.

"sei in anticipo" disse guardando l'orario per poi posare lo sguardo su di me e sulla busta di cibo che avevo in mano.

"allora?" chiesi alzando un sopracciglio.

"nulla, solo che sono le sette, vado a fare la spesa, vengono anche gli altri devo preparare la cena, te resta qui, fai come se fosse casa tua" disse sorridendomi.

Accettai volentieri l'offerta, e mi misi comoda sul divano guardando cosa c'era in tv e mangiando il mio panino; dopo dieci minuti la porta d'ingresso si aprii catturando la mia attenzione.

"wow sei stato veloce Zayn" esordii continuando a mangiare.

"veramente sono quasi sicuro che Zayn stia ancora scegliendo la musica da sentire per arrivare al supermercato in macchina" rispose Harry, difronte a me.

Ecco ci mancava solo lui e il suo maledetto sguardo, ma questo una casa non ce l'ha?

"oh sei tu" dissi semplicemente, non riuscendo a decifrare realmente come mi sentissi di fronte alla sua persona.

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora