8. stomaco vuoto e palpare pt.1

1.4K 54 1
                                    

La giornata fu abbastanza monotona, non ero uscita per fare la spesa, infatti in casa non c'era nulla, neanche una scatoletta di tonno, non c'era neanche l'acqua, da un momento all'altro sarebbe finita anche quella. Non mi sembrava intelligente andare a fare la spesa quando in meno di due giorni sarei partita e stata via per tutto quel tempo. Le ragazze non c'erano, Max era occupata con il lavoro, stava facendo degli orari impossibili, mentre Caroline era partita per le vacanze e come me sarebbe tornata a gennaio.

Decisi di andare nella mia stanza ed iniziare a cercare nei meandri della mia cabina armadio qualcosa da mettere per la serata con i ragazzi.

Zayn aveva detto "vestiti da topa" che io interpretai come un "vestiti un po' più sexy, perché ultimamente ti vesti come mia nonna"; quindi stavo cercando qualcosa di 'seducente' se così si poteva dire. Non sapevo esattamente perché, una parte di me voleva vestirsi bene, quasi a volermi far desiderare perché speravo ci fosse anche Harry, mentre un'altra parte di me voleva semplicemente seguire il consiglio di un 'amico'.

Iniziai a tirare fuori vestiti di ogni genere, camicette, magliette normali per tutti i giorni e anche altre per uscire le solite con perline, pizzo e chi più ne ha più ne metta. Tirai fuori ogni vestito che avevo, lunghi, corti, tirai fuori perfino il vestito che avevo messo al matrimonio di mia zia due anni prima.

La stanza era un disastro, panni ovunque, la cosa positiva però era che il giorno dopo avrei dovuto fare le valigie e mi sarei dovuta portare molte cose visto il tempo che sarei stata via.

Il mio telefono iniziò a squillare facendomi fermare dal tirare altre cose fuori dall'armadio.

"pronto"
"ehi Jess"
"ehi Charlotte"
"sono in crisi, non so cosa mettermi stasera"
"non ne parliamo, ho appena tirato fuori mezzo armadio"
"allora non sono l'unica"
"si tranquilla"
"perfetto, adesso provo a sentire anche Kylie allora"

Tutte sulla stessa barca insomma..

Continuai a cercare e vedere vestiti, fino a quando nom trovai finalmente qualcosa, tirai fuori dall'armadio una gonna piena di pagliette viola, con sopra un top a collo alto nero.

"sotto ci potrei abbinare i miei tacchi di Dior" pensai.

"però sopra cosa ci metto?"

Continuai a scavare nell'armadio fino a trovare una giacca nera da abbinare all'outfit completo; guardai l'orologio ed erano già le tre di pomeriggio.

Ma quanto ci avevo messo?


Appena uscita dalla doccia avvolsi il mio corpo in un asciugamano e in un altro i capelli, andai in camera ed infilai l'intimo, misi dei pantaloncini con una canottiera provvisori. Andai in bagno e dopo essermi lavata i denti e aver fatto scrub e maschera al viso, iniziai a truccarmi, asciugai i capelli e mi feci la piega, feci dei boccoli, che stranamente erano usciti anche bene rispetto ad altre volte.

Velocemente guardando l'orologio e vedendo di essere come sempre in ritardo mi infilai la gonna sistemandola bene sui fianchi, il top e correndo da una parte all'altra della stanza per afferrare le cose da mettere nella borsa infilai i tacchi zompettando di qua e di la.

Prenotai al telefono un uber mentre sistemavo le ultime cose, vari accessori, ultimo tocco di rossetto, profumo a litri, deodorante e finalmente dopo mezz'ora di ritardo da parte mia ero fuori casa.

Arrivai al locale con quasi un'ora di ritardo, per me era quasi un record essere arrivata così puntuale altre volte ci avrei messo anche di più.

Mi guardai in torno cercando di mettere a fuoco dove potessero essere i ragazzi e dopo qualche minuto riuscii a vedere fra la folla la chioma bionda di Niall così li raggiunsi.

"ragazzi" li richiamai una volta li vicino.

"finalmente sei arrivata, pensavo non venissi più" disse Kylie venendomi ad abbracciare.

"si, come al solito ho fatto tardi" spiegai.

"è arrivata la mia margheritina!" urlò Zayn avvicinandosi con due drink in mano.

"sei uno schianto ragazza" disse Charlotte.

"grazie, ma tu sei più bella" le risposi.

"vedo che hai seguito il mio consiglio" mi sussurrò Zayn all'orecchio.

"smettila e dammi da bere" lo ammonii subito.

"ah c'è anche Robin questa sera vedo"

"c'è anche una super star montata stasera" dissi imitandolo.

"è sempre un piacere vederti" mi disse avvicinandosi e facendomi l'occhiolino.

"pensa per me il contrario" sussurrai facendogli l'occhiolino a mia volta e girandomi con l'intento di andare al tavolo e lasciarlo lí.

"dove scappi così di corsa" disse tirandomi da dietro verso di lui facendomi poggiare al suo petto con la schiena.

"lontano da te" dissi ammiccando.

Harry era così bravo a giocare, quindi perché non usare i suoi stessi mezzi? Vuoi giocare Styles? Giochiamo. Sono più brava di te.

"da dove viene fuori tutto questo coraggio?" chiese appoggiando il mento sulla mia spalla.

"da dove viene tutta questa sfacciataggine?" chiesi girandomi e guardandolo negli occhi.

"ah no è vero, sei egocentrico di natura" aggiunsi quasi sussurrando vicino al suo orecchio per poi fargli un sorriso di circostanza ed allontanarmi.

Sul viso di Harry era nato un sorrisetto sghembo che conoscevo fin troppo bene; la serata sarebbe stata decisamente lunga.

Dopo due ore e litri di alcol dopo, ero totalmente, completamente ubriaca. Avevo bevuto davvero troppo e soprattutto non avevo mangiato niente a cena, quindi alcol più stomaco vuoto uguale a sbronza.

Non sapevo distinguere neanche più i miei amici da degli estranei, mi ritrovai infatti al centro della pista a ballare come una matta, sembravo appena uscita da qualche centro di cura, qualcuno si era impossessato del mio corpo e quel qualcuno aveva diversi nomi: gin, vodka, tequila..

Mentre ballavo un tipo mi si era avvicinato ed aveva iniziato a strusciarmisi addosso mi sentivo schiacciata come una sottiletta; il tipo continuava a toccarmi, a strusciarmi addosso e a spingermi sempre più vicino a lui.

"ok amico, abbastanza" dissi cercando di liberarmi dalla sua presa.

"dai ci stiamo divertendo" disse continuando a tenermi stretta a se.

"sul serio, basta, voglio andare via" dissi più decisa strattonandolo un po' ma con scarsi risultati.

" non fare la timida" disse iniziando a palparmi il sedere.

Cercavo di liberarmi dalla sua presa, ma non ci riuscivo, stringeva sempre di più, ad un certo punto chiusi gli occhi per non vedere, non potevo credere stesse accadendo davvero.

Dopo qualche minuto il tipo cercò di infilarmi una delle mani nella gonna, e mi scappò un lamento disgustato e anche terrorizzato, continuai a tenere gli occhi chiusi fino a quando sentì il tipo allontanarsi velocemente.

Aprii gli occhi e trovai sorprendentemente un Harry Styles furioso che guardava male il tipo, mi guardò per qualche secondo facendo un sospiro di sollievo per poi riportare l'attenzione sul ragazzo.

-
Continua..

Spazio Autrice:
Questo capitolo non è finito qui, ci sarà una seconda parte.
Cosa ne pensate? Vi piace? Commentate e fatemi sapere la vostra opinione.
Al prossimo aggiornamento.
💙

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora