12. Natale e arrivi dolci

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"buon viaggio" dissi a Matthew per poi abbracciarlo.

Era rimasto tre giorni a casa con me, però per via del lavoro doveva tornare a Los Angeles, però sarebbe tornato per Natale.

"grazie piccola, ci vediamo presto" disse stampandomi un bacio e sorridendomi.

"hanno chiamato il mio volo, ci vediamo presto" aggiunse per poi sparire dietro altre persone che dovevano partire come lui.

Ero quasi sollevata dall'idea di non averlo fra i piedi per un po' di tempo; gli ultimi giorni era stato asfissiante, sempre vicino, sempre ovunque in realtà, tutto ok? ti serve qualcosa? sei stanca? hai fame? sembrava mia madre.

Per carità amavo il fatto che fosse così dolce e premuroso, ma così era troppo.

Tornai a casa e finii alcuni lavori per l'università che spedii per e-mail, chiamai Zayn, chiamai le ragazze e partecipai anche a due lezioni online, una giornata di legno in poche parole.


Tre settimane dopo..

"papà vai te a prendere Matthew all'aeroporto?" chiesi.

"certo non preoccuparti" rispose.

Perfetto.

Mancavano esattamente cinque giorni a Natale, ero molto emozionata, avevo fatto i regali a tutti, anche a Zayn, a lui lo avrei dato quando ci saremmo visti a capodanno, ma è il pensiero che conta.

"cosa prepari di buono mamma?" chiese Sara cercando di assaggiare ricevendo uno schiaffo sulla mano da parte di nostra madre.

"non si tocca" sibilò quest'ultima.

"stai calma tigre" ridacchiai.

"ragazze! siamo a casa" urlò mio padre dall'ingresso.

"ciao, com'è andato il volo?" chiesi a Matthew andandolo a salutare.

"tutto bene, mi sei mancata, come stai?" disse stringendomi più forte.

"tutto bene" risposi sorridendogli.

"tutti a tavola!" urlò mia madre.


25 dicembre, Natale

"cosa mi hai regalato?" chiese Sara.

"apri il regalo e lo scoprirai da sola" risposi.

Iniziò a strappare la carta e appena guardò la scatola iniziò ad urlare, tipico di Sara.

"oh mio dio! LOUIS VUITTON!" urlò.

"si Sara, buon Natale" dissi ridendo.

"questa borsa è meravigliosa, grazie Jess" disse abbracciandomi.

"di niente"

"il mio regalo dov'è?" chiesi guardando Matthew.

"te lo darò ad Aspen" rispose.

"così non vale però" dissi mettendo il broncio.

Continuammo ad aprire regali, anche i mei ci erano andati giù pesante per quanto riguardava il budget; mangiammo come sempre troppo, mia madre aveva fatto da mangiare per un esercito, letteralmente.


27 dicembre, partenza

"si Zayn ti ho già detto che ci vediamo li e si ti ho comprato un regalo per natale"

Ero al telefono con Zayn da venti minuti che continuava a chiedermi sempre le stesse cose.

"andiamo?" mi chiese Matthew, mi limitai ad annuire e liquidare Zayn al telefono.

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora