33. bella e dannata

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Los Angeles, bella e dannata, come una delle tante protagoniste di qualche romanzo del ottocento. Che poi gli autori dell'ottocento parlavano di amore e di sentimenti talmente forti che solo a sentirne parlare non ci si riesce quasi a capacitare da dove arrivino questo tipo di emozioni. Una cosa c'è da dirla però non solo gli uomini che parlavano e descrivevano queste belle e dannate soffrivano, ma anche le donne.
Ed io l'avevo capito a mie spese, amavo Los Angeles ma camminando nel mio appartamento alle tre di notte, data l'insonnia al solo pensiero che tra meno di quattro ore sarei partita per andare al mio addio al nubilato, mi rendevo sempre più conto che a distanza di mesi avrei finito l'università e forse era arrivata ora di cambiare aria.

L'insonnia, mia cara amica ormai dal primo anno di liceo, mi accompagna da sempre e quando non c'è sento sollievo, ma allo stesso tempo è come se ci fosse qualcosa fuori posto.

La mattina sarei dovuta partire, con gli altri ci eravamo dati appuntamento al LAX airport alle nove, il che voleva dire alzarsi per le cinque o le sei ed erano già le quattro. Non avrei dormito, e se lo avessi fatto, sarebbe stato sull'aereo, ansia permettendo.

Come previsto le cinque erano arrivate ed io non avevo chiuso occhio, ero troppo sveglia persino per i miei gusti.

Facendomi forza da sola mi alzai iniziandomi a lavare e preparare; mi infilai una tuta e una felpa, delle scarpe da ginnastica e finii di mettere le ultime cose in valigia.

Alle cinque e trenta ero già pronta, avevo già chiamato un uber ed ero in piedi davanti il mio palazzo che lo aspettavo; dopo circa venti minuti era lì davanti, l'autista mi aiutò a caricare la valigia e così mi misi al posto davanti, cosa che non facevo mai, ma c'è sempre una prima volta dopo tutto.

"dove la porto signorina?" chiese lui.

"LAX per favore, ma prima facciamo una fermata per prendere un caffè" dissi infilando poi le cuffiette.

Ogni parte di Los Angeles si raggiunge in un'ora di macchina, il che voleva dire che avevo due ore di anticipo; dopo quasi trenta minuti di viaggio l'autista si fermo davanti uno dei centomila Starbucks di LA e così una volta scesa mi diressi dall'unica fonte di gioia della mia vita, il caffè.

"un americano nero come il mio umore con del latte di cocco e anche due cornetti, uno semplice ed uno al cioccolato" dissi al barista.

Gli diedi cinquanta dollari e gli lasciai praticamente trenta di mancia, tutti avevano bisogno di una gioia ogni tanto.

Tornata in auto mi rimisi le cuffie ed aspettai di arrivare all'aeroporto.

Una volta li pagai il signore, presi la mia valigia e mi andai a sedere su una delle tante poltroncine scomode, finii il caffè e mangiai entrambi i cornetti.

Erano le sei e quaranta, gli altri sarebbero arrivati alle otto.

Più ci pensavo, più mi convincevo fosse la scelta giusta, dovevo riprendere in mano la mia vita.


"andiamo a fare il check-in" disse Lily.

I ragazzi erano arrivati tutti, ora dovevamo solo andare a fare il check-in, poi eravamo pronti a partire.

Sull'aereo individuai in fretta il mio posto e mi ci fiondai a capofitto infilando le cuffiette e cercando di non parlare con nessuno.

Las Vegas.

Zayn sembrava un bambino.

"sono così felice Jess" disse quest'ultimo abbracciandomi.

"sono contenta tu sia qui Zayn, avevo bisogno di una persona amica al mio fianco.

"certo mozzarellina, ci sarò sempre, ricordati siamo noi due contro il mondo" disse dandomi i pugni.

"andiamo in hotel?" chiese Kylie impaziente.

"amore tutto bene?" mi chiese Matthew avvicinandosi.

"certo, andiamo" dissi liquidandolo quasi scappando.

"allora sposini, visto che le feste sono separate avrete delle camere separate, mi dispiace" disse Zayn divertito.

Presi la mia chiave e mi andai a sistemare nella stanza.

La sera saremmo andati in un locale, in più Zayn si era fissato con questa storia del casinò, voleva davvero finisse come una notte da leoni.

Dopo essermi fatta una doccia, infilai un vestito nero brillantinato, per passare inosservata ovviamente e lo abbinai a dei tacchi neri.

"più che un matrimonio sembra un funerale cara Jessica" dissi a me stessa guardandomi allo specchio.

Tirai su i capelli in una coda e feci delle onde su tutte le lunghezze, misi degli orecchini molto appariscenti e mi truccai cercando di essere più creativa sugli occhi, mettendo un colore neutro sulle labbra.

Spruzzai del profumo e guardato l'orologio presi velocemente una pochette e afferrata la chiave della stanza mi incamminai verso l'ascensore.

Entrai e mentre si stava chiudendo una mano lo bloccò.

Harry.

"beh lasciatelo dire Robin, sei bellissima" disse guardandomi.

"grazie Ted" dissi a mia volta continuando a guardare dritto davanti a me.

"spietata come sempre" disse con il suo solito sorrisetto.

"ho imparato dal migliore" risposi voltandomi finalmente per guardarlo.

Proprio in quel momento le porte dell'ascensore si aprirono.

"andiamo, ci sarà da divertirsi stasera" dissi uscendo.


Una cena abbastanza tranquilla, nulla di emozionante, avevamo parlato del più e del meno, avevamo mangiato molto e dopo cena eravamo diretti in qualche locale, per andare a ballare.

Matthew continuava ad essere l'uomo perfetto, io sorridevo ed annuivo a tutto c'ho che mi diceva, ma lui avrebbe sorriso quando gli avrei detto ciò a cui stavo pensando ormai da giorni?

-

"siamo arrivati" disse Zayn scendendo dal taxi.

Menomale che qualcuno apprezzava a pieno quella vacanza, ero felice nel vederlo così contento, ma soprattutto innamorato visto che si era portato Perrie.

Certo che era proprio l'anno delle stranezze, Zayn in una relazione stabile, innamorato e felice di esserlo soprattutto.

Barney che trovava la sua metà.

Inutile dire che la serata andò a gonfie vele, grazie anche ai fiumi di alcol che girarono al nostro tavolo, tanto da farmi dimenticare quasi tutto.

Spazio Autrice: PRIMO CAPITOLO DELLA NUOVA STORIA FINALMENTE ONLINE, SUL MIO PROFILO, ANDATE A LEGGERLA!
Avrei dovuto aggiornare domani, ma visto che ho avuto una giornata un po' così ho pensato che magari anche qualcun'altro potesse essere nella mia stessa situazione, quindi ho deciso di aggiornare.
Questo è uno di quei capitoli che non serve a niente, ma allo stesso tempo serve a tutto, non so se rendo l'idea.
Jess ha grandi novità..
Cosa pensate debba dire di così importante?
Commentate e votate se vi è piaciuto il capitolo.
Al prossimo aggiornamento.
💙

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora