9. stomaco vuoto e palpare pt.2

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Aprii gli occhi e trovai sorprendentemente un Harry Styles furioso che guardava male il tipo, mi guardò per qualche secondo facendo un sospiro di sollievo per poi riportare l'attenzione sul ragazzo.

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Senza dire una parola Harry si catapultò sul ragazzo e gli sferrò un pugno in faccia; mi avvicinai velocemente a lui e lo tirai verso di me per farlo spostare.

"Harry lascialo perdere, andiamo via" dissi tirandolo nella mia direzione.

"ti ha toccata?" chiese guardandomi dalla testa ai piedi.

Mi limitai a guardarlo senza dire nulla, volevo solamente andare via.

"lo ammazzo" sibilò girandosi per andare di nuovo dal ragazzo.

"no Harry, ti prego, resta qui non ne vale la pena e poi non voglio rimanere da sola" piagnucolai quasi afferrandogli il braccio per fermarlo.

Harry mi guardò per qualche secondo per poi rilassarsi e avvicinarsi a me stringendomi in un abbraccio, affondai il viso nell'incavo del suo collo e mi lasciai andare alla sua presa, mi sentivo al sicuro e presa dal momento mi scesero anche alcune lacrime dall'agitazione e dal nervosismo di qualche minuto prima.

Harry si staccò e sospirò guardandosi intorno.

"andiamo via" mi disse per poi afferrarmi una mano e trascinandomi dietro di lui.

Al tavolo non c'era nessuno, presi la borsa con la giacca e seguii Harry fino all'uscita del locale. Uscita fuori infilai la giacca e mi strinsi nelle mie spalle, il mio stomaco brontolava ed implorava cibo, la mia testa stava esplodendo e anche il mio cuore non scherzava dopo essermi accorta che Harry mi teneva ancora per mano.
Diede la mancia al ragazzo che gli aveva riportato la macchina e mi incitò a salire.

"Harry-" iniziai a dire vedendo che era ancora nervoso.

"se non fossi arrivato in tempo.." disse stringendo la presa sulla mia gamba.

Quando l'aveva spostata la mano?

"non è successo niente" dissi cercando di tranquillizzarlo.

Sospirò nuovamente e continuò a stringere la presa.

Il mio stomaco continuava a brontolare e in più c'era ancora tanto di quell'alcol nel mio corpo, la mia vescica stava per esplodere.

"hai fame?" chiese divertito. Finalmente un sorriso.

"si, non ho cenato" dissi toccandomi la pancia, gesto che lo fece sorridere.

"tu mi stai dicendo che ti sei bevuta mezzo bancone di liquori del locale a stomaco vuoto? Wow quando Zayn ha detto che reggevi l'alcol non scherzava.." disse stupito.

"possiamo andare da In-n-out?" chiesi.

"certo, però lo prendiamo a portar via ed andiamo a casa" disse cambiando strada.


"finalmente a casa" dissi andandomi a buttare sul divano di Harry.

"sembra passata una vita da quando ci sono entrato l'ultima volta" disse sedendosi sul divano poggiando la busta di cibo sul tavolinetto.

"perché? ci abiti, non ci vieni tutti i giorni" chiesi ridendo mettendomi seduta per terra con le gambe incrociate iniziando a prendere i panini con le altre cose dalla busta.

"no, da quando sono tornato dal tour più o meno due mesi fa mi sono traferito da Zayn, per il momento non mi trovo bene a stare qui da solo" spiegò afferrando le sue patatine.

"cioè tu hai questa villa enorme, e non ci vuoi abitare?" chiesi scettica addentando il mio cheeseburger.

"allora per prima cosa non ho detto che non ci voglio abitare, ho detto che da quando sono tornato non mi piace stare qui da solo. Ovviamente ci torno a casa perché qui ho tutte le mie cose, solo che ci sto per poco tempo e poi torno da Zayn. Secondo sembri Niall in questo momento" disse ridendo alla sua ultima affermazione.

"ah ho capito soffri di sindrome da abbandono anche tu" dissi continuando a mangiare.

"si, sindrome da abbandono, come Zayn che mi deve seguire ovunque se no sembra che lo sto abbandonando per sempre" iniziai a dire.

"lo scorso natale dovevo partire per tornare a casa dai miei e il giorno dopo me lo
sono ritrovato li, che faceva i pancakes con mia madre in cucina, non è neanche andato dalla sua famiglia, è rimasto con noi" raccontai.

"davvero? non lo sapevo"

"si, Zayn è un po' come Barney" dissi.

"allora l'hai vista la serie tv"

"si, tanto da affermare a mie spese che dopo le due di notte non succede mai niente di buono"

"a detta di Ted.." aggiunse.

"si, ma credo abbia un fondo di verità, basta vedere cosa mi è successo stanotte" dissi mandando giù l'ultimo boccone del hamburger.

"non mi ci far pensare, anzi ricordami perché non ho spaccato la faccia a quel coglione?" disse acido.

"calmati rambo" dissi sedendomi nuovamente sul divano.

"è riuscito a sbottonarmi solo il primo bottone della gonna fortunamente" dissi ripensando al momento in cui quel tipo mi voleva infilare la mano nelle parti basse.

Harry poggiò una mano sulla chiusura della gonna senza dire niente, ci stava ripensando anche lui, con non so quale coraggio appoggiai la mia mano sopra la sua sospirando sonoramente per poi guardarlo.

"cosa stiamo facendo?" chiesi in un sussurro, Harry era pericolosamente vicino, il che non era un bene, non dopo tutto quello che c'era stato.

"non lo so, dimmelo te" soffiò sulle mie labbra.

E in un attimo tutta quella distanza inesistente che divideva me ed Harry era svanita completamente, ci stavamo baciando.

Io ed Harry.

Un bacio, sembrava non essere passato un anno e mezzo, sembrava non essere passato affatto del tempo, eravamo sempre noi. Le sue labbra erano sempre le sue labbra e le sensazioni che mi faceva provare Harry erano sempre indescrivibili.

Ci staccammo dopo poco ed Harry appoggiò la sua fronte sulla mia iniziando a respirare pesantemente cercando di recuperare fiato.

"cosa mi fai..?" chiese quasi più a se stesso che a me.

Non risposi, schiusi le labbra e lo guardai quasi a volermi scusare per ciò che era successo.

"non te ne rendi neanche conto, è questo che mi fa impazzire Jessica" disse per poi affievolirsi nel tono quando disse il mio nome.

"cazzo" aggiunse dopo.

Volevo rispondere e dire qualcosa anche io, ma lui fu più veloce e mi baciò nuovamente.
Questa volta con più foga, mi accarezzava il viso per poi spostare la sua presa sui miei fianchi, era così delicato il suo tocco, quasi spaventato, per paura di farmi male. Le mie braccia si allacciarono intorno al suo collo e le mie mani iniziarono a giocare e a tirare alcune ciocche dei suoi ricci, cosa che lo fece sorridere sulle mie labbra. Mi sistemai meglio sotto di lui allacciando le mie gambe intorno al suo corpo, e quando i nostri bacini si scontrarono un gemito strozzato usci fuori dalla bocca di Harry, cosa che mi fece ridere.

Continuammo così quasi tutta la notte, baci e ancora baci, non andammo oltre, anche perché il mio cuore non avrebbe retto la botta questa volta; ed andare a letto con Harry non era nei miei piani, lo avevo baciato un po' per l'alcol, un po' per la situazione, un po' per troppe cose insieme. Mi sentivo allo stesso tempo in colpa perché c'era anche Matthew a cui di certo non potevo andare a raccontare che avevo baciato Harry che era una specie di ex.

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Spazio Autrice:
Eccoci alla fine del capitolo.
Cosa ne pensate?
Questo bacio? Cosa succederà a capodanno in montagna? E Matthew?
Commentate qui sotto e fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo aggiornamento.
💙

Colpita da una stella ||h.s|| 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora