•capitolo 11•

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sarà passata una mezz'ora da quando siamo chiusi qui.Mattheo è davanti alla porta cercando di aprirla.

"smettila è inutile,la McGranitt avrà fatto un incantesimo alla porta."

ho iniziato a levare la polvere dai tavoli con uno straccio. Non pulivo qualcosa da quando c'era ancora la mamma.

già,la mamma,mi ricordo ancora quando cercavo di pulire la casa perché lei non riusciva ad alzarsi dal letto,non mi piaceva pulire,anzi non faceva proprio per me,ma per lei l'avrei fatto.
Senza accorgermene una lacrima bagnò il mio viso,la cacciai subito via in modo che Mattheo non potesse vederla.Odio quando gli altri mi vedono piangere,mi fa sentire debole.

"non piangere,verranno ad aprirci non moriremo mica qui."

"non sto piangendo idiota,mi è venuto in mente un brutto ricordo."
dissi continuando a pulire.

"vuoi parlarne?"

cosa? siamo sicuri che sono chiusa in una stanza con lo spietato Mattheo Riddle o è il suo gemello buono?

"cazzo no. piuttosto,da quando in qua il figlio di Voldemort vuole parlare dei problemi degli altri."
lo guardai shoccata,non mi aspettavo questo gesto da lui.

"c-cosa? guarda che a me non interessano i tuoi problemi,cazzo è questo posto di merda,stare chiuso con te mi causa problemi." disse visibilmente agitato.

"beh sai neanche a me piace stare qui con te."

"sei sicura? molte ragazze pagherebbero per stare chiuse in una stanza con me." fece un sorriso malizioso.

alzai gli occhi al cielo.Questo ragazzo è capace di farmi venire il mal di testa.

"comunque,dimmi che hai ancora dell Ossicodone nella tua borsa."

"credo di si." presi la borsa e cacciai il flacone.

"perfetto,caliamocene un paio così il tempo passerà più velocemente e usciremo da qui."

non ci crederete ma per la prima volta gli diedi ragione.

•••

non so quanto tempo passò da allora ma mi sentivo benissimo, non ho idea neanche di quante ce ne siamo prese di quelle pasticche.

io e Mattheo stavamo ballando per stanza,quando improvvisamente mi venne sonno e mi stesi sulla cattedra.

"che fai? mi abbandoni."
si avvicino a me tirandomi il braccio cercando di alzarmi.

"lasciami Theo,voglio dormire."
mi lasciò di colpo,aprì di poco gli occhi per vedere cosa gli fosse preso.

salì sulla cattedra anche lui e si mise sopra di me.

"che fai?" chiesi non capendo le sue intenzioni.

"mi hai chiamato Theo." mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

ero ipnotizzata dal suo sguardo,era bellissimo.I suoi ricci gli ricadevano sulla fronte un po' sudata, e le sue guance erano arrossate  di poco,le sue labbra erano socchiuse,riuscivo a sentire il suo respiro.

il mio cuore iniziò ad accelerare senza motivo,che mi stava succedendo?

e poi accadde, Theo aveva appoggiato le sue labbra sulle mie.Mille farfalle volavano nel mio stomaco. Era una sensazione nuova per me,non avevo mai provato questo con un altro ragazzo.

si stacco da me e si lecco le labbra, non volevo far finire quel momento così misi le mani nei suoi ricci e lo avvicinai a me, le nostre labbra si unirono di nuovo, aprì la bocca di poco e la sua lingua non ci mise molto ad entrare, le nostre lingue erano in perfetta sintonia,sentivo la sua erezione iniziare crescere,le sue mani vagavano su tutto il mio corpo. In ogni punto lui mi toccasse mi sentivo bruciare.

le mie mani erano perfettamente incastrate nei suoi morbidi ricci.

mi morse il labbro e un gemito uscì dalla mia bocca.
Si staccò da me guardandomi,il suo sguardo gelido era pieno di..lussuria, le sue labbra erano gonfie e i nostri respiri erano irregolari.

mi sbottonò la divisa,non opposi resistenza perché lo volevo anche io. Le sue mani finirono sul mio seno ancora coperto dall'intimo.Ci baciammo di nuovo,non potevo fare a meno delle sue labbra.

stavo per sbottonargli la camicia quando sentimmo delle voci arrivare da fuori e sentire la serratura della porta aprirsi.

"cazzo!" imprecai a bassa voce.

tolsi Mattheo da sopra di me facendolo cadere a terra, si mise sotto la cattedra,io ero in intimo non potevo farmi vedere in quello stato,così mi misi di corsa sotto la cattedra con lui.

la porta si aprì.

"qui non ci sono."erano Lexi e gli altri.

feci segno a Mattheo di stare zitto.ero in mezzo alle sue gambe le nostre facce erano incredibilmente vicine.Mattheo aveva la testa abbassata,più precisamente sul mio seno ancora coperto dalla stoffa del reggiseno.

"probabilmente avranno già finito."
sentì la voce di Blaise.

non potevamo uscire,visto che io ero semi nuda.

sentimmo dei passi avvicinarsi,chiusi gli occhi,anche se inutilmente.

"forza Draco, andiamo."
Pansy lo richiamò,facendolo allontanare da noi.

Dio,Pansy ti adoro.

i ragazzi chiusero la porta e io e Mattheo uscimmo dal nostro "nascondiglio"

mi bottonai la camicia. potevo avvertire imbarazzo nell'aria.

ora che quello strano momento era stato rovinato,non vedevo l'ora di uscire da questa cazzo di aula.

girai la maniglia della porta,era chiusa,DI NUOVO.

"cazzo,l'hanno chiusa di nuovo."

giuro che appena troverò il modo di uscire da qui uccido quei quattro.

𝑰𝒏 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒂 𝒑𝒔𝒚𝒄𝒉𝒐𝒑𝒂𝒕𝒉|| Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora