𝑰𝒏 𝒍𝒐𝒗𝒆 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒂 𝒑𝒔𝒚𝒄𝒉𝒐𝒑𝒂𝒕𝒉|| Mattheo Riddle

•🔞Capitolo 43🔞•

MATTHEO POV

non so per quanto tempo rimanemmo in quella posizione,forse per 20 minuti circa,ma non mi dispiaceva, tutto questo con lei era semplicemente perfetto.Lei è perfetta.

È riuscita a calmarmi solo stando vicino a me, cazzo
questa ragazza ha completamente il controllo su di me.

Quando sono tornato in camera ho completamente perso il controllo, era come se qualcosa in me si fosse risvegliato, ma cazzo che cosa?

"Theo?" sussurrò al mio orecchio,l'allontanai da me per poterla guardare, giuro lei è una cazzo di dea.

"dimmi piccola." la mia voce suonò roca.

"prendimi." sussurrò. "Prendimi lentamente."

capí subito le sue intenzioni.

Amo fottutamente quando vuole essere scopata da me e non me lo feci ripetere due volte. La presi in braccio e uscii dalla vasca con lei stretta a me.La posai lentamente sul letto, eravamo ancora bagnati ma questo non importava. Dovevo sentirla, averla tutta per me.

accarezzai i suoi morbidi capelli castani,questo è strano,anni fa andavo a letto solo con le bionde ma lei e meglio di tutte loro.

strusciai la punta del mio cazzo contro il suo clitoride, mi chinai per premere le mie labbra sulle sue, la baciai profondamente e entrai in lei.

"Dio." emise un gemito appena la riempii prima di iniziare a muovermi.

si morse il labbro,non voleva urlare,voleva che fosse lento,intenso e appassionato. Il che era assolutamente perfetto.

Spinsi dentro e fuori di lei lentamente prima di andare un po più veloce.La penetravo più profondamente possibile. Fece scappare piccoli gemiti dalla sua bocca. Era così fottutamente bella.

Misi il suo viso nell'incavo del suo collo,chiudendo gli occhi continuandomi a muovere,sentendomi completamente suo.

il modo in cui era avvolta intorno a me era semplicemente incredibile. Era come se fossimo fatti l'uno per l'altra. Sono parole forti e pensieri profondi,ma onestamente,sono la verità.

"Cazzo Theo, Ti amo tanto." disse debolmente e con respiro pesante.Le sue braccia avvolsero il mio collo,e le sue dita si misero tra i miei capelli,tirando i miei riccioli.Lei era vicina,molto vicina.

"Ti amo più di quanto tu possa immaginare."sussurrai,lasciando baci sul suo collo mentre roteavo i miei fianchi contro di lei.

"com'è piccola?" suonai in tono sensuale mentre le mordevo i lobi.

"così incredibilmente stupendo." respirò con affanno mentre mi stringeva di più a lei.

"stringimi piccola,stringi il mio cazzo con la tua vagina stretta." ordinai e lei lo fece.

"ohh,merda."
il modo in cui si stringeva a me era fottutamente splendido. Il mio cazzo era completamente suo,come lo sono io d'altronde.

Lasciai uscire un gemito,e venimmo esattamente nello stesso momento.

feci unire le nostre labbra,sentivo i suoi lamenti nella mia bocca,presi il suo viso a coppa e feci diventare il bacio più passionale. Mostrandole quanto lei significasse per me.

E in quel momento capii che quello che volevo era passare il resto della mia vita con lei.

MICHELLE POV

restammo a letto per coccolarci, accarezzavo le sue cicatrici e sentivo il suo cuore battere.

notai che non parlava da un po' alzai lo sguardo verso di lui e lo guardai mentre fissava il soffitto pensieroso. Prima che potessi dire qualcosa lui aprí bocca.

"ho parlato con Julia."
disse senza staccare gli occhi dal soffitto.

"ah davvero? quando è successo?" 
cercai di non far vedere la gelosia nella mia voce.

non nascondo che il pensiero di Mattheo e Julia che parlano da soli mi da abbastanza fastidio,ma devo imparare a fidarmi di lui visto che ora siamo una coppia.

"prima di andare da Andrew." pronunciò il suo nome con fastidio. "Le ho detto che deve andare a farsi fottere e lasciarmi in pace,perché io ora sono occupato." 
passò il suo dito sul mio labbro inferiore e ci lasciò un bacio che subito approfondi con la lingua.

mi staccai leccandomi le labbra e sorridendogli.

"Tu mi hai completamente fottuto il cervello." 

mi prese i fianchi e mi posiziono sopra di lui.

ero cosi felice di essere importante per lui. Non credevo fosse possibile amare qualcuno con tutta me stessa. Non so neanche come e quando è iniziato tutto ciò,ma spero di continuare a stare con lui anche in futuro. Perché è tutto quello di cui ho bisogno,lui e nessun altro.

" Ti amo ."dissi, per poi stringerlo a me fortissimo.

"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo." ripeto tantissime volte più velocemente mentre riempivo la sua faccia di  baci.

"Ti amo." affermai. "Ora,mettiti a lavoro e scopami di nuovo Riddle." ordinai sussurrandogli all'orecchio in tono provocatorio.

Mattheo non se lo fece ripetere due volte. Un sorriso a trentadue denti fece spazio sul suo volto, e senza preavviso si fece spazio dentro di me senza darmi neanche il tempo di realizzare.

cacciai un urlo,non mi abituerò mai alla sua grandezza.

Appoggiai le mani sui suoi bicipiti, chiusi gli occhi e lo sentii completamente, mi afferrò per la nuca e mi costrinse a guardarlo per poi far unire le nostre labbra in un bacio poco casto e violento mentre continuava a spingere dentro e fuori da me. Toccando il mio punto ogni singola volta. Andando così incredibilmente profondo. La sua lingua cercava bisognosa la mia, dio,amavo quel contatto.

Quando gemette contro la mia bocca,spalancai di più le gambe,assicurandomi che andasse il più profondo possibile.

Non avevo mai provato nulla di così stupefacente.

"Ah,Dio si-" gemetti gettando la testa all'indietro,avvolsi le dita nei suoi capelli,sfregando i fianchi sotto di lui.

"Dì che ami il mio cazzo piccola,dillo!"
parlò Theo facendo scivolare il suo braccio al di sotto del mio corpo, sollevando i miei fianchi quando spingeva dentro di me.

Mossi i miei fianchi contro i suoi. Sentendo la pressione nel mio stomaco e il mio orgasmo arrivare.

"Dio,amo il tuo cazzo, lo amo fottutamente!" 
gettai gli occhi all'indietro per via di tutto quel piacere che solo lui riusciva a darmi.

"Brava ragazza."  suonò roco e sensuale allo stesso momento.

Dio solo sa le sensazioni che mi fa provare questo ragazzo.

Continuò a scoparmi come non ci fosse un domani.Mi fece venire per due,tre,quattro, cinque o forse più volte consecutive fin quando non crollammo entrambi sfiniti sotto le coperte.