"Una gita in montagna col nemico può voler dire solo una cosa: guai in arrivo!"
Non posso credere che sono davvero stata costretta ad andare in montagna con Patrick Costa.
Posso dire di essere molto preoccupata perché non capisco che intenzioni ha, e sinceramente non capisco nemmeno le mie.
Ho paura di fare qualche stronzata, ma tutti sappiamo che se non la faccio non sarei io.
Comunque, proverò ad evitarlo, anche se sarà molto difficile, visto che siamo sotto lo stesso tetto.
Appena arriviamo mi innervosisco subito per il freddo gelido che mi invade.
Io odio il freddo. Vorrei sempre abitare in una località calda. Al mare. Dove, durante la pausa pranzo, posso andare sul lettino a mangiarmi un piatto di spaghetti allo scoglio.
Ecco la mia vita ideale.
«Le camere sono Patrick e Olivia, e Tommaso con Sofia».
«Cosa?», urlo quasi, mentre Patrick ghigna soddisfatto.
«Abbiamo pensato che doveste familiarizzare», dice mia madre.
Ma familiarizzare un corno!
«Per me va benissimo», dice Patrick per nulla dispiaciuto o turbato dalla situazione, mentre se ne sta appoggiato comodamente alla sponda delle scale.
Sbuffo sonoramente per far vedere tutta la mia scocciatura, per poi dirigermi a passo svelto verso il terzo piano dove ci sono le camere di noi ragazzi e quasi mi metto ad urlare quando vedo il letto matrimoniale.
Non posso farmi questo. Che razza di genitori permetterebbero questo?
"I tuoi", già.
No, ma ora mi sentono.
Sto per uscire nuovamente dalla stanza, ma vado a sbattere contro un corpo duro.
«Levati», dico, accorgendomi di chi è.
«Cos'è che ti sconcerta tanto?»
Il suo tono sardonico mi fa perdere ancora di più le staffe.
«Dover dividere il letto con te, oltre che la stanza».
Aggrotta le sopracciglia, entrando lentamente in camera e lasciando andare un fischio per la sorpresa.
Ma non sembra comunque provato come me.
«Sarà una delle vacanze più divertenti che farò», scoppia a ridere davanti alla mia espressione.
«Perché ti scaldi tanto? Stai per passare notti con me, che potrebbero essere indimenticabili».
Chiudo la porta alle mia spalle con un tonfo e gli vado ad un palmo dal viso, guardandolo con espressione severa.
«Chiariamo una cosa, se solo ti azzardi a toccarmi ti tiro un calcio nelle palle e vai a dormire sul divano, intesi?»
Ma lui sorride beffardo e mi sfiora quasi la bocca, facendo vacillare la mia sicurezza iniziale.
«Te l'ho detto più volte. Sarai tu a pregarmi per toccarti».
Le mie gambe vacillano ad averlo così vicino, ma mi riprendo subito sapendo di dover appendermi a tutta la mia buona volontà per non fargli capire cosa mi sta facendo provare.
Ma sarebbe la mia prima volta e voglio un ragazzo serio al mio fianco.
Patrick non è tra questi. Ama bazzicare troppo fra le ragazze.
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Sarà lui la volta buona?
RomancePer Olivia è iniziato l'ultimo anno di università e ancora non riesce a mandare giù il fatto di non aver rivelato i suoi sentimenti a uno dei ragazzi più belli della facoltà: Axel Greco. Ad una lezione di cinema, però, la professoressa espone la nuo...