Capitolo 8

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"Datemi una birra al limone per dimenticare, please."


Fortunatamente il weekend arriva presto, e io ed Em ci ritroviamo al pub con il nostro amico Richi.

Lui studia economia, quindi riusciamo a vederci poco durante la settimana. Anche perché il suo dipartimento è lontano da dove siamo noi.

«Allora, Rich», lo soprannomino. «Come va lo studio?»

«Bene, come sempre», risponde con fare modesto, facendomi rendere conto della nullità della mia domanda.

«Secchione», borbotta Afro, intenzionata a prenderlo un po' in giro.

«Peggio per te se esci con una media bassa», replica lui, segno del fatto che se l'è presa. Ma non rimango molto stupita, dal momento che ogni volta fra quei due è la solita storia.

Lei lo provoca, lui cade nella trappola e cominciano a punzecchiarsi.

«Che problemone», mi metto in mezzo, mentre guardo il menu delle birre.

Non so perché mi ostini a farlo ogni volta, visto che prendo sempre la solita.

«Be', teoricamente trova lavoro chi ha la media più alta», precisa lui, rivolgendomi un'occhiataccia che mi fa sorridere.

Ma quando se la prende!

«Questa è una stronzata», replica Afro in mio soccorso. «Se uno è uscito con centodieci e lode ma è un rincoglionito, dubito venga preso»

Richi aggrotta appena la fronte. «Mi stai dando del rincoglionito?»

Fortunatamente il barista interrompe quest'assurda diatriba, scaturita per'altro da una mia innocentissima domanda, e ci chiede cosa vogliamo ordinare.

Optiamo tutti per la birra e qualche patatina da stuzzicare.

«Comunque, non volevo farvi scaldare troppo». Gli rivolgo un ghigno divertito.

Em risponde con il dito medio, ma ha comunque un sorriso stampato sulle labbra che cerca di trattenere.

Ho sempre pensato che ad Em Richi piacesse più di quanto non voglia ammettere. Io le chiamo schermaglie amorose, ma lei ogni volta nega categoricamente la cosa.

Gli occhi della mia amica puntano qualcosa dietro di me ed io istintivamente mi giro per vedere cosa, o meglio, chi ha attirato la sua attenzione.

Ovvio, Patrick. Ma la cosa curiosa è che non è solo e appena noto la moretta che c'era anche a teatro mi strozzo con la birra.

«Nuova fiamma?», sento dirle. La sua voce arriva quasi attutita alle mie orecchie.

I miei occhi non riescono a distogliere lo sguardo e la mia amica si sente in dovere di simulare una tosse per attirare la mia attenzione.

Em mi rivolge un ghigno soddisfatto, mentre Rich sta cercando di capire cosa succede.

«Che figo, eh?» Il sorriso di Em si fa più ampio e lui gira di scatto la testa per capire se dice sul serio.

«Patrick Costa?», sbotta con uno sbuffo. «Il ragazzo a cui tutto è dovuto? A volte mi spiazzi con le tue uscite».

«Eh, no tesoro», m'intrometto incrociando le braccia al petto e inquadrandolo con lo sguardo, «sei tu che spiazzi noi con le tue uscite».

«Che intendi?»

Il suo tono è secco e il suo volto è accigliato più del solito.

«Cosa ti importa se ad Em piace Patrick?»

Sarà lui la volta buona?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora