Capitolo 5

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"Com'è che una cuoca provetta come te è ancora single?"

"Suppongo per la simpatia."


Oggi è il primo giorno di attività extrascolastiche.

Dopo aver passato il weekend a mangiare stronzate e a fare maratona di serie tv, mi sento un po' in colpa per il fatto che non ho studiato assolutamente nulla, ma che se vogliono posso offrirmi come degustatrice. Potrei rivelarmi molto esperta.

Comunque, avevo una buona scusa per evitare i libri di lettere moderne, visto che dopo essere andata alla festa di Patrick non sono riuscita a pensare ad altro che ai suoi continui ammiccamenti e provocazioni. Dovevo assolutamente riprendermi.

Appena entro nella struttura, la prima cosa che compare sotto ai miei occhi è la fila di banconi perfettamente allineati ma distanziati gli uni dagli altri, muniti di lavello, fornelli e strumenti da cucina.

Sembra di essere in una puntata di Masterchef.

Sono abbastanza in anticipo, così decido di accostarmi al piccolo gruppetto di ragazze e ragazzi ad aspettare che arrivi il resto delle persone.

«La festa di Patrick è stata veramente uno sballo Venerdì...»

Drizzo le orecchie e guardo alla mia sinistra, da dove ho sentito la voce, e cerco di capire chi ha parlato.

Una ragazza bionda sogghigna, mentre si arrotola una ciocca dei suoi capelli morbidissimi, e che invidio tantissimo, tra le dita.

«Se solo fossi riuscita a fartelo», la provoca la sua cara amica, con una punta di godimento nella voce.

«Non era in vena quella sera, ma tranquilla che alla prossima è tutto mio».

Una fitta invade il mio stomaco e maledico mentalmente il mio corpo.

"Devi seguire la testa e odiare Patrick, non provare gelosia!"

«Perché non gli chiedi quando darà la prossima?», continua l'amica, facendo un cenno della testa verso l'ingresso.

Patrick fa la sua entrata seguito da Axel, con tutte le ragazze che rimangono a fissarli in silenzio.

«Lo farò». La bionda riprende parola, passandosi il lucidalabbra e riavviandosi i setosi capelli.

«E se non vuole, farò l'offerta al suo amico».

Faccio un sospiro rumoroso e stringo i pugni, cercando di trovare un modo per parlare con Axel.

Non posso continuare a vivere nell'ombra, sennò è logico che non sarà più sulla piazza.

Che, poi, in realtà, non so niente di lui, quindi potrebbe avere la ragazza.

La biondina avanza verso di loro, ma viene subito fermata da una signora che entra a passo spedito.

La osservo meglio, è bassissima, minuta e abbastanza anziana, ma spruzza tanta energia.

Non so quanti anni ha, ma ha dei modi di fare giovanili, che forse la rendono più giovane della sua età.

Si toglie la giacca in pelle e l'appoggia sulla prima sedia che trova vicino a lei, poi con lo sguardo passa in rassegna la stanza.

«Ciao a tutti, sono Lena», si presenta. «Sono felice abbiate voluto provare l'attività di cucina».

Ci rivolge un sorriso dolce mentre un altro signore, sulla cinquantina, l'affianca.

Sarà lui la volta buona?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora