Capitolo 20

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"Questo non è teatro, è una grossa ed enorme presa per i fondelli!"


«Tu mi vuoi scopare?»

Patrick sputa tutta l'acqua sul cuscino su cui è seduto per studiare le parti.

Siamo al corso di recitazione, seduti sul pavimento in cerchio, e tutti ci puntano gli occhi addosso per diversi minuti.

Forse ho parlato troppo ad alta voce, ma non ci ho dormito la notte per questa cosa.

«Che cosa?», bisbiglia. Ha una faccia incredula, che mi fa sogghignare. Tipico, fa finta di non capire per uscirne immune e non assumersi le proprie responsabilità, ma col cavolo che gliela faccio passare franca.

«Già!», sbotto con una smorfia schifata. «L'ho capito subito, quando hai provato a baciarmi sul tuo letto», mento, ma cerco di essere il più convincente possibile. Teatro servirà ben a qualcosa, no?

«Appunto, ho provato a baciarti. Non a scop...», si blocca all'istante, guardandosi intorno, e abbassando la voce. «Non a scoparti».

Mi guarda come se fossi una pazza e per un momento penso stia dicendo la verità.

Al che comincio a boccheggiare, senza riuscire a guardarlo negli occhi.

«Quindi non lo faresti con me», faccio presente più a me stessa che a lui.

Quando riesco a rivolgergli un'occhiata, noto che i suoi occhi azzurri elettrici, stavolta, mi guardando come fossi psicolabile, cosa che ammetto di essere a questo punto.

Poi lo sento abbandonarsi ad un respiro profondo e il suo braccio sfiora il mio.

«Dobbiamo parlarne ora e qui?», chiede, ricordandomi dove siamo.

«Va bene, non vuoi», concludo. Mi viene quasi da ridere davanti l'espressione da ebete che si piazza sul suo viso, ma cerco di rimanere seria.

«Chi ti ha messo nella testa questa cosa?»

«Non sei tenuto a saperlo, ma so la regola del maschio: se il primo bacio è nel letto, vuol dire che vuole solo fare sesso. Fa anche rima».

L'angolo destro della sua bocca s'incurva in un sorrisetto. «Te l'ha detto Google?»

«Che? No!», incrocio le braccia contro al petto. Perché deve fare lo spiritoso e fingere? Ora è palese che vuole solo quello, perché cercare di diventare di nuovo mio amico, sennò?

«Me l'ha detto un amico maschio, fonte molto attendibile». Sì, certo.

«Riccardo?»

Inarco un sopracciglio, non sapendo se dirgli la verità o inventare un altro nome, ma il mio silenzio prolungato gli dà già la conferma.

«Riccardo», annuisce sorridendo. «Be', non so che regole ha lui, ma senz'altro non sono le mie», fa una smorfia, avvicinandosi di più a me.

«Sicuramente non è solo sesso», sussurra contro il mio orecchio, facendomi provare un brivido di piacere e mandandomi completamente in confusione.

«Sì, be', tanto non ho intenzione di darla a te la prima volta», gli rispondo a tono, cercando di non lasciarmi sopraffare, ma lui sfodera un sorriso impertinente che non preannuncia nulla di buono per il mio cuore.

«Sarò la tua prima e ultima volta».

La sua sembra quasi una battuta e non riesco a capire se dice sul serio, quindi simulo una risatina.

Sarà lui la volta buona?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora