Poso le mie mani su i suoi fianchi, lei invece aggroviglia le sue braccia al mio collo, è semplice ballare, o almeno così dicono, ma io non sono proprio portato, <<lasciati guidare da me>> afferma Anna sorridendo a 32 denti, sbaglio passo e cadiamo vicini sul pavimento, <<ti sei fatta male?>> le domando preoccupato mentre lei si beffa di me ridendo a crepapelle, è così buffo pensare che qualcuno è riuscito a sciogliere il mio castello di ghiaccio, una protezione che mio padre mi ha inflitto, poi la vita mi ha insegnato che non si può sfuggire da qualcosa di più grande di te, <<dai , riproviamo!>> si alza e mi porge la sua mano che afferro sollevandomi, <<perché non facciamo qualcosa di meno pericoloso?>> propongo sospirando, <<da quando sei così protettivo?>> chiede con curiosità, <<vediamo>> faccio la smorfia da pensatore, <<da sempre>> aggiungo prendendo un libro dallo scaffale del mio salone, <<visto che ti piacciono le foto, ti va di guardare queste?>> mi accomodo sulla poltrona e lei mi imita, <<eri così piccolo e adorabile>> pronuncia vedendo tra le pagine, indico una persona riconosciuta in una vecchia foto << questa è mia zia Elisabeth, era davvero insostenibile, ogni volta che giocavo a calcio con i miei cugini ci sequestrava il pallone o lo bucava, la chiamavo strega, doveva sempre rovinarci il divertimento, credo non fosse felice, forse è per questo che non sopportava che gli altri lo fossero, però quando è andata via, un po' mi è dispiaciuto, nonostante odiassi mia madre e di conseguenza anche sua sorella, sono comunque parte di me.>> racconto con enfasi e la mia ragazza mi ascolta con interesse, <<è così>> sorride appoggiandosi a me.
Stanno arrivando i miei amici e quelli della mia ragazza, beh, quelli che sono rimasti, festeggeremo un ultima volta e poi ci saluteremo, sperando di rincontraci di nuovo sullo stesso cammino, anche se avendo la mia ragazza accanto, non credo di volere di più.. <<ehy, amico, come stai?>> si accosta Vincenzo dandomi una pacca sulla spalla, <<euforico, sto per realizzare il mio sogno>>rispondo, <<non ti dimenticare di me>> afferma allontanandosi lentamente ed io lo scruto basito, <<brindiamo>> urlo alzando il mio bicchiere di champagne, richiamando l'attenzione di tutti, <<brindo a te>> mi sorride Anna, <<brindiamo all'amicizia>> incombe Andrea, <<e alla famiglia>> prosegue Federica, poi uniamo tutti i bicchieri e in quell'istante immagino a come sarà la mia vita accanto a quella della ragazza della panchina, desidero ardentemente visitare Londra e non a caso sarà la nostra prima meta, scatteremo un sacco di foto e so che saremo finalmente felici, insieme.
Anna pov's
"Se avessi la possibilità di fare qualcosa, per l'ultima volta, cosa faresti?", questo è quello che mi ha chiesto Marco qualche giorno fa, nessuna risposta, anche se dentro di me sapevo che qualsiasi ultima cosa volessi fare, vi è scritto del suo nome, l'ultima cosa che voglio vedere sono i suoi occhi color cielo, l'ultima cosa che voglio ascoltare è la sua risata così viva e contagiosa, l'ultima cosa che voglio sentire è il suo profumo intenso e ammaliante, l'ultima cosa che voglio toccare sono le sue mani che stringono le mie e l'ultima cosa che voglio assaporare sono i suoi baci pieni d'amore, Cristian ancora non lo sa, ma il motivo della mia distanza nell'ultimo periodo è perché voglio lasciarlo, la prima volta non ci sono riuscita perché lo amo immensamente, però non voglio fare la vita che vuole lui, sono dipendente da tutto ciò che lo riguarda, nella mia testa c'è solo il mio ragazzo, ho spento i miei sogni per questo, non posso rinunciare alla mia vita, voglio aprire il mio negozio di fotografia nel mio paesino, vedere crescere mio fratello, uscire con Ellie e Federica, continuare a studiare all'università, voglio restare, quindi ho realizzato tutte le mie ultime volte con Cristian, prima di dirgli la verità e distruggere il suo e il mio cuore.
<<Dobbiamo parlare>> confesso con aria titubante, << arrivo, aspetta un'attimo>> pronuncia frettolosamente, <<è importante>> continuo abbassando lo sguardo, <<di cosa si tratta?>> mi scruta dubbioso, mi avvicino al divano per accomodarmi e lui mi imita, <<non voglio lasciare il mio paesino>> confesso con la voce piegata, <<torneremo presto, non devi preoccuparti>> mi accarezza la guancia col sorriso, comincio ad arrotolare i capelli con fare nervoso, è così difficile dirgli ciò che ho dentro, <<non voglio partire>> aggiungo tremando , <<se non sei pronta ora.. possiamo rimandare al prossimo mese, non c'è nessuna fretta>> prosegue sul suo tono calmo, <<tu non capisci, devi viaggiare da solo, senza di me, io non c'entro niente con la tua vita>> alzo il tono di voce, <<cosa sta succedendo? che ti prende?>> comincia ad allarmarsi, <<c'è che non ti sei mai chiesto, nemmeno per un secondo cosa volessi io, voglio restare qui, tu parti, insegui i tuoi sogni, ma non posso spegnere la mia vita per tenere accesa la tua.>>sputo fuori di me, <<ho cercato di renderti felice, ti ho aspettato, ho accettato il tuo ex, ti ho capita anche quando facevi cose senza senso come in questo caso, perché devi sempre mandare a monte i miei desideri? potevamo trovare una soluzione se solo me ne avessi parlato prima.>>controbatte perdendo anche lui il controllo mentre i nostri amici restano inermi ad osservarci, <<mi dispiace, siamo troppo diversi, non può continuare fra noi.>> ammetto e le lacrime scorrono il mio viso , il biondo si avvicina con fare burrascoso <<inventane un'altra di str*nz*ta, potevi dirmi la verità che non mi ami e che mi hai illuso, ed io sono stato uno scemo a credere che tu potessi essere la donna della mia vita>> mi dice con gli occhi lucidi per poi uscire dalla casa, mi lascio cadere a terra scoppiando a piangere ed Ellie e Federica mi abbracciano alle spalle cercando di tranquillizzarmi, mi pare di morire, lo sto perdendo di nuovo, non posso chiedergli di aspettarmi perché io non lo seguirò mai, però allo stesso tempo io stessa non so se sono in grado di non aspettarlo.
Marco mi riaccompagna a casa mentre i miei occhi sono ancora bagnati dalle lacrime con il cuore che resta inerme, sono arrabbiata con me stessa, so che non potrò mai più perdonarmi di averlo lasciato, però lo amo ed è proprio per questo che voglio che sia felice inseguendo il suo sogno, anche senza di me.
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Sbagliati
RomanceAnna ha diciassette anni e vive in un piccolo paese. Cristian ne ha quasi diciannove. Lei è una ragazza sensibile, dal cuore buono e che arriva sempre in ritardo. Lui è un ragazzo egoista, cinico e non sopporta chi non è puntuale. Anna sogna di ess...