Stiamo facendo dei giochi da tavolo, ora ci stiamo divertendo con la tombola, mio padre estrae i numeri e li legge a voce alta: 36 no, 16 no, 4 no, 90 no, 24 n- si, ho il numero 24, io e il biondo ci guardiamo a vicenda, in un solo attimo entrambi ricordiamo quel giorno col sorriso sul volto, abbiamo vinto, non è un gioco che definisce la tua vittoria, vinci quando trovi la tua realizzazione, quando sei felice e senti che finalmente hai tutto e questo non è assolutamente definibile attraverso gli oggetti o le cose, ma con gli istanti, le persone tramite le emozioni e i sentimenti che ti fanno provare, sono ciò che ti rendono vivo, è ciò che ti fa vincere e ricordare che anche quando tutto crolla, c'è un posto in cui troverai sempre un riparo, quello che chiamiamo casa, ed è la nostra famiglia, chi amiamo, o può essere un posto, puoi trovare riparo anche nel guardare il cielo e nel ritrovarlo in qualcuno che trova a sua volta qualche mondo infinito in te, nella mia testa penso che se alla fine tutto finisce, non voglio dover finire senza tenere ancora la sua mano nella mia, non voglio rinunciare a questa felicità solo perchè è difficile e complessa, chi ti ama ti perdona quando è possibile, ricostruisce le tue mura, ti protegge dalla pioggia, dal freddo e da tutto, proprio come una vera casa.
Fra pochi minuti è Natale e per un'antica tradizione di famiglia, dovremo scrivere un biglietto per qualcuno di speciale che sta passando la serata con noi, poi a turno dobbiamo pescare uno di questi messaggi e leggerlo, può capitarti il tuo o quello di un'altra persona, non è importante sapere di chi è, questo infatti resterà anonimo, l'unico scopo di questo gioco è far sapere a quella persona che teniamo a lei, la prima a pescare sarò io e questa volta sono seriamente in ansia, prendo il foglietto e lo leggo ad alta voce:
"Cara Federica, molte volte ci fai uscire fuori di testa con la tua intemperanza, però è proprio per questo che ti amo, sei così intelligente e bellissima, ed io sono felice della figlia e donna che stai diventando, Buon Natale".
Rivolgo il mio sguardo verso mia zia nella più totale convinzione che fosse lei l'autrice del biglietto da me letto, teoria subito cancellata da mio zio che si alza per abbracciare mia cugina <<l'ho scritta io>> confessa e Federica scoppia a piangere subito dopo, ora è il suo turno di pescare e legge a tutti il messaggio:
"Caro Cristian, non avrei mai pensato che un cinico e presuntuoso come te, sarebbe diventato così importante nella mia vita, nessuno mi aveva mai resa così felice, con te mi sento protetta e speciale ed io non so come ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per me, nonostante gli errori so che il nostro amore è più forte di tutto, grazie per aver lottato e tenuto duro, grazie perché non mi hai lasciato andare, anche quando io stessa ti urlavo di andartene sei rimasto, ed io ti prometto che resterò sempre con te, ti amo."
I miei occhi si riempiono di lacrime e anche quelle di Cristian che viene da me a baciarmi, <<preparati, ora tocca a te leggere>> pronuncio con un sorriso, <<sono prontissimo>> balza dal divano e si avvicina al cesto con dentro i messaggi per pescare un biglietto e nel vederlo il suo viso si fa quasi triste <<non posso cambiare giusto?>> scherza con fare ironico.
"Dolce Anna, non sono mai stato bravo a scrivere e nemmeno ad esprimere i miei sentimenti, ma volevo chiederti scusa, forse non sono stato abbastanza per te, però posso assicurarti che non ti ho mai mentito, che ti amo davvero tanto e che ogni notte mi perdo a guardare le stelle solo perché mi ricordano i tuoi occhi che si illuminano quando mi guardi come se stessi vedendo un universo, in realtà sono un disastro, lo so.. ma lo sei un po' anche tu... quindi cosa ne dici di essere sbagliati insieme?"
Il mio fidanzato fatica a leggere la sua lettera e a volte si blocca, la sua voce è piegata e i suoi occhi sono lucidi, le mani gli tremano nel tenere il foglietto, è visibilmente emozionato ed io sempre più felice, <<si>> rispondo appena finisce la sua lettura e lo abbraccio forte << sbagliati per sempre>> gli sussurro all'orecchio e lui mi fa un occhiolino per poi accarezzarmi i capelli.
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Sbagliati
RomansaAnna ha diciassette anni e vive in un piccolo paese. Cristian ne ha quasi diciannove. Lei è una ragazza sensibile, dal cuore buono e che arriva sempre in ritardo. Lui è un ragazzo egoista, cinico e non sopporta chi non è puntuale. Anna sogna di ess...