Capitolo 4

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Apro lentamente gli occhi, mi sveglio a causa del sole che passa dalle tapparelle e che mi sta accecando, fisso il soffitto per qualche istante per poi alzarmi e prendere il telefono poggiato di fianco a me sul mobile, scrivo un messaggio ad Ellie in ansia.

"Ehy, sei già partita?"

"Si, sono in viaggio"

"Fra quanto arrivi?"

"Nel pomeriggio"

Una breve conversazione che però mi fa spuntare il più dolce dei sorrisi, vado a fare colazione e mi convinco che devo comprarle qualcosa, anche oggi uscirò presto, spunta fra i miei pensieri il mio negozio preferito, quello all'angolo della strada che porta alla mia scuola, vende di tutto e la signora che lo gestisce è un'anziana davvero simpatica, ogni volta che vado a trovarla comincia a parlare e non la smette più, però i suoi racconti sono davvero coinvolgenti; posso trovare qualcosa di unico e speciale come la mia migliore amica lì, l'ho conosciuta in terza media, quegli anni che per me sono stati i più difficili, quando le persone mi guardavano come se fossi sbagliata, mentre ero solo diversa, quante ne abbiamo passate, è stata come uno spiraglio di luce, fra tutti quei coetanei così diversi è arrivata una ragazza che era come me, che era in grado di capirmi.

Non ho mai compreso perchè le persone giudicassero ogni cosa, perchè mi abbiano fatta sentire così in errore, anche per la cosa più banale, come quando il prof di educazione fisica chiese se volevamo fare pallavolo o calcio e io fui l'unica a scegliere pallavolo, mi guardarono tutti male, mi sentii come se avessi fatto qualcosa di orribile e invece avevo solo preferito una cosa piuttosto che un altra, sono stata me stessa dal primo giorno, non potrei mai dimenticarmi di quella ragazza che veniva presa in giro per come si vestita, così cominciai anch'io a vestirmi come lei e tutti cominciarono a dire che ero "falsa", che lo facevo per farmi notare, mentre volevo solo essere d'aiuto, poi lei cambiò scuola e ci rimasi davvero male; niente sarà mai uguale, e chi pretende che lo sia, vivrà in un eterna bugia.

Lascio i miei pensieri e dopo aver fatto colazione mi stendo sul divano a guardare la tv, dopo un pò mia cugina mi chiama... Prendo il telefono appoggiato accanto a me e rispondo: <<ehy>>,<<Anna, ho una notizia super, ieri ti ho raccontato di Andrea e ti ho detto che volevo fare una festa per Ellie >> risponde euforica, <<si.. quindi? >>le chiedo incuriosita, << lui mi ha detto che i suoi genitori sono in vacanza e che quindi potremmo festeggiare a casa sua, che ne dici?>>,<<oddio, sarebbe bello, ci sto! >> esclamo allietata,<< va bene, però deve essere una sorpresa, non riferire niente di questo ad Ellie ok?>>, << certo, terrò la bocca chiusa >>la rassicuro, << l'ho sentita da poco, arriverà per le 17, la festa sarà quindi alle 19, la porti a casa mia e da lì ci viene a prendere Andrea>>, <<perfetto!>>.

Concludo la chiamata e vado a prepararmi, appena pronta mi incammino per comperare il regalo ad Ellie, arrivo davanti al negozio e entrando noto che alla cassa invece di un anziana c'è una ragazza mai vista prima, non le do troppa importanza e comincio a vedere fra gli scaffali qualcosa che faccia al caso mio, proprio mentre cerco, lì, davanti a me, vedo una catenina con una tazza di caffè, è così piena di dettagli e di fianco possiede un brillantino che splende, prendo in mano l'oggetto per guardarlo meglio, niente potrebbe caratterizzarci meglio del caffè, ne andiamo ghiotte entrambe, è la nostra dipendenza segreta, già so cosa le prenderò, cosi mi dirigo alla cassa per pagare, "la signora Luisa oggi non c'è?" Chiedo alla cassiera di fronte a me che mi risponde subito dopo " non sta molto bene", spero che non sia niente di grave ho ancora bisogno dei suoi racconti, questo negozio non è lo stesso senza di lei sembra quasi più vuoto.

Dopo aver terminato l'acquisto decido di passeggiare un pò prima di rientrare, e come sempre perdo nuovamente la concezione del tempo, fino a quando sento il mio telefono suonare e rispondo a mia mamma che mi ricorda che è ora di pranzo e che dovrei tornare a casa, così la ascolto e faccio come mi è stato detto.

Dopo pranzo preparo una letterina e un pacchetto regalo per la mia migliore amica, poi poggio il tutto sulla scrivania e mi lascio cadere sul letto per riposarmi un pò.

Mi sveglio dopo qualche ora e la prima cosa che faccio è chiamare la mia amica che si trova in viaggio e che non vedo l'ora di vedere.

<<Ellie, dove sei? >> le chiedo più euforica che mai, <<ehy, ti stavo per chiamare anch'io, 10 minuti e sono lì>>,<<Va bene, allora ascoltami, ti devi preparare e poi venire a casa mia, che ti porto in un posto>>, << cosa hai organizzato? >> domanda subito incuriosita, <<poi vedrai >> concludo io.

Dopodiché mi cimento a prepararmi, stasera metterò il vestito che mi ha regalato Ellie, non l'ho mai indossato prima poiché ha una grande scollatura sul retro e sono stata sempre troppo timida per metterlo, ma voglio renderla felice e sono sicura che ne sarà molto orgogliosa.

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