Capitolo 28

7 2 0
                                    

Io e Cristian ci incamminiamo insieme verso scuola, in classe l'aria è pesante, lo percepisco dal caffè di Ellie, che prende ogni volta che si sente nervosa o triste, dal saluto mancato e dagli sguardi persi in un niente, dalla mia anima caduta in un buco nero senza fondo, dal silenzio che quasi incute timore, poiché nessuno di noi si parla, siamo distrutti da un giorno che sembrava stupendo e che poi si è concluso con la perdita di due persone, ho fatto del male soprattutto alla mia miglior amica, lei si era innamorata per la prima volta in vita sua e volevo solo che fosse felice, non pensavo che sarebbe potuto succedere tutto questo, durante la lezione della terza ora Ellie scoppia a piangere e chiede al professore di andare in bagno, io la scruto mentre va via e mi domando se devo seguirla, ma anche volendo non riesco ad alzarmi, mi sento spenta, come se tutto non avesse più un senso, forse quella che doveva andare via ero io, infondo faccio del male a tutti quelli che amo- penso tra me e me.

<<Ti va di fare una passeggiata prima di tornare a casa?>> mi domanda il biondo al suono della campanella avvertendo la mia assenza, <<credo sia meglio se sto da sola, almeno per un po'>> mi allontano con la testa bassa.

Torno a casa e seduta sul letto riguardo le nostre foto, adoro scattarle, spontanee e talvolta sfocate, ma comunque frammenti di verità, di quando stavamo tutti insieme e stavamo bene, quando eravamo felici e mi chiedo perché non è più così, ogni volta che torniamo in salita, poi precipitiamo, sento di dover fare qualcosa e alla fine capisco che dovrei prendermi del tempo per trovare la me che credo di aver perso, che sento troppo lontana.
<<Ti va se ci incontriamo, ho bisogno di parlarti>> lo stesso messaggio inviato a tutti i miei amici, le uniche da cui non ricevo risposta sono Ellie e Giorgia che si limitano a lasciarmi quel maledetto visualizzato, mentre con il resto del gruppo mi incontro nel pomeriggio a casa di Marco e lì che li informo della mia partenza << andrò a stare dai miei nonni per qualche tempo >> la mia voce è rauca, bloccata dalle emozioni; il biondo si avvicina a me << perchè se ne va Sofia, vuoi andartene anche tu? stai scherzando vero?>>, << ho bisogno di cambiare aria, vi prego di comprendermi>> affermo mentre sento gli occhi pizzicarmi.
<< Non posso comprendere, perchè vuoi lasciarmi? possiamo affrontarlo insieme come abbiamo sempre fatto>> continua Cristian, però io rimango nella mia posizione, << se hai bisogno di andare vai, noi saremo sempre qui per te e per Sofia>> irrompe Paola mentre ci abbraccia entrambe.

Alla fine ti stanchi di percorrere una strada che sai non ti porterà da nessuna parte, per quanto cerchiamo di non pensarci, ognuno di noi è stato creato per avere un ruolo o un obbiettivo, abbiamo il bisogno di essere qualcosa o qualcuno e facciamo di tutto pur di averlo, solo quando ci troviamo a fare i conti con tutti gli sbagli accumulati, capiamo che dobbiamo cambiare, lo stesso è successo alla mia amica, dobbiamo allontanarci, perderci per poi ritrovarci magari meglio o forse a pezzi, potremmo anche non ritrovarci più, negli occhi delle mie amiche e del mio ragazzo vedo solo delusione, loro non capiscono che questa è la cosa giusta, pensano che insieme c'è la possiamo fare, anche chi sta cercando di comprendermi in realtà finge, ma devo andare a trovare quella ragazza che non faceva del male a nessuno, che amava in modo puro, non oppresso, quella ragazza che aveva il cuore spezzato ma non spezzava quello degli altri, mi sento diversa da prima, non so nemmeno io cosa voglio, da una parte vorrei ricominciare qui, con loro, a cui ho dato la mia vita, perché per me sono la mia famiglia, sono speciali, ognuno a modo proprio e sono così grata di averli incontrati, però dall'altra parte ho bisogno di starne alla larga, si dice che chi ti ama ti lascia andare, beh... per me è proprio così.

Oramai siamo arrivati al capolinea, non so se questa sia una fine, so solo che Sofia e Giorgia stanno partendo, Ellie è chiusa in casa con un vuoto nel petto, ed io sto scappando di nuovo.

SbagliatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora