Decido di tornare in Hotel insieme a Marco, poiché il mio fidanzato e così furibondo da incutermi timore, non riesco a riconoscerlo, l'ho guardato negli occhi e ho visto qualcosa di diverso, non c'era più la sua dolcezza o il suo amore profondo, era pieno di odio e rabbia, tanto che non mi ha ascoltato, se il moro non fosse intervenuto lui non si sarebbe fermato e la sola idea mi fa paura perché significa che non lo conosco come pensavo, <<Anna, stai tremando, tutto bene?>> chiede il mio migliore amico appena arrivati nella sua macchina, <<hai visto anche tu, quello che ha fatto>> pronuncio con poca voce, <<purtroppo l'ha fatto molte altre volte>> confessa, <<molte altre volte?>> apro un dubbio, <<quando sei partita dai tuoi nonni, ha picchiato anche Mattia, me l'ha detto Andrea, lui sfoga la sua rabbia di essere stato abbandonato contro il mondo.>> aggiunge, <<io questo non lo sapevo, Cristian è un po' una testa calda, ma arrivare a questo...>>, <<volevo dirtelo, però non mi avresti creduto, ma ora che l'hai visto con i tuoi occhi, fai attenzione>> pronuncia preoccupato, accarezzandomi il viso <<va bene>> sorrido.
Passiamo le ultime ore insieme al nostro gruppo di amici e la sera scelgo di farmi accompagnare a casa dal biondo, durante la giornata abbiamo evitato il più possibile di dialogare, siamo rimasti entrambi in silenzio per evitare di toccare argomenti spiacevoli, durante il viaggio mi perdo a guardare fuori dal finestrino e a ripensare al mio passato... Amith l'ho conosciuta alle elementari, se ne restava sempre in disparte, gli altri compagni la evitavano e alle medie cominciarono persino a prenderla in giro solo perché proveniva da un altro paese, un giorno su tutte le furie presi le sue difensive, urlai contro tutta la classe dicendo che erano solo degli idioti, poiché la stessa ragazza che chiamavano stupida, aveva i voti più alti di tutti, ed era più intelligente e ambiziosa rispetto ai suoi coetanei, da quell'istante da semplice compagne di classe diventammo come sorelle, passavamo ore a parlare al telefono e pomeriggi interi a giocare al parco, lei era la mia metà, eravamo molto unite e ci sostenevamo a vicenda, immaginavamo di comprare una casa insieme in un futuro che poi alla fine non c'è stato, alle superiori mi innamorai di Josh e diventammo amici, ma lei mi rimproverava di dedicare più tempo a lui, le cose peggiorarono quando ci fidanzammo, Amith era furiosa di gelosia, così tanto, da farmela pagare mettendosi con il mio ragazzo, insieme fecero a pezzi il mio cuore, la loro storia durò poco e poi mi supplicarono successivamente di perdonarli, ma il vuoto e il dolore del tradimento, delle offese e della violenza psicologica che mi avevano fatto arginava la mia mente, non c'è l'ho fatta, non li ho mai perdonati, ho continuato a portare rancore e a diffidare di chiunque barricandomi nel mio castello di ghiaccio, fino a quando ho incontrato il biondo e ho cercato di nuovo di fidarmi dell'amore senza aver paura di essere ferita e di stare male.
Arrivo a destinazione, Cristian mi lascia fuori casa e mi saluta con un bacio, mi aspettavo qualcosa di più, magari delle scuse e invece ha preferito non parlarmi lasciandomi con un vuoto immenso, entro in casa e mi stendo sul letto con fare triste, forse lui è sempre stato così ma io ero cieca d'amore da non rendermene conto...-penso tra me e me.
<<Anna, ti va di parlare un po' con la tua mamma? quando eri piccola mi raccontavi tutto ciò che ti capitava...>> mi raggiunge nella mia stanza accostandosi accanto a me,<<ti è mai capitato di fare qualcosa che non vuoi fare solo per paura di deludere la persona che ami?>> chiedo abbracciando il cuscino, <<credo di si, ma dipende in cosa consiste>> mi guarda preoccupata, <<Cristian vuole partire, però io voglio restare qui, insieme a voi>> confesso con tono sconfitto, <<dovresti parlarne con lui, non ti vorrei influenzare, solo che non mi sembra il ragazzo adatto a te, diciamo che non ha una bella nomina>> ammette
<<avete fatto ricerche su di lui?>> mi allarmo immediatamente, <<rifletti su quello che fai>> pronuncia allontanandosi, anche mia mamma diffida di lui, sono sempre meno convinta di voler partire insieme ad un ragazzo che non conosco nemmeno tanto bene come pensavo.6 Settembre
Questa sera io, Marco, Andrea e Federica siamo andati a cenare insieme al ristorante, mia cugina è davvero fortunata è passato più di un anno e loro si amano sempre allo stesso modo, sono così felici e hanno una complicità più unica che rara -penso tra me e me.
<<ti sei sporcata>> ridacchia il moro <<dove?>> domando in imbarazzo <<qui>> pulisce con il suo fazzoletto il bordo della mia bocca, <<domani Marco deve andare dalla sua psicologa, cosa ne dici di accompagnarlo?>> propone Andrea ed io sussulto, <<con molto piacere>> rispondo sorridendo e tirando un sospiro, <<andiamo a prendere un po' d'aria fuori?>> chiede il moro con ansia e prendendomi per mano ci dirigiamo verso l'uscita, <<stai bene?>> comincio a preoccuparmi vedendo il suo viso pallido
<< Anna, ogni volta che mi stai accanto sto più che bene>> mi sorride prendendomi il viso e si avvicina lentamente, ho l'impressione che voglia baciarmi quindi faccio dei piccoli passi indietro, <<lo sai che non posso>> confesso mortificata, <<scusa, hai ragione, mi dispiace>> cerca di giustificarsi, <<io sono qui per te, perché ti voglio davvero bene, non mi mettere in situazioni scomode>> mi allontano maggiormente, <<sono uno stupido, non succederà più, te lo prometto>> improvvisa sorridendo, <<comunque, manca poco, partirai?>> aggiunge, <<è complicato>> mi incammino e lui mi segue, <<non te ne andare, posso comprarti uno spazio per il tuo negozio qui, ti aiuterò nella tua attività>>, mi soffermo a scrutarlo, <<farei qualsiasi cosa per te>> confessa ed io lo abbraccio; non posso controllare ciò che sento, l'amore non può essere condizionato, ho scelto il biondo dal primo momento che l'ho visto, non so trovare una spiegazione, non mi interessa se Cristian ha picchiato Josh o altre persone perché quando sta con me diventa la persona più tenera del mondo e mi fa ridere come nessun altro ha mai fatto, perché io lo amo, non sono innamorata di Marco, non scegliamo noi l'amore, è lui che sceglie noi.
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Sbagliati
Roman d'amourAnna ha diciassette anni e vive in un piccolo paese. Cristian ne ha quasi diciannove. Lei è una ragazza sensibile, dal cuore buono e che arriva sempre in ritardo. Lui è un ragazzo egoista, cinico e non sopporta chi non è puntuale. Anna sogna di ess...