Capitolo 23

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Cristian pov's
Stamattina sono arrivato prima in classe per parlare con le amiche di Anna e cercare di sistemare le cose, <<ehy>> mi siedo accanto a Paola mentre lei prende i libri dal suo zaino e li sistema sul banco <<questo posto è occupato>> mi urla immediatamente vedendomi accanto a lei, <<si, da me; smettila di evitarmi, le stai facendo male>>ribatto innervosito, <<voi quando vi siete messi insieme avete pensato a Marco e sopratutto a Emily? perché anche a loro avete fatto male.>> si altera anche lei, <<Anna è stata male anche per questo, pensi sia stato facile per noi? ti sembra giusto fargliela pagare solo perché prova qualcosa per me? sei sua amica ca**o dovresti sostenerla, non abbandonarla quando ha più bisogno di te>>.
Ellie ci raggiunge e mi tira un occhiataccia <<cosa vuoi tu?>> chiede con aria fredda, << voglio che torniate ad essere le amiche di prima>> rispondo cercando di mantenere la calma, <<hai tirato fuori il peggio di Anna, non è mai stata così.>>mi dice lei e io mi alzo in piedi arrabbiato sbattendo le mani contro il banco << è stata colpa vostra, le avete voltato tutte le spalle, lei necessitava di voi.>>, decido di andarmi a sedere più lontano, ormai ho perso le speranze, non vogliono proprio capire, forse non erano le amiche giuste per la mia ragazza.- penso nella mia testa.
Dopo due ore lunghissime di latino finalmente suona la ricreazione ed esco in cortile a fumare una sigaretta per distrarmi un po', <<come va?>> mi da una pacca sulla spalla Andrea accostandosi a me, <<mi stavo chiedendo... perché è così difficile perdonare?>> porgo la domanda senza riflettere troppo, il mio migliore amico prende anche lui una sigaretta e aspetta un po prima di darmi un effettiva risposta <<ognuno ha il suo tempo, io ti ho perdonato perché ho sentito dentro di me di doverlo fare, non puoi sforzare qualcuno a perdonarti; .. ma a chi ti riferisci, a Emily?>>, <<anche.>>dopo questa mia risposta piomba un silenzio di tomba, fisso il vuoto per qualche istante e poi torno nella mia classe.
"Buongiorno amore" mi risponde su whatsapp la mia ragazza che si è appena svegliata, le ho scritto che dopo scuola vado da lei e non vedo l'ora di uscire solo per baciarla e stringerla a me, ho avuto tante relazioni ma nessuno mi aveva mai toccato il cuore come ha fatto lei, lo sento come se fosse nell'aria, sento di appartenerle.
<<Aspetta!>> mi sento urlare alle spalle mentre sto uscendo da scuola, è Ellie con le altre, <<stai andando da Anna?>> mi domanda col fiato corto, <<si>> rispondo quasi incredulo, <<veniamo con te>> sorridono le ragazze e io le imito con uno sguardo confuso, così ci incamminiamo tutti insieme, <<e se fosse lei a non perdonare noi?>> chiede Paola a tutto il gruppo con voce tremolante, che deduco sia colpa dell'ansia, <<vi sta aspettando>> chiarisco i suoi dubbi.
Siamo arrivati, Anna piange di felicità mentre corre ad abbracciare le sue amiche e quasi mi commuovo, devo dire che sono proprio un bel quadretto, rendere felici chi si ama è proprio una sensazione soddisfacente - penso tra me e me, <<grazie.>> mi stringe forte la mia ragazza e io la bacio.

Siamo usciti e Paola sembra ancora distaccata, probabilmente non l'ha perdonata del tutto, ma ci sta provando e sono felice di questo, ognuno ha il suo tempo per vivere, Andrea ha ragione, mi capacito di questo ogni minuto di più, <<ti sei persa la caduta del prof Matilo, è stato troppo divertente >> racconta Rosalia mentre tutti scoppiano a ridere, <<è entrato e si è ribaltato con la faccia a terra>> aggiunge Ellie, anche lei ridacchiando, <<lo sai che in classe Mattia non faceva che chiedere di te?>> Paola informa Anna, che resta quasi scioccata, << l'ho sempre detto che era innamorato di te, il suo comportamento da stronzo era solo una maschera...>> dice la migliore amica della mia ragazza ed io mi intrometto nei loro discorsi, <<ma chi è sto Mattia?>> chiedo con prepotenza, << sei geloso...>> mi provoca Anna con un mezzo sorriso, << è quel ragazzo con i capelli neri, è nella nostra classe>> risponde la rossa, << ci farò due chiacchiere domani..>> continuo io, le ragazze scoppiano nuovamente a ridere, ma io sono totalmente serio, <<sai che amo solo te>> risponde la mia ragazza con aria ironica, <<che cucciolo>> mi prendono in giro anche le sue amiche, <<non avrei dovuto farvi fare pace>> giro gli occhi per dare l'idea di essere infastidito, <<zitto>> mi spintona Anna e io la prendo in braccio <<ora sei mia>> affermo mentre scappiamo via.
Rosalia, Ellie e Paola ci rincorrono urlando e ridendo, si è formata una bella complicità, in fondo siamo adolescenti, siamo fatti per sbagliare e poi per correre anche sotto la pioggia.

Sabato:

La sveglia suona, sono così stanco, ieri sono stato fino a tardi con i miei amici, non penso che andrò a scuola, ho seriamente bisogno di dormire dopo tutte le nottate dell'ultima settimana; nel pomeriggio dovremmo incontrarci tutti perchè fra pochi giorni è il compleanno di Anna e fa 18 anni, vogliamo organizzarle una bellissima festa per così cancellare i brutti momenti, ci siamo riappacificati tutti tranne Emily, ma sinceramente non mi importa di lei, non posso farci niente, sarei falso se le chiedessi scusa o se cercassi di sistemare i rapporti, l'ho amata ma quell'amore è andato perso, non provavo più niente già da un po e avrebbe dovuto capirlo anche lei.

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