Sabato 1 Agosto
Stasera ho l'appuntamento con Marco, in questa settimana ci siamo sentiti tutti i giorni, è stato così carino nei miei confronti, non mi sono mai sentita tanto speciale per qualcuno come in questo momento; andrò a casa sua, ha detto che preparerà un ottima cena e voglio proprio vedere quello che combinerà.
Come sempre mi accorgo di essere in ritardo, papà è già in macchina che mi aspetta per accompagnarmi, così mi sbrigo a scendere le scale e salire in auto in tutta fretta, << come sei bella >> mi accarezza la guancia prima di mettere in moto l'auto,<<grazie >> accenno un sorriso e gioco con una ciocca dei miei capelli, << spero che Marco ti renda felice >> pronuncia quasi a malincuore, lo guardo per qualche secondo, ancora non ha accettato che non sono più la sua bambina, pretende sempre il meglio per me e lo apprezzo anche se a volte è davvero irritante, mio padre ha fatto la corte a mia madre per ben 2 anni prima che si mettessero insieme, ora le cose sono cambiate rispetto ad una volta e seppur loro prospettano in qualcosa di simile, a me basta essere amata, non voglio chissà quale attenzione, << lo spero anch'io >> lo assecondo per non creare conflitti.
<< Per qualsiasi cosa puoi chiamarmi, ti vengo a riprendere io, ok? >> mi domanda appena arrivati davanti a casa del moro, <<non ti preoccupare >> lo rassicuro; è sempre così, ogni volta che mi accompagna da qualche parte mi mette un ansia assurda addosso, mi lascia un bacio sulla guancia e poi se ne va, nel mentre suono il campanello e dopo poco Marco viene ad aprirmi, <<benvenuta>> mi sorride.
Entro in casa e davanti a me scruto un tavolo apparecchiato, pieno di candele e con dei fiori al centro, << è stupendo >> lo abbraccio <<hai fatto tutto questo per me? >> continuo, << certo che si >> mi accarezza i capelli, ci sediamo a tavola e iniziamo subito a mangiare, nel mentre mi accorgo che la casa è inondata da un immenso silenzio, ci siamo solo io e lui distratti da questo delizioso cibo; finito di cenare si alza e si mette a suonare il pianoforte, riempendo la quiete con una magnifica melodia,io lo guardo incantata, non sapevo che possedesse anche questo talento, è così pieno di tutto, non potevo incontrare persona migliore di lui, con i suoi riccioli e con il suo sorriso così tenero.
<<Sai, sono 6 anni che non suono più il piano >> si allontana dallo strumento,<< come mai hai smesso di suonare?>>, si perde a guardare il pianoforte e poi alza lo sguardo verso di me, <<perchè non avevo più un ispirazione>> mi informa ed io lo scruto perplessa non capendo cosa intenda dire, <<vedi Anna, esistono milioni di forme d'arte, come la musica, la cucina, la pittura e così via, ognuna di queste, viene creata da una forma immensa d'amore e ogni persona ha la sua forma d'amore, ma io ho perso la mia, fino a quando, una settimana fa, ne ho trovato una nuova >> si avvicina e mi accarezza il viso, << quando suono il piano penso intensamente a questa forma d'amore e così riesco a formare una melodia, ovvero un arte >> mi sorride e si affianca di più a me, << la tua arte è stupenda >> ricambio il sorriso mentre mi perdo a guardarlo negli occhi, <<tu sei stupenda>>.
Arrossisco e lui si allontana lentamente dal mio viso, avverto il desiderio di baciarlo, ma lascio che si allontani da me perché ho il presentimento che sia ancora presto per questo.
<< Tu Anna? hai trovato la tua arte interiore? >> mi chiede gesticolando con le mani, << non ancora, ma spero di trovarla al più presto>>, << ti capiterà quando meno te l'aspetti, comunque... che ne dici di fare due passi? >> aggiunge indicando il fuori, accenno un si con la testa e lui mi prende per mano, così usciamo di casa e ci incamminiamo, fuori è buio, ma la luna, le stelle e i lampioni, ci illuminano la strada, mi sembra tutto così romantico, non ho mai vissuto niente del genere, forse perché ne ho avuto sempre troppa paura, ma ora stranamente mi sento completamente a mio agio.
<< Sai, quando ero piccolo scappavo di casa e facevo proprio questa strada, adoravo stare all'aria aperta, anche se facevo sempre spaventare i miei genitori, si sta così bene sotto al cielo, non credi? >> mi dice mentre camminiamo insieme, << si, è davvero bello >> allungo una mano verso le stelle quasi come per prenderle, lui mi imita sorridendo e spostando lo sguardo verso il cielo << forse siamo un po' troppo lontani >> scherza, << ti devo ringraziare >> mi affianco lentamente a lui, << per cosa? >> mi chiede confuso, << per tutto, perchè sei davvero una persona speciale >> pronuncio mentre gli occhi cominciano a pizzicarmi, << non ho fatto niente di che >> ribatte lui grattandosi la testa in imbarazzo.
<< Sei sempre così gentile con me >> fa scivolare la sua mano sui miei capelli e avvicina le sue labbra alle mie, l'attrazione fra noi è davvero forte, siamo talmente vicini che le nostre bocche sembrano toccarsi, sento il suo respiro addosso al mio, ma proprio mentre mi accosto ancora di più che il moro si allontana lentamente da me, spazzando via la bella situazione che si era creata, << perché? >> gli domando con gli occhi lucidi, << ho paura di amare >> confessa mentre le lacrime rigano il suo viso così tenero,un colpo mi colpisce dritto al cuore che aumenta immediatamente i battiti, è come se stessi vedendo il mio riflesso allo specchio, mi sento capita realmente, anche lui ha paura come me, quando si è in due ad aver timore sembra come se quello che ti spaventa diventi più piccolo, fino quasi a scomparire.
<< Anch'io >> rispondo abbracciandolo forte e mentre i nostri corpi si stringono percepisco le nostre anime unirsi, mi sento completa, protetta, al sicuro fra le sue braccia.Proseguiamo la passeggiata in silenzio, con gli occhi persi a volte sulla strada e a volte fra le stelle di questo cielo immenso, fino a quando non giungiamo al punto di partenza,<< spero di rivederti >> mi dice mentre si avvicina al portone di casa sua, <<mi rivedrai>> sorrido <<vorrei passare tutti i miei giorni con te, mi fai stare bene >> confesso con l'aria da ragazza innamorata, << se è quello che vuoi, allora starò al tuo fianco >> mi informa lui mentre è attento a scrutare il mio viso, << anche domani? >> chiedo con poca voce, << sopratutto domani >> continua lui sul ciglio della porta, mi avvicino per abbracciarlo di nuovo e sento il suo cuore battere all'impazzata, sembra essere a ritmo con il mio, i nostri occhi si perdono gli uni negli altri entrambi con il sorriso sul volto.
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Sbagliati
RomanceAnna ha diciassette anni e vive in un piccolo paese. Cristian ne ha quasi diciannove. Lei è una ragazza sensibile, dal cuore buono e che arriva sempre in ritardo. Lui è un ragazzo egoista, cinico e non sopporta chi non è puntuale. Anna sogna di ess...