Cerco Andrea e mia cugina fra la gente, ma sembrano come spariti, così chiedo ad Ellie che si trova ancora accanto al buffet, <<Ehy, ma che fine hanno fatto Federica e il suo ragazzo?>>, sono innervosita, voglio andare via al più presto, non ho tempo da perdere, ma proprio ora quei due sembrano scomparsi nel nulla, << sono usciti da poco, perchè? >>mi scruta attentamente, lascio scivolare una mano fra i capelli mentre penso ad una possibile soluzione <<come ci torno a casa? >> continuo a innervosirmi sempre di più e giocherello con il mio braccialetto.
<<Guarda che dovrebbero tornare, massimo un ora >> cerca di tranquillizzarmi la mia migliore amica e posa la sua mano sulla mia spalla, << no, tu non hai capito, mia mamma mi ha chiamato da poco, devo tornare ora a casa >> alzo il tono di voce e comincio a camminare avanti e indietro, Marco sentendomi urlare si avvicina a noi, <<cosa succede qui? >> sembra preoccupato, << ehy... non è che mi puoi accompagnare tu a casa? >> mi fermo davanti al moro.
Lui rimane immobile, poi con fare terrorizzato mi risponde "no", sembra tremare mentre lo pronuncia, non capisco, perchè mai non vuole accompagnarmi?
Anche Cristian ci raggiunge incuriosito, stiamo attirando l'attenzione di tutti a quanto pare, l'unica cosa che voglio è tornare a casa non mi sembra di chiedere tanto,<< che state combinando? >> chiede con fare allegro,<< niente >> rispondo fredda.
La sua presenza mi rende ancora più vulnerabile, l'ultima cosa che volevo è che ci raggiungesse anche lui.<< Anna sta cercando qualcuno che l'accompagna >> pronuncia con poca voce il moro, per poi andare via e salire le scale di corsa.
Continuo a essere perplessa, Marco si sta comportando in modo strano, è visibilmente preoccupato e non ne capisco il perché.<< Perchè fa così?>> domando alle persone che mi stanno accanto in cerca di una plausibile risposta, << ha vissuto una brutta esperienza, ma forse è meglio se te ne parla lui, comunque se ti serve un passaggio sono a disposizione, vieni con me >> risponde Cristian mentre mi fissa negli occhi.
Visto che sembra non ci sia altra scelta accetto il suo invito, andiamo fuori dove vi è parcheggiata la sua moto, faccio per salire quando il biondo mi ferma e immediatamente il mio cuore comincia ad accelerare, << aspetta, prima di andare, c'è qualcosa che devi dirmi? >> la sua faccia è attenta di fronte alla mia e i miei occhi si fanno lucidi, << allora? >> continua lui spostando ancora i miei capelli che finiscono sempre per coprirmi il viso.Volevo dirgli che sono giorni che ho in mente quella sera, quel "litigio", volevo dirgli che nei suoi occhi c'ho volato da lontano, volevo dirgli che sarei voluta rimanere per sempre in quella situazione,volevo dirgli che per la prima volta stavo per permettere a qualcuno di farsi spazio nella mia vita, volevo dirgli resta con me, conosciamoci, però mi sono limitata a dire "niente"e in quel niente c'era un universo che gridava.
<<Va bene >>conclude lui con aria triste per poi salire sul mezzo, lo imito e mi sento sempre più fragile accanto a lui, <<stringiti forte>> mi sussurra, due parole e il mio cuore è come impazzito, sembra uscirmi dal petto, mi aggrappo a lui e appoggio la testa sulla sua schiena mentre il vento mi fa volare i capelli, è come se stessi fluttuando nel cielo, due ali enormi che mi trasportano, non sento più dolore, mi sento felice.
Gli indico la strada e appena arrivati scendiamo dal motorino e restiamo a scrutarci, non voglio andarmene, non voglio lasciarlo, mi sento come se fossi legata a lui - penso fra me e me.
<< Allora siamo arrivati >> dice abbassando lo sguardo, non dico niente, mi avvicino piano e lo abbraccio, anche lui mi stringe a se, ci stacchiamo a malincuore e poi mi dirigo verso l'ingresso di casa mia.
Cosa mi sta succedendo? non mi sono mai sentita così, devo smettere di pensarci, lui è fidanzato e non vorrebbe mai una ragazza come me, sono un vero e proprio disastro; arrivo a casa, fortuna che tutti sono già a letto, così mi risparmio le giustificazioni, dopo essermi struccata e messa il pigiama mi stendo sul letto e intravedo un messaggio da un numero che non ho salvato.
"Ehy Anna, sono Marco, scusami davvero, sono stato così stupido, spero che tu non ci sia rimasta male, scusa ancora."
"Non preoccuparti, è tutto apposto, non devi scusarti"
" non riesco a smettere di pensarti, è stato un bene che ci siamo scontrati"
"hai ragione, anche per me è stato un piacere fare la tua conoscenza"Marco mi ha invitato ad uscire con lui sabato prossimo ed io ho accettato, mi sembra un ragazzo simpatico e sopratutto molto gentile, sono sicura che passare del tempo con lui sia piacevole anche se c'è qualcosa che non mi convince del tutto.
Butto la faccia sul cuscino e mi lascio ad un pianto di disperazione, non so più cosa mi prende, mi sento come se un treno mi fosse passato addosso, sono sempre più confusa, non volevo innamorarmi e mi ritrovo a pensare a ben due ragazzi, uno è un pensiero fisso e l'altro è una piacevole compagnia, mi chiedo cosa possa avvicinarsi meglio all'amore.
Spazio Autrice:
Ciao a tutti! vi stanno piacendo i miei capitoli? se è così lasciami una stellina e un commento per farmelo sapere!
<3<3<3
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Sbagliati
RomanceAnna ha diciassette anni e vive in un piccolo paese. Cristian ne ha quasi diciannove. Lei è una ragazza sensibile, dal cuore buono e che arriva sempre in ritardo. Lui è un ragazzo egoista, cinico e non sopporta chi non è puntuale. Anna sogna di ess...