Capitolo 6

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<< Ci rincontriamo >> mi sposta i capelli dal viso sorridendomi, il biondo di quella sera è proprio davanti a me, tutto è fermo e sono quasi incredula della situazione, non pensavo che l'avrei rivisto e invece è qui, lui mi osserva ed io decido che questa volta devo parlargli, è la mia occasione, ma prima che io possa spiccicare parola, Emily ci raggiunge di corsa,<< Cristian, amore mio >> si fionda fra le sue braccia per poi baciarlo.

Non sento più la terra sotto i piedi, respiro a stento, non posso crederci, mi dirigo di corsa all'uscita prima che qualcuno possa rendersi conto delle mie lacrime e mentre scappo via mi scontro con un ragazzo alto e con i riccioli mori, perdo l'equilibrio, ma il ragazzo in questione mi tiene e non mi lascia cadere <<perchè scappi via? >> mi chiede preoccupato.

Il mio cuore rallenta e respiro a fatica, sono così delusa e distrutta, non avevo mai provato un attrazione così forte per qualcuno e ora che la provo scopro che il destinatario è anche fidanzato, facendo cadere ogni piccola possibilità che mi ero posta.<< perchè sono una stupida >> rispondo con un nodo in gola, << non mi sembri affatto stupida, anzi, chi ti fa soffrire? >> mi asciuga le lacrime con il pollice, nel mentre il biondo ci raggiunge << Anna>> mi urla, lo guardo sconcertata, come fa a sapere il mio nome?

<<È lui che ti fa piangere? >> mi chiede il moro fissandomi intensamente negli occhi, sembra così gentile e mi dispiace non prestargli attenzione, ma sono così triste e l'unica cosa che vorrei è scappare via da tutto questo.

Mi asciugo le lacrime e mi allontano dal moro per avvicinarmi a Cristian,<< torna dalla tua ragazza>> gli rispondo con acidità, <<perchè stai piangendo? perchè sei andata via? >> mi domanda lui, << non è importante, sto bene, torna dentro >> continuo io, <<no, non voglio entrare, voglio sapere il perché della tua reazione >>insiste lui, accarezzandomi il viso e provocandomi un leggero brivido lungo tutta la schiena.

Il moro si mette in mezzo al discorso e cerca di sistemare le cose, <<senti Cristian, sono cavoli suoi, non te lo vuole dire, torna da Emily e lascia stare questa ragazza>>, mi prende per mano e mi avvicina a se, << cosa c'entri tu?>> Cristian gli lancia un occhiataccia, << lei sta con me, quindi ogni cosa che le riguarda c'entra con me, ora vai via prima che mi arrabbio sul serio >> continua alzando la voce, il biondo cerca il mio sguardo, ma lo abbasso e lui se ne va via.

<< Grazie >> mi giro verso il ragazzo dai riccioli color castagna, <<di niente, comunque piacere sono Marco >> allunga la mano verso di me, <<Io sono Anna >> rispondo afferrando la sua mano e accennando un sorriso, il ragazzo mi invita a rientrare e mi fa sedere accanto a lui sul divano, così iniziamo a parlare del più e del meno, quando ad un certo punto mi invita a ballare un lento con lui, che accetto immediatamente.

Mentre appoggio leggermente la testa sulla sua spalla, mi viene un lampo di genio, non è che la stanza che ho visto prima è la sua? così glie lo domando e lui sorridendomi mi risponde, <<si, è la mia stanza, se vuoi ti ci porto di nuovo>>, accenno un si con la testa e mi lascio prendere per mano, ma mentre saliamo le scale vengo distratta di nuovo da quello sguardo e quei occhi blu come il cielo che continuano ad osservarmi e che continuano a farmi sentire piccola come una formica, <<guarda davanti altrimenti rischierai di cadere->> mi rimprovera il moro quasi infastidito.

Così mi giro e guardo davanti a me, anche se a malincuore; Marco mi fa sedere sul suo letto e mi spiega che è stato lui stesso a dipingere il soffitto, però mi distraggo ancora ripensando al ragazzo biondo che ormai è un pensiero fisso nella mia mente, una volta che mi stavo lasciando andare, mi ero detta che se l'avessi incontrato di nuovo allora forse il destino esiste, allora forse avrei dovuto lasciare la mia paura di innamorarmi e invece la vita mi ha fregato di nuovo, Cristian, grandioso! so anche il suo nome ora, è fidanzato, con la ragazza con cui ho appena fatto amicizia, torno alla realtà e mi accorgo che Marco continua a parlarmi dei suoi dipinti e della sua passione, ed io non ho ascoltato nemmeno una parola, le cose vanno di male in peggio.

<< Scusa, ora dovrei andare >> fermo il suo racconto e mi alzo dal letto, lui mi scruta per poi invitarmi a restare ancora un po e vista l'insistenza decido di restare per non sembrare maleducata, << beh, se non ti interessa quello che sto dicendo, puoi parlarmi tu dei tuoi hobby >> dice lui mentre aggrega tutti i suoi dipinti per poi rimetterli a loro posto, << ma no, mi interessa della tua passione, mi piace sentirti parlare >> rispondo mentre mi tocco i capelli con aria innervosita.

Come faccio a spiegargli che il problema non è lui, ma è la mia testa che continua a pensare ad altro, mi sento ancora più stupida, ho un ragazzo così bello e gentile davanti a me e continuo a pensare a quel antipatico che è pure fidanzato.

<<Non mi offendo se mi dici la verità, non voglio annoiarti >> continua lui, << no davvero, non farti problemi>>, vengo interrotta dalla vibrazione del telefono e vedo la chiamata in corso da mia mamma così le rispondo subito.

<< Tesoro, quando torni? si è fatto tardi...>>, << si mamma, hai ragione, ora torno a casa, non ti preoccupare >> rispondo frettolosamente per poi staccare, io e Marco ci guardiamo per qualche istante,<< quindi, devi proprio andare via? >> mi domanda lui intristito, <<purtroppo si >> dico io avvicinandomi alla porta, <<va bene, capisco... ti va di scambiarci i numeri? così magari usciamo qualche volta, se ti fa piacere ovviamente >> mi sorride lui quasi in imbarazzo, << certo che mi fa piacere >> sorrido anch'io.

Prendo il suo telefono e gli salvo il mio numero in rubrica, poi mi lascio accompagnare di sotto.

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