"L'unico modo per finire di avere un'ossessione è cedervi..."
Canzone: Chosen One (Valley of Wolves ⬆️)
Drake
Gironzolo nella stessa ospedaliera di Azrael, sono andato via lasciando ancora una volta Rabab e Khater insieme da soli. Ma c'è qualcosa che non mi torna fra quei due.
"Sei stato tu..."asserisce improvvisante Azrael aprendo gli occhi. Le sue iridi dello stesso colore del ghiaccio si soffermano sul mio viso. Sono stato io a fare cosa!
"Cosa?"domando avvicinandomi a letto con una certa cautela. Non credo che sia più pienamente nelle sue capacità mentali. Quindi tutto ciò che dice, lo devo prendere con le pinze e poi Azrael è sempre stata molto abile nel mentire.
Che cosa vuole dirmi. Scoppia in una fragorosa risata e scuote la testa, facendo smuovere la sua folta chioma castana.
"Allora?"incalzò sedendomi alla fine del letto e poggiando una mano sulla sua gamba.
Mi afferra subito la mano e la stringe fra le sue.
"Dimmi che sei mio e ti dirò tutto!"mormora portandosi le mie mani verso la sua bocca. Mi afferra l'indice fra le labbra e mordicchia la punta.
Se le dicessi di sì , non sarebbe la prima bugia ma lei finirebbe per essere ancora più ossessionata da me.
Ogni scelta ha un rischio ma se dovessi darle il mio dissenso non mi direbbe la verità.
"Sono sempre stato tuo..."ribatto fissandola negli occhi.
Così in un certo senso potrò sempre avere il giusto controllo su di lei. Se questo è uno spettacolo, sono l'attore ideale!
"Hai ucciso tu la matrice di tutti i nostri dolori. Sono sicura che non lo ricordi, perché non eri in te"asserisce ridacchiando.
La parte più razionale di me è chiusa dentro delle mura mentre lo facevo.
"Ti aspettato per così tanti anni. Ma sappi che quello che ho fatto era diretto dai piani alti e..."
Prima che possa continuare con impeto lo sparo proprio contro il cuore. Un fiotto di sangue mi schizza il viso. Quando lo colpisco ancora senza alcuna pietà.
Lui, il mostro che ha generato tutte le mie sofferenze, meritava di morire. Così come merita di morire la sua adorata nipotina.
Farle saltare la testa, mi fa percuotere tutto il corpo da uno strano brio di eccitazione.
Chissà se le inviassi un dito, come reagirebbe?
Non poteva scappare da me, così come non può scappare nemmeno lei. Alla fine, avrò lo stesso finale del suo caro zio.
Non avrà possibilità di fuggire, verrà eliminata finalmente dalla scacchiere.
La regina nera verrà vinta!
Nella mia mente si ripeteva sempre la stessa scena, io che perdevo il controllo ed uccidevo il padre di Rabab che poi diventa Rabab.
Sento un tremendo senso di colpa per qualcosa che credo di non aver commesso.
Credo di non aver fatto nulla, credo di non essere stato io. Ma non ricordo nulla quando prende il controllo, la parte più oscura di me. Se l'avessi ucciso io, proprio come mi ha detto Azrael.
Quelli che vedo nella mia mente sono ricordi o magari semplici desideri a cui agogna la parte più oscura di me.
Se il mostro che abita nel mio corpo l'avesse ucciso e non ricordassi nulla.
Uno strano senso di soddisfazione mischiato alla colpa si accavallano.
C'è la parte carica di odio che urla d'eccitazione per la rivincita, l'altra invece che mi addita come se fossi un mostro.
Nella mia mente il mostro nudo e carico di rabbia si aggira nella mia mente camminando in mezzo a tutti i miei oscuri ricordi senza alcuna paura.
Ha le mani imbrattate di sangue di tutte le sue vittime e un perpetuo ghigno soddisfatto adorna il suo volto, oppure dovrei dire il mio volto.
Chi sono? Sono lui oppure sono un altro.
Preso dal flusso dei miei pensieri, non mi ero accorto che Azrael aveva posato la mia mano contro il suo seno in corrispondenza del suo cuore.
"Questo è tuo, lo è sempre stato. Sai che morirei per te..."sussurra facendomi sentire i suoi battiti sempre più accelerati che appaiono anche sulla macchina che tiene sotto controllo il suo cuore.
Sono il re di molti cuori ma non domino il mio.
Io non appartengo a nessuna che lei lo voglia o no.
La mia mente però sembra appartenere ad un'unica donna che abita continuamente i miei ricordi.
Scosto la mano dal suo cuore e mi alzo in piedi. Sorrido fra me e me, ma in un sorriso carico di amarezza. Forse il vero matto sono io.
Nuvola sta diventando il centro dei miei dannati pensieri ancora una volta e deve andare via prima che perda il controllo ancora una volta e compia un atto che non perdonerò mai.
Forse la possibilità che scappi con Rapunzel non è poi così una cattiva idea.
Lui la ama in maniera stravagante ma non è un pericolo per lei, semmai lei è un pericolo per lui.
Rabab sa benissimo con manipolare gli uomini e Khater è una semplice marionetta i cui fili vengono mossi con maestria dalla sexy ragazzina che ormai ha preso stabile dimora nel centro dei miei desideri.
Voglio fotterla continuamente contro ogni superficie del mio appartamento.
Non appena sarò tornato, farò esattamente questo. La voglio e la voglio ora, non mi importa come, non mi importa di Khater, voglio solo lei e voglio che anche lei capisca quanto è più legata a me che a lui ma allo stesso tempo voglio che scappi il più lontano possibile da me e si nasconda in qualche posto sconosciuto che non potrò mai trovare.
Voglio non poterla trovare.
Nella mia testa ci sono un milione di conversazioni e modi che mi potrebbero permettere di allontanarla definitivamente da me.
Apro la porta della sua camera e vado via senza ascoltare le varie suppliche di Azrael che mi chiede di restare ancora con lei.
Nono posso restare più qui e non posso restare più accanto a Rabab.
Se sparissi io? Non avrei più alcuna possibilità di ottenere la mia libertà. Alla fine la sua vita, vale per me così tanto. Se contemplassi realmente la possibilità di eliminarla? Finirebbe di ossessionarmi con le sue continue tentazioni.
Cazzo nella mia testa ci sono solo una marea di mostri neri che sembrano unirsi per poi lasciare che prenda forme la morte e cammini con la sua falce, esattamente contro di me o accanto a me.
Se finissi per eliminare me stesso? Ma che dico! Tengo troppo a me e ho sempre pensato solo a me. Lei non si sacrificherebbe mai per me. Non rischierebbe mai la sua vita.
Allora perché io mi impedisco continuamente di porre fine alla sua.
Lascio andare i problemi e mi concentro tentando di riprendere il controllo.
Mi infilo il cappello ed esco fuori dall'ospedale. Posiziono una sigaretta fra le labbra, metto le mani a cocca e la accendo.
Una ragazza che fuma accanto a me inizia a fissarmi, irritato giro gli occhi al cielo e vado via.
Prima che inizi a parlare e disturbare il mio personale caos.
Non voglio che nessuno metta piede nella mia testa, mi piace girovagarci da solo accompagnato dal mostro.
Sollevo la testa, la inclino indietro e sbuffo il fumo verso l'alto e lentamente si disperde.
Siamo tutti dei dannati falsi.
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Rise up
RomanceRabab e Drake due nomi, due persone che potrebbero rappresentare gli antipodi del mondo. Destini opposti. Un amore dimenticato. Un legame sciolto. Un simbolo di eternità. Vite connesse. "Credi di potermi fermare?"