Capitolo 39

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"Viviamo tutti nella menzogna..."

Drake

Come sempre sono ripartito alla ricerca di risposte da solo. Non ho detto nulla a Rabab. Mi sono rivestito e sono andato via.
Sono andato via mentre profumava di sesso ed era arduo resistere.
Sono andato via nonostante il suo aspetto sfatto mi induceva a sbatterla con ancora più forza.
Sono andato via per seguire il mio dovere e per evitare che mi contaminasse ancora la testa con la sua follia.
Sposto lo sguardo nello specchietto retrovisore e noto una Mercedes A4 nere che mi sta dietro da diverso tempo. Ha i vetri oscurati e non mi permette di vedere chi si trovi dentro. Accelero e avanzo con maggiore velocità sulla strada. Compio degli slalom e sorpasso le varie macchine che mi intralciano il percorso.
Mentre avanzo con velocità sulla strada congelata, il mio cellulare inizia a vibrare. Sullo schermo appare il nome di Fossman.
Sono certo che sia lui, chi altro potrebbe essere.
Mi ha rintracciato nonostante tutto, nonostante tutte le tecniche che ho impiegato per evitare che mi potesse rintracciare. Afferro il cellulare con un certo vigore e rispondo.
"Che cosa vuoi?"domando con tono deciso e voce roca.
"Voglio parlarti. Devi sapere alcune cose prima di scegliere di stare dalla parte della tua matta ragazza ancora una volta..."ribatte. Resto qualche secondo in silenzio e medito sulla possibilità di accettare.
"Non è la mia ragazza. Vediamoci nel centro di Berlino..."asserisco per poi chiudere la chiamata e avanzare sulla strada. Non mi interessa se voglia accettare oppure no, questi sono i miei termini e non scenderò a compromessi, benché meno con lui che al momento è un nemico.
Sto seguendo i media e a quanto pare lo Stato sta cercando di animare di nuovo il vecchio rancore nei confronti degli stranieri. Cerca di far sì che gli ebrei siano di nuovo reputati i nemici. Sta cercando di recriminare loro, scaricare la responsabilità su di loro dei vari omicidi ancora una volta. Non so se il piano sia sempre stato fine ad eliminare noi oppure il vero obbiettivo fosse eliminare ancora una volta gli ebrei e farli emigrare altrove. Non ho ancora abbastanza prove a sostegno della mia tesi, devo aspettare per poi agire con ponderatezza.
Devo restare freddo e studiare un piano che mi salvi la pelle e salvi anche gli innocenti da un ennesimo crimine.
Stringo il volante e avanzo sulla strada facendo rombare il motore della macchina mentre sorpasso le varie auto.
Una macchina sbuca all'improvviso e per un pelo mele finisco contro. Freno con decisione e rallento. Man mano Fossman avanza con la sua auto. Ci sono due macchina che ci separano.
Ingrano la quinta e abbaglio il guidatore davanti a me con i fari a led, si sposta e mi lascia a passare. Inserisco la sesta e aumento talmente tanto la velocità che il volante inizia a tremare.
Forse in questa occasione avrei dovuto portare con me Rabab, mi sarebbe stata utile.
Imbocco l'uscita e mi dirigo verso la mia destinazione. Le strade di Berlino sono intasate dal traffico. Resto fermo nella fila del semaforo e appena scatta il verde sorpasso la fila delle auto che si muove ad un ritmo troppo lento per i miei gusti.
La mia vita mi ha detto addio velocemente e ho accolto il mio futuro senza potermi opporre.
Individuo un altro semaforo e noto che sta scattando l'arancione, incurante degli auto velox aumento la velocità e sorpasso il semaforo prima che scatti il rosso. Individuo un parcheggio. Mi accosto ingrano la marcio inferiore e tiro il treno e mi inserisco nel posto.
Mi sistemo gli occhiali da sole ed esco dalla macchina chiudendo il bottone della mia giacca nera fatta a mano.
Poggio il mio fondoschiena contro la macchina e incrocio i piedi davanti a me e attendo pazientemente che Fossman arrivi. Sono certo che si sia fermato a tutti i semafori e abbia seguito il la fila. Sicurante potrei avere persino il tempo di prendermi un caffè.
Inserisco le mani nelle tasche del pantalone e attendo guardandomi intorno. Non vorrei che qualcuno mi aggredisca. In questa posizione potrei essere una preda certa per un cecchino, ha piena visuale sulla mia nuca e del mio capo. Scivolo leggermente davanti e posiziono il capo in linea con la macchina. Per lo meno non potrebbero colpirmi da dietro.
Mentre cogito sui possibili attacchi, l'Audi si ferma proprio davanti a me, Fossman scende dal posto del passeggero e sorride non appena incontra il mio sguardo.
"Sei talmente vecchio che non sai nemmeno guidare un auto..."lo schernisco. "Comunque cosa vuoi?"Non ho voglia di perdere tempo dietro a delle chiacchiere e se questo fosse un modo per tenermi lontano da Rabab e attaccarla in mia assenza?
"Te l'ho mai detto che sei proprio come tua madre? Stessa tenacia, stessa rigidità, stessa fedeltà e stessa testardaggine..."conclude.
Prima che mi dia una pacca sulla spalla, la devio. Quella è la stessa mano che ha tentato di uccidermi, quella è la mano dell'uomo che ha dato ordine di uccidermi.
"Non sono io il tuo obbiettivo, non sono io il tuo nemico ma è la donna che tu proteggi..."asserisce incamminandosi verso il centro. Osservo il grande orologio e tento di non farmi plagiare volgendo la mia attenzione su altro.
"Sai benissimo chi ti ha fatto del male. Lo sai che è colpa sua se il nostro piano a Mosca è fallito!" prosegue improvvisamente. Mi blocco sul posto e lo guardo con serietà.
"Non ti credo!Se mi stai prendendo in giro giuro che ti elimino!" Mantengo un tono pacato e calcolato.
"Lei è proprio come suo padre, ascolta gli ordini finché le va. Lei non è come te Drake. Tu sei fedele. Hai sempre seguito gli ordini. E in ogni caso dopo quello che hai fatto non ti perdonerà mai..."ribatte.
Il mio obbiettivo mi è sempre stato accanto e lui non mi ha detto nulla?!
"Che diavolo stai farneticando? E perché mi hai fatto collaborare con lei?"domando con irritazione.
"Perché dietro la vostra missione c'era uno scopo più grande. Uno scopo che i piani alti stanno perseguendo e voi due insieme state creando non pochi guai. Pensavo che questa volta le cose fossero cambiate, che avreste potuto collaborare senza far danni!"conclude. "Per caso hai dimenticato di essere tu il colpevole della sua perdita..."aggiunge con un ghigno.
Colpevole della sua perdita?
"È arrivato il momento di pagare le mie pene..."sussurra George. 
"Non avresti dovuto lasciarmi vivere, hai segnato il tuo destino da solo..."ribatto. La ragione mi abbandona e agisco come agirebbe solo un mostro.
No, non posso essere stato io.
"Era suo padre? George era suo padre?"domando con aria divertita, mi sta prendendo in giro. "Perché avete tentato di ucciderci a Mosca?"
Scoppia a ridere e scuote la testa. Meritava quella fine se è lui il colpevole della morte dei miei genitori!
"Oh Drake, sei così ingenuo. Rabab è la figlia ignota di George. Ma non siamo stati noi a collocare quella bomba, ma sei stato tu. Avevi scoperto che Rabab fosse la nipote dell'uomo che aveva ucciso i tuoi genitori e avevi deciso di farla saltare in aria, tutto è andato bene, finché lei non ti ha bloccato con uno dei suoi assalti. Entrambi siete stati lesi e siete rimasti senza memoria. Farvi lavorare ancora una volta insieme senza vecchi ricordi o sentimenti per me era un vantaggio. Siete fra i migliori nel capo. Ma insieme siete un pericolo." Si gratta la nuca e si lecca le labbra. Ho avuto il nemico accanto per tutto questo tempo, lei mi ha manipolato!
"Qual è il piano?"domando senza esitazione.
"Ti voglio dare l'opportunità di liberarti di un peso, manderò con te una squadra al tuo loft. Uccidila e sarai libero..."conclude.
La mia libertà gioca con il peso della sua vita.
Ma lei è sempre stata il mio. Ho ucciso suo padre senza che lei sapesse che fosse suo padre.
Se questo fosse un gioco malato di Fossman per plagiarmi.
In ogni caso c'è in gioco la mia libertà e non posso permettermi di perdere un'opportunità del genere.
Per lei la vita è un gioco, e adesso voglio mettere fine al suo gioco. Chissà come si sarà divertita, mi ha preso in giro ed è stata per tutto questo tempo consapevole di essere una radice della causa di tutti i mei dolori. Sapeva tutto, ma non sa che ho ucciso suo padre.
Ma deve pagarla anche lei!
"Allora Drake?"incalza Fossman. "Sei tornato dei nostri?"aggiunge.
"Solo per l'ultima volta..."

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