Capitolo 36

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" Scappa prima che l'oscurità venga a prenderti..."

Canzone: Man on a mission ( On the Larceny ⬆️)

Azrael

Il silenzio aleggia nella stanza, l'unico rumore snervante e continuo è il ticchettio dell'orologio.
Drake è sparito con la sua nuvola da giorni. Non riesco a rintracciarli ma credo che prima o poi sarà lui a trovare me e non voglio farmi trovare impreparata. Ho distrutto ogni prova che potesse rimandare a me, e ho nascosto ciò che mi serviva in un luogo segreto, dove ci sono tutte le tracce che Drake e Rabab hanno lasciato negli ultimi anni.
Mi rigiro una ciocca di capelli fra le dita mentre fisso la strada in attesa che qualcosa avvenga.
Faccio oscillare avanti e dietro le gambe che penzolano dal cornicione della finestra. Il mio fiato riscalda il vetro facendolo appannare. Disegno una linea frastaglia senza alcun senso, un po' come la mia esistenza quando non ho uno scopo.
Persino eliminare una persona per me diventa una ragione di vita. Ho qualcosa da fare, un modo per impiegare la mente e tutte le mie forze. Ecco perché mi chiamo Azrael, quando qualcuno mi viene indicato come obbiettivo, calo su di lui come un angelo della morte.
La morte è un mezzo di rinascita, non termina tutto qui.
Non termina tutto su questa terra.
Tutto sembra tranquillo lì fuori, non c'è nulla che mi faccia presumere che stia per diventare vittima di un attacco. Ma decido comunque di andare a dormire vestita di tutto punto. Un tonfo attira la mia attenzione e mi fermo sul posto. Pronta a fuggire oppure pronta a combattere, questo non lo so, dipende da chi mi troverò davanti, se dovesse essere Rabab mi sconterei con lei ma se dovesse essere Drake, resterei ferma qualche secondo e tenterei di capire quanto sa. Scappare presumerebbe la mia colpevolezza e lui magari ancora non sa che io sono uno dei tanti diavoli che agognano la sua anima.
Prima la volevo avere per me per custodirla, per tenerla al sicuro dal mondo e dagli altri ma ora desidero la sua anima per distruggerla con la mia.
Il suo tempo sta per scadere e spero che lo sprechi al meglio. Certo se me lo trovassi qui davanti, in questo momento, probabilmente lo condurrei a cedere alla tentazione ed essere colpevole di essere l'ennesima anima lussuriosa.
Vorrei che mi prendesse e mi facesse sua, solo come lui sa fare. Vorrei che mi facesse percepire un profondo dolore fra le gambe, che mi facesse sentire la sua presenza anche nei giorni a venire.
Vorrei tante cose ma restano solo desideri, desideri che fluttuano intorno alla mia mente.
Sono condannata alla mia pena da sola, così come lui per sua scelta è condannato ad essere solo. Se solo non si facesse condizionare da quella stupida sgualdrina, io e lui potremmo essere felici.
La maniglia della mia porta si abbassa lentamente, il battito accelera e l'ansia aumenta. Se fossi lui? Se fosse proprio lui in questo momento ad avanzare nell'oscurità e bruciare la mia solitudine.
Se fosse lui ? Cosa farei? Proverei ad ucciderlo ora? Proverei a prenderlo e farlo mio? Proverei a fare cosa? Ma soprattutto ci proverei a fare qualcosa, oppure mi lascerei prendere dal momento e dalle emozioni?
Quando sono con lui, spesso mi capita di perdere la ragione e non capire più nulla. Il mio controllo e la parte più calcolatrice di me, viene meno. Vengo guidata dall'amore e poi dalla gelosia ogni volta che mi parla di quella ragazzina a cui tanto tiene. Eppure io e lui abbiamo la stessa età, la stessa maturità, abbiamo lo stesso passato! Abbiamo così tanto che ci accomuna ma continua a preferire quella dannata ragazzina! Mi domando perché ed è il perché a condurmi sempre più vicina alla follia.
In amore e in guerra ogni mezzo è lecito e nella mia situazione mi trovo a far fronte ad entrambe.
La chiave che prima era nella serratura cade sul pavimento in un tonfo, con un colpo deciso la porta si spalanca ed appare un'ombra nell'oscurità. Si confonde e si fonde quasi non si capisce dove inizi lui e dove termini. L'unica cosa che emerge in tanto buio, dove aleggia la paura, sono i suoi occhi blu. Quel blu intenso che spesso diventa anch'esso un tutt'uno con il buio. Avanza nella mia direzione in tutta la sua stazza. Ha il cappuccio sollevato sul capo e lo sguardo fisso su di me. Una sciarpa gli copre quasi tutto il viso, l'unica cosa che si vedono sono i suoi occhi. Il passo e felpato quasi impercettibile, non produce alcun rumore, nonostante sia deciso.
"Mi stavi aspettando?"domanda abbassandosi la sciarpa dal viso e mostrando un ghigno strano. La sua presenza mi trasmette una strana sensazione. Il suo tono è basso e ogni suo movimento è calcolato, sta tentando di capire se sono armata oppure no, anche se lo fossi, non sono così certa che in questo momento riuscire ad avere la meglio su di lui.
Resto in silenzio e non gli do alcuna risposta, mi ritrovo sola ad affrontarlo e sono priva di alleati.
Soli io e lui, chiusi in una stanza con il destino che sembra giocare con le nostre vite.
Drake gironzola per la stanza, alla ricerca probabilmente di qualche indizio.
"So che mi hai cercato con una certa insistenza, oppure dovrei dire che ci hai cercati. Ma senza alcun risultato...pensavi di potermi sfuggire a lungo Azrael?"domanda con una nota di curiosità, inarca un sopracciglio e sorride divertito della mia stessa audacia, nel aver osato sfidare un diavolo come lui. Inizio a retrocedere verso la finestra, l'unica mia via di fuga.
"Volevo sapere se stessi bene..."mormoro con voce tremante, il mio tono mi tradisce.
Si ferma al centro della stanza e scoppia a ridere.
"Con me, non ci sono giochi che tengono..."mormora prima di puntarmi una pistola contro, corro verso la finestra e mi getto contro. Il vetro si infrange e mi catapulto giù, dopo qualche secondo finisco per terra. Alcuni vetri mi hanno tagliato la pelle ma nulla in confronto all'impatto con il suolo. Mi alzo in piedi dolorante ed inizio a correre sotto una pioggia di proiettile. Uno mi colpisce una spalla, una macchina emerge nell'oscurità e mi viene contro, prego che sia un amico e non nemico.
La macchina sgomma e blocca la mia corsa. Viene spalancato uno sportello e senza pensarci troppo entro nella macchina al cui interno trovo Carol che riavvia la macchina e corre verso chissà quale destinazione.
"Ci hanno scoperti!"abbaio irritata.

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