Epidemia

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È passato un mese da quando la mamma ha scoperto di essere malata e le cose non migliorano affatto. Molti lupi si ammalano ogni giorno che passa, ora non sono più pochi casi, crescono a vista d'occhio. Rufus teme ancora che sia qualcosa nelle prede cacciate, nonostante quello che mangiamo lo controllano da cima a fondo in caso di parassiti o strani odori nel sangue. Hanno anche controllato la sorgente del fiume pensando che qualche animale fosse andato a morire lì vicino, la carne putrefatta avrebbe avvelenato la sorgente. Ma pare che non sia nemmeno quello il problema.

Calipso ha anche esaminato l'aria con la sua magia, non vi è alcuna impurità. Nel frattempo, Holfast è guarito del tutto ma neanche lui riesce a capire da dove arrivi questa epidemia di tosse e debolezza collettiva. Come dicevo, ad essersi ammalati sono ormai molti tra cui anche Sancta, Star e Milo. Ciò che preoccupa tutti è anche la condizione di Horo e di altre lupe incinte come lei, se lei si ammalasse Joel rischierebbe molto. Rufus porta una preda alla tana solo per lei e Star, sono in tre a controllare che non ci sia una possibile causa di ammalamento. Horo passa questi giorni alla tana di Rhoda, lei vuole tenerla sotto controllo per qualsiasi emergenza.

Io vado a trovarla quando posso, non lascio mai troppo tempo da soli mia madre e mio fratello. Tutto ciò è iniziato come semplice tosse, pian piano anche le forze vengono meno. Di questo passo saremo troppo deboli per fare qualcosa in caso di pericolo. Pare che l'unica a stare meglio sia proprio Ava, ovvero colei che sta meno in queste terre. Scuoto la testa per eliminare i pensieri appena mi ritorvo davanti alla tana della mamma, sorrido non voglio farli preoccupare più del dovuto. Eppure... oggi mi sento leggermente strana. Entro in tana, li vedo entrambi distesi, non si muovono molto.

"Vi siete proprio impigriti." li guardo.

La mamma alza la testa e sorride leggermente "Roxy, piccola mia, porti buone notizie?"

Scuoto la testa "Stanno ancora facendo le loro ricerche. Ma non ci vorrà molto, vedrai."

Kroth sorride "Si, guariremo." tossisce.

La mamma lo guarda "Non affaticare la gola. Non voglio che arrivi a tossire sangue."

Li guardo confusa "Tossire sangue? Quando è successo?"

"È successo a me, stanotte." mi guarda "Peggiora giorno per giorno."

Quella notizia mi fa rabbrividire ma mi sento sempre più strana, come se mi mancasse la forza nelle zampe. Eppure stamani mi sentivo bene, non ero attiva come sempre ma non mi sentivo in questo stato. Cerco di restare concentrata "Perché non me lo hai detto subito?"

"Perché se non c'è una cura non cambia nulla, devo solo conviverci fin quando potrò."

"Mamma, ma cosa dici?" Kroth le si avvicina "Non dirlo nemmeno per scherzo, ne usciremo tutti."

"Si, ascolta Kroth lui ha-" mi blocco di colpo, le zampe mi cedono leggermente e quasi vedo come se tutto girasse intorno a me. Tossisco tre volte di fila, senza riuscire a riprendere fiato "No..."

La mamma mi guarda preoccupata "Roxy, non anche tu..." si alza lentamente "Devi tornare subito alla tua tana, devi allontanarti da noi!"

Io mi guardo preoccupata, non per me, ma per ciò che avrebbe provato Deus vedendomi in questo stato "S-si... forse è meglio." mi alzo in piedi ma le zampe mi cedono quasi subito costringendomi a tornare seduta.

Kroth mi guarda "Devi contattare Deus, non puoi tornare alla tana da sola!"

"Non posso farlo venire fin qui..."

"Devi!"

Esclama mia madre con il tono più autoritario che può assumere in questo stato. Io resto titubante per un po', alla fine mi decido a contattarlo, lui mi risponde subito "Deus, ho bisogno che vieni alla tana di mia madre."

"Perché? Che succede Roxy?"

"Io..." non so come dirglielo "Credo di essermi ammalata, non riesco a raggiungere la nostra tana da sola."

Sento solo silenzio "Non muoverti, arrivo subito."

Rompe il collegamento senza che io possa dire altro, la mamma mi guarda curiosa di sapere se stesse per arrivare. Io le annuisco, mentre lentamente mi stendo. Tossisco ancora un po', cerco di restare calma e non affaticare troppo la mia gola. È in questo modo che mamma e Kroth si sono sentiti fino ad oggi? È un vero schifo. Sento dei passi arrivare alla tana, Deus entra all'interno e saluta sia mia madre che Kroth. Loro ricambiano con un debole sorriso, Deus mi aiuta a rimettermi in piedi. Dico alla mamma di stare tranquilla e che sarei stata bene poi, insieme al mio compagno, esco dalla tana iniziando ad incamminarci verso la nostra.

"Scusami, non volevo farti arrivare fin qui."

"Non devi scusarti, sai che correrei ovunque per raggiungerti."

Faccio un debole sorriso "Si, lo so."

Non ho la forza nemmeno di parlare, eppure, la mamma non si sentiva così i primi giorni. Devo averlo preso in modo più aggressivo rispetto al suo, odio sentirmi in questo modo. Non ho la forza nemmeno di difendermi da uno scoiattolo. Cammino stando appoggiata a Deus, le gambe mi traballano più volte, ma lui mi sorregge e mi evita brutte cadute. Lo guardo e noto che le sue orecchie si muovono, che qualcuno lo stia contattando? Infatti, dopo un po', inizia a parlare.

"Azazel, che succede? Qui avrei da fare, sto aiutando Roxy a tornare in tana. Pare che si sia ammalata." è Palla di neve, mi concentro sulle risposte di Deus per cercare di capire di cosa stanno parlando "Me lo ricordo bene, lo abbiamo visto con Hazel. Abbiamo avuto anche i loro ricordi. Quindi?" chiede ancora, la risposta di Azy sembra lo abbia messo sovrappensiero, perchè risponde dopo un po' "Tosse e debolezza. La stessa che ha... Roxy. Non mi dirai che sta accadendo a tutti noi!" vedo la mascella di Deus contrarsi.

"Bestione... che succede? Che voleva Azy?"

"Ha fatto un'ipotesi che potrebbe essere azzeccata."

"Cioè?" lo sprono a continuare.

"Ricordi quando Hazel ci fece vedere la morte di nostra figlia, Amy?

Annuisco leggermente "Si, lo ricordo molto bene." in quel momento capisco "Lui crede che..."

"Si. Pare che tu e tutti gli altri abbiate gli stessi sintomi che aveva Amy all'epoca."

La cosa inizia a preoccuparmi per davvero "Come pretendiamo di trovare una cura se nemmeno nostra fi-" tossisco forte.

"Shh Portafortuna, non sforzarti."

Scuoto la testa "Deus... ora ho davvero paura."

Lui mi sorride "Non devi averne, troveremo una soluzione. Fidati di me."

Annuisco debolmente, abbasso lo sguardo e continuo a camminare insieme a lui. I miei passi sono molto lenti, ciò rallenta anche lui. La supposizione di Azazel può essere veritiera e non so se mi spaventa di più questo o non sapere per niente da dove è nato tutto ciò. Mia figlia morì a causa di questa strana influenza, non riuscì a curarsi, non riuscì a fare nulla per vivere più a lungo insieme ai suoi amati figli che avrebbe desiderato veder crescere e proteggere per molti anni. E ora tutto ciò sta accadendo a tutti noi, non voglio, non ho alcuna intenzione di morire. Non ora che ho tutto quello che ho sempre desiderato. Mi avvicino di più a Deus, tossisco ancora una volta. Eppure, non posso fare nulla per aiutarli a curarci, sono senza forze, senza energie. L'unica cosa che posso fare è fidarmi di loro e... lottare.

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora