Il castello

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Abbiamo camminato per un lungo lasso di tempo, i miei pensieri erano tutti rivolti a Kendra. Più il castello si avvicinava, più avevo voglia di correre per arrivare da lei. Ma non tutto il mio corpo era della stessa opinione, c'era una parte di me che non avrebbe mai voluto rivederla, non per paura ma per rabbia. Una rabbia inferiore solo a quella che provo per... no, non mi va nemmeno di nominarlo. Il branco non ha fatto nemmeno una domanda sul cadavere da noi trovato, ormai hanno capito che ciò che stiamo andando ad affrontare è tutt'altro che amichevole. Eppure, una parte di me inizia a pensare che Kendra ci stia facendo muovere come delle pedine, è impossibile che lei non sappia che siamo qui. Più ci avviciniamo al castello più pare che le temperature si abbassino, quando arriviamo di fronte al lago ghiacciato, mi fermo e mi volto verso gli altri.

"Dobbiamo oltrepassare questo lago ghiacciato e arriveremo al castello, tenetevi saldi con le unghie e state attenti a non scivolare."

Deus sorride "Questo dovrei dirlo io a te." Avanza sul ghiaccio "Ti ricordo che eri tu a non saper pattinare."

Ridacchio "Attualmente sono più esperta." Cammino sul ghiaccio al fianco di Deus, mi volto verso la mia famiglia

Vedo Kroth provare a stare in piedi ma non ci riesce, scivola ripetutamente "Ma come si fa? Qui si scivola troppo!"

Papà lo morde dalla collottola e lo rialza "Devi usare le unghie, non affidare tutto ai cuscinetti delle zampe." Non finisce nemmeno di dirlo che scivola anche lui. Ridacchia rialzandosi lentamente "N-non ho detto di saperlo fare."

"Su, forza Kroth, puoi farcela." Ridacchio guardando la scena.

La mamma ride e si avvicina a loro aiutando papà a rialzarsi "Provate lentamente, dovrebbe essere più facile. Una zampa per volta."

"Si, una zampa per volta. E magari senza spaccarlo, non ho alcuna intenzione di finire in acqua." Commenta Logan tenendo lo sguardo proprio sotto di sè.

Vedo Deus trattenere le risate per la frase di Logan "No, servi ancora asciutto."

La mia famiglia non è l'unica ad avere problemi con il ghiaccio, il nostro branco ancora esita dal mettere zampa sulla lastra "E-E se il nostro peso fosse troppo?"

Arnulf scuote la testa "Impossibile, il lago è grande, il nostro peso non equivale nemmeno alla sua metà."

Meiko si prende di coraggio "Va bene, fifoni. Vado prima io." Caccia le unghie e cerca di reggersi al ghiaccio. Inizia camminare "Visto non è-" Le sue parole vengono bloccate da un suo grido, casca di pancia facendo ridere tutti i suoi compagni.

Zev li interrompe tutti "Suvvia, almeno lei ci ha provato. Dobbiamo oltrepassarlo per forza. Quindi... o riusciamo a camminarci oppure scivoliamo fino all'altra sponda."

Tala alza le spalle "Ormai, io ci provo. In un modo o nell'altro ci arriverò."

Riprendo a camminare solo quando li vedo tutti sul ghiaccio. C'è chi cerca di tenersi saldo e chi, invece, si da solo delle spinte scivolando di pancia sul ghiaccio. Non è proprio una delle tecniche migliori ma li preferisco così, piuttosto che con una zampa rotta. Arriviamo all'altra sponda tutti sani e salvi, qualcuno è più infreddolito dell'altro ma nulla di grave. Tutti si guardano intorno, poi alzano lo sguardo in alto attirati dall'enorme scogliere da cui si vedono perfettamente le colonne del castello. Risaliamo la scogliere e giungiamo proprio di fronte a quest'ultimo, la sua grandezza e il volto posto sopra la porta attira lo sguardo di tutti. È Ulva a spezzare il silenzio.

"Beh... tutto ciò incute una certa inquietudine..."

Lovell continua a guardare in alto "Quanta magia devi possedere per fare una cosa simile? È incredibile."

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora