Passeggiata

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Sono passate già tre settimane dalla nascita di Roxy, oggi non sono al nido è il mio giorno libero. Da quando i cuccioli sono diventati più adulti io, Rhoda e Star, ci siamo date dei turni in modo che combacino con quando i nostri compagni sono in tana. In questo modo loro tengono il cucciolo passandoci del tempo insieme e noi badiamo agli altri, oggi è il turno di Rhoda. I nostri cuccioli non hanno avuto modo di incontrarsi, ma sono sicura che una volta che inizieranno il nido diventeranno subito buoni amici. In queste tre settimane Roxy ha iniziato a parlare e farsi domande come tutti i cuccioli, ha iniziato anche a dare qualche passo ma ancora barcolla e casca, in più non riesce a correre sembra quasi che saltelli. Mi fa sempre scappare una piccola risata è tenerissima. La sua prima parola è stata papà, Dark me l'ha fatto ripetere dalla piccola più volte quando è riuscita a dirla. In compenso, mi somiglia veramente tanto, se non fosse per la coda sarebbe esattamente come me da cucciola, anche se mi sembra meno... istintiva di me, chissà quanto durerà questo lato.

"Mamma, mamma, mammina guarda, sto camminando."

Sento la sua vocina, vedo che da dei passi, si sta avvicinando a me. È quasi del tutto vicina. Ecco che barcolla, mi abbasso e attutisco la caduta con il muso. "Ma che brava! a breve correrai più veloce di tutti i cuccioli!"

Inizia a scodinzolare. "Davvero?!"

"Si, davvero."

"Evviva!" Esclama felice. "Sto imparando!" Mi guarda dal basso. "Mamma, papà quando torna?"

"Più tardi, in questo momento è a caccia con tutta la sua squadra."

"Sono così tanti?" Domanda.

"Oh si, tantissimi. Il nostro branco è molto grande." Le sorrido.

Lei piega la testa. "Un giorno li conoscerò tutti?"

"Mmh... si, credo di si."

"Ma non ricorderò mai così tanti nomi!" Piagnucola. "Come faccio? E se qualcuno si offende se mi sfugge il suo nome? Oppure lo faccio diventare triste? Non voglio che gli altri siano tristi a causa mia."

Ridacchio. "Calma, piccolina, nessuno sarà triste a causa tua." Le sorrido e le accarezzo la testolina.

"Nessuno, nessuno?"

Scuoto la testa. "Nessuno e sicuramente non perchè dimentichi un nome."

Lei sorride. "Se lo dici tu mamma allora mi fido." Si stende sulla schiena alzando tutte le zampe in aria. Sbadiglia. "Mammina... mi annoio, che facciamo oggi?"

"Potremmo andare a fare un giretto per il branco, che dici?"

"Solo se potrò camminare!" Mi guarda.

"Sicura? Barcolli ancora." Le sorrido.

"Si... ma voglio imparare, così potrò correre!"

"E va bene, come vuoi piccolo capo." Ridacchio.

Rotola e si mette in piedi, esco dalla tana e lei mi segue. Barcolla costantemente ma la vedo farsi forza da sola per non cascare, mantengo un passo molto lento per le mie zampe lunghe ma almeno così lei è felice. Mi cammina a fianco senza allontanarsi troppo da me, è molto ubbidiente. Da quando ha iniziato a parlare e a capire non ho mai avuto problemi con lei. Ovviamente, come tutti i cuccioli, le piace giocare e fare domande su domande, ma per il resto è molto tranquilla. Per quanto mi riguarda, un giorno potrebbe anche farsi valere nei Raggi di Sole di cui farà parte e lo so perchè non perde un dibattito nemmeno con suo padre. Forse però è un po' troppo buona, avrà bisogno di qualcuno con la zampa più pesante al suo fianco, qualcuno che le faccia capire quando è il momento di... essere severa.

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora