Chiedere scusa

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Sono passati già quattro giorni da quando sono in punizione, mi annoio tantissimo. Certo, la mamma cerca di farmi divertire ma non è la stessa cosa di andare al Nido, lì era più bello. In questi giorni non è venuto a trovarmi nemmeno Azy, essendo giù di morale probabilmente solo lui potrebbe farmi ridere. Ma non credo che sua madre lo lascerà venire, andrà sicuramente solo al Nido ma non ce l'ho con lui, so che è un buon amico. Da sola con la mamma ho avuto modo di vederla impastare erbe, lo fa raramente, dice che da cucciola non le piaceva affatto ma che, col tempo, si è ritrovata costretta ad imparare. Ora conosce molto bene le erbe e i fiori e li usa per fare impasti curativi. Papà continua ad andare a caccia, gli ho chiesto di Beel più volte ma non si reca con Rufus al campo di caccia, non so cosa stia facendo ma non ho più avuto modo di vedere nemmeno lui.

Non ho il coraggio di chiedere alla mamma di portarmi da lui, se andassi lì probabilmente rientrerebbe in tana pur di non vedermi e non voglio assolutamente che accada una cosa simile. Vorrei incontrarlo, magari per caso, sarebbe più semplice e forse riusciremmo a parlare ma non credo sia molto fattibile. Spero solo che questo periodo senza vederci gli faccia capire che ciò che ha pensato è completamente sbagliato, vorrei che un giorno tornassimo a parlare mi andrebbe bene anche... delle formiche.

In questo momento sono nella tana, ho preso un po' di impasto di erbe che ha fatto la mamma e ci ho fatto una piccola pallina. La faccio rotolare da una zampa all'altra passandola, la mamma è proprio fuori dalla tana a prendere un po' d'aria. Io mi annoio, sbuffo aumentando la velocità della pallina, mi sfugge e non riesco a prenderla, rotola fin fuori dalla tana e finisce vicino al fianco della mamma. Io corro subito fuori per prenderla, lei si volta e abbassa il muso per vedere cosa le è andato addosso.

"Roxy, quante volte ti ho detto di non toccare gli impasti di erbe che lascio in tana?"

Sospiro e abbasso leggermente le orecchie. "Scusa mamma, ma mi stavo annoiando e ho fatto una piccola pallina per passare il tempo."

La mamma usa la zampa per avvicinare la piccola pallina a me. "Lo vedo." Mi fa un lieve sorriso. "Lo so che ti annoi, Roxy, ma purtroppo non abbiamo molto da fare qui."

Io prendo il mio giochino e mi siedo accanto a lei, riprendo a passarmelo fra le zampe. "È proprio brutto stare in punizione."

"Se fosse bella non si chiamerebbe così, non trovi?" Ridacchia prendendomi in giro.

"Dai, mamma!" La spingo con il muso ma non ho la forza di spostarla nemmeno di un millimetro. Rido con lei.

Entrambe sentiamo dei passi che fanno fermare le nostre risate, da lontano vedo qualcuno avvicinarsi, più si fanno vicini più capisco di chi si tratta: è Cayden accompagnato dalla sua mamma. Cosa ci fa qui? È da quando è successa quella cosa al Nido che non lo vedevo, ammetto che un po' mi mancava ma continuo ad essere arrabbiata con lui, non mi ha dato retta quel giorno!

"Vivian, ciao." Sorride la lupa. "Ciao, Roxy."

Io faccio un cenno con il muso alla lupa. "Ciao Lunee, cosa ti porta qui?" Le domanda la mamma.

"Cayden, in questi giorni, non mi ha fatto altro che chiedermi di portarlo da tua figlia. Appena ho avuto un po' di tempo, l'ho fatto contento."

Cayden si fa avanti, fa un sorriso a mia mamma e poi guarda me. "Ciao, Roxy."

"Ciao." Rispondo in modo distaccato.

La mamma mi guarda e poi guarda il cucciolo di fronte a lei. Sorride alla mamma di quest'ultimo e le fa cenno di seguirla dentro alla tana, le guardo entrare. Cayden non somiglia per niente a sua madre, lei è bruno chiaro, Cayden invece è molto più scuro però ha i suoi occhi verdi. Lui aspetta che le nostre mamma siano del tutto dentro prima di venirsi a sedere proprio davanti a me a pochi centimetri di distanza. Sono io a farmi di qualche passo più indietro.

"Roxy, perchè mi tratti così?" Chiede lui con tono triste.

"E me lo chiedi anche?!" Lo guardo male, se pensa di fare il finto tonto con me si sbaglia di grosso.

"Ma addirittura trattarmi in modo così gelido mi sembra esagerato..."

"No, fidati, non lo è."

"Suvvia-"

Lo fermo. "Suvvia? Ma ti rendi conto di cosa è successo quel giorno?! O vuoi che ti rinfreschi la memoria?" Lui sospira, io continuo. "Tu, Zev, Lovell e Arnulf avete accusato Beel di imbroglio!"

"Perchè era la verità!"

"No che non lo era! Non abbiamo mai avuto quelle regole nel nascondino. Lo avete fatto di proposito e poi lo avete fatto piangere, è per colpa tua e degli altri se siamo tutti in punizione."

"Lo so e mi dispiace, tu non centravi nulla."

"Invece si! Perchè io sono rimasta a guardare te e gli altri che gli facevate del male, non mi avete ascoltata quando vi ho detto di smetterla." Lo guardo e mi avvicino. "Perchè non mi hai dato ascolto almeno tu? Perchè hai dovuto fare il cattivo? Perchè lo hai fatto piangere?!" Quasi ringhio ma mi contengo.

Lui abbassa le orecchie. "Mi sono ingelosito..." Sussurra.

"Ti sei cosa?" Lo guardo.

"Ingelosito." Alza i suoi occhi su di me. "Beel ti ha difesa da me che sono il tuo compagno, io mi sono ingelosito perchè lui ti ha fatto gli occhi dolci, mi sono ingelosito perchè tu piaci anche a lui!"

Quindi era geloso, ohw... ma allora è una cosa dolce. Scuoto la testa, no! Non c'entra! È stato comunque cattivo! "E allora? Io avevo scelto te anche se non sapevo dei sentimenti di Beel, ormai avevo scelto te. Pensi davvero che io ti avrei lasciato di punto in bianco per stare con Beel? Fattelo dire, sei davvero uno stupido!"

Si avvicina, il suo tono si fa più gentile. "Noi maschietti diventiamo un po' stupidi quando ci innamoriamo." Sospira lui. "Scusami Roxy, mi dispiace davvero tanto se il mio comportamento ti ha infastidita... non volevo."

"Le scuse non mi bastano, tu quando sei con gli altri cambi. Cosa mi dice che non lo farai di nuovo?"

"Potrei promettertelo." Dice lui.

Io lo guardo seria. "E sei sicuro che riusciresti a mantenere la promessa."

"Assolutamente si, per te si!" Sorride. "Ti prometto che tenterò di cambiare, che cercherò di non comportarmi più male nei confronti degli altri."

"Nemmeno di Beel?"

"Nemmeno di Beel." Conferma la mia domanda. "Ora mi perdoni? Accetti le mie scuse?"

Resto in silenzio, non rispondo subito alla domanda mi prendo un po' di tempo per pensarci bene. So già che Cayden cascherà sulle sue stesse zampe ancora molte volte, quando è con gli altri si lascia trasportare troppo facilmente. Ma ha promesso e le promesse si mantengono, giusto? Sospiro. La mamma ha detto che al momento giusto il mio cuore mi avrebbe detto cosa fare, il punto è che io non lo sento parlare, non credo di aver capito come funzioni. Alzo lo sguardo e guardo Cayden negli occhi, però lui mi sembra sincero e i compagni si sostengono a vicenda nei momenti belli e brutti e anche negli sbagli, no? Forse... potrei dargli una seconda possibilità.

"Va bene, accetto le tue scuse ma non deve ricapitare mai più."

Lui sorride mi si avvicina e mi lecca la guancia. "Mai più! Promesso!" Mi abbraccia. "Mi sei mancata."

"Mi sei mancato anche tu, Cayden." Sorrido ricambiando il suo abbraccio.

Passiamo altro tempo insieme, giochiamo con quella pallina di impasto di erbe creata da me. Quando le nostre mamme smettono di chiacchierare, quella di Cayden esce fuori insieme alla mia. In quel momento saluto il mio compagno, mi dispiace vederlo andare via, avevo un po' di compagnia e mi stavo divertendo dopo molti giorni di noia. Mi saluta con un sorriso e segue la sua mamma verso la sua tana. La mia, notando i nostri sorrisi, mi guarda attentamente.

"Avete fatto pace?"

"Mi ha chiesto scusa, mi ha promesso che non succederà mai più e io l'ho perdonato." Sorrido.

"Sono felice che abbiate chiarito, hai seguito il tuo cuore?"

Guardo il mio petto e poi lei. "Si... credo di si." Sorrido felice, sono sicura che non mi deluderà, non di nuovo.

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora