~Tsukishima's pov~
È accaduto tutto così velocemente; una velocità che non credevo fosse possibile. Di cui non credevo io fossi capace.
Yamaguchi si addormenta sulla mia spalla, io rimango a guardare per un altro po' il cielo stellato. Lo sento stringersi ancora di più a me: il suo corpo crea calore e una sensazione tanto piacevole da voler rimanere in questa posizione seppur abbastanza scomoda in eterno. Poi mi accorgo del fatto che lui abbia indosso solo un pigiama leggero, e che stia tremando inconsapevolmente a causa dell'inevitabile freddo un po' umido che cala sempre, a quest'insolita, irreale ora.
Mi alzo, sforzandomi di non svegliarlo, e lo prendo tra le braccia, lasciandogli un lieve bacio sulle guance tempestate di lentiggini e un po' umide, forse per via delle lacrime che avrà sicuramente versato. Per me.
Non accadrà più.Facendo attenzione a non fare rumore, mi avvio verso la sua cameretta, non sapendo bene dove sia ma intuendolo dalla luce soffusa che proviene da una sola stanza nella casa, che presumo essere la sua.
Con tutta la delicatezza di cui sono capace lo poso sul letto, e mi stringo affianco a lui, che d'un tratto, istintivamente, si sposta e posa il capo sul mio petto, con un piccolo sorriso sulle labbra, che ricambio inconsciamente anch'io.
Cingo la sua schiena con il mio braccio, e gli accarezzo il capo.
Guardo i suoi lineamenti rilassati, e dopo un po' mi addormento anch'io.~Yamaguchi's pov~
La mia sveglia interna, di cui non riesco mai a disfarmi, mi fa aprire gli occhi alle 7:30, nonostante io abbia dormito sì e no 4 ore.
Sono ancora stanco, e non vorrei alzarmi, poiché avvolto da una sensazione bellissima, di casa e calore. Mi accorgo di stare riposando sul petto di Tsukki, che ancora riposa tranquillamente, bellissimo come sempre.
Non so come io sia arrivato in camera mia: mi sarò addormentato in giardino e mi ci avrà portato lui.
Gli lascio un bacio sulla bocca, gli scosto una ciocca bionda dalla fronte e mi alzo, rimboccandogli le coperte: sarà riuscito a prendere sonno ancora più tardi di me.
Sistemandomi davanti allo specchio, mi rendo conto che mia madre verrà presto ad accettarsi che sono sveglio, e troverà Tsukki, che, a sua volta, è uscito di casa sua di notte per venire da me, magari non avvisando nessuno.
Come se non bastasse, dovremmo entrambi andare a scuola, ma siamo stanchissimi, avendo passato la notte praticamente in bianco.
Non riesco ad escogitare una scusa plausibile che mia madre si manifesta alla porta e la apre, già rivolta verso il letto per svegliarmi, ma mi vede davanti allo specchio.
Non ho altra scusa che spiegarle tutto, senza tralasciare il minimo dettaglio: purtroppo non riesco a dire facilmente bugie.
Mia madre mi crede e non si arrabbia, anzi mi abbraccia e gioisce con un tono di voce forse troppo alto, sostenendo che finalmente smetterò di ignorarla e di rinchiudermi in camera mia per piangere su quel famoso ragazzo di cui lei, precisa, già sospettava.
Mi propone di andare a fare colazione e, così, la seguo, e le chiedo se, per questo giorno, io possa evitare di andare a scuola. Lei, per fortuna, mi dice di sì.
Mi rendo conto, però, che si sta facendo tardi e, siccome Tsukki non accenna a svegliarsi, dovrò avvisare io la sua famiglia. Con quale coraggio non lo so. Mia madre, intuendo il problema, su cui stavo riflettendo in effetti, con sguardo assente, di fronte alla mia tazza di caffelatte, mi propone di trovare il numero del fratello di Kei nel telefono di quest'ultimo in modo che lei possa spiegargli tutto.
Io, però, le dico di no: non posso usare il telefono di Tsukki. Se dovessimo litigare subito dopo che siamo riusciti a dichiararci non me lo perdonerei mai.
Vado quindi nella sua stanza e lo scuoto leggermente, per svegliarlo. Lui apre debolmente gli occhi e mi sorride:-Ehi, Tadashi...-. Non resisto e gli do un bacio.
-È successo qualcosa?-
-No, Tsukki, solo che sono quasi le 8 e dovremmo avvisare i tuoi, o comunque tuo fratello, non credi?-
-Ah cavolo, hai ragione-.
Si alza immediatamente dal letto, prende il cellulare, che aveva lasciato sulla mia scrivania, e digita il numero del fratello, che subito risponde e a cui lui spiega che non andrà a scuola e che si trova da me. Non aspetta neanche che il fratello risponda per chiudere la telefonata.
-Vuoi venire a fare colazione?-gli chiedo.
-Ma tua madre...-
-Tranquillo, le ho raccontato già tutto-gli rispondo arrossendo un po'. Allora lui mi chiede dove possa sciacquarsi il viso, così io lo accompagno nel bagno degli ospiti, dopodiché andiamo in sala da pranzo.
Lancio un'occhiata a mia madre per intimarle di non fare brutte figure, ma evidentemente non serve a molto perché lei subito inizia a dire che Tsukki è un bel ragazzo, che stiamo bene insieme e roba del genere.
Tsukki arrossisce un po' ma sembra comunque divertito: mamma gli prepara un caffè e ci sediamo insieme, a chiacchierare.
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Fix you ~Tsukkiyama~
Fanfiction{storia in italiano} I got this anxious feeling but it goes away for a minute when I'm with you breathing