~Yamaguchi's pov~
Tsukishima finisce di raccontare e non aggiunge altro. Rimane abbracciato a me, e io faccio altrettanto: non so quanto tempo restiamo così, incuranti del tempo che passa e delle nuvole che si addensano in cielo promettendo pioggia. So solo che è il momento più bello della mia vita.Mi faccio coraggio e intreccio le dita tra i suoi capelli morbidi, di platino, accarezzandogli il capo. Lui non sembra volersi muovere. Forse teme di affrontare un mio commento sprezzante o insensibile, o la mia totale indifferenza.
Ciò che non sa è che fin dal primo momento che ci eravamo incontrati, per quanto fosse stato per caso, avevo sempre voluto, un giorno, comprendere il perché dei suoi atteggiamenti, dei suoi sguardi, dei suoi movimenti sicuri e al tempo stesso incerti. Il momento è arrivato prima del previsto, e ciò mi ha sconvolto, lo ammetto. Ma ora che il muro che si erge davanti al suo cuore comincia a sgretolarsi, posso pensare di addentrarmi sempre di più nei sentieri tortuosi e inesplorati del suo cuore: e non c'è cosa che mi renda più felice, più impaziente, ma anche più ansioso (chissà che io riesca, durante il percorso, a trovare la chiave per aprire il suo cuore nel modo in cui io voglio aprire il mio a lui? Il segreto per far entrare i nostri due animi nella più stretta sintonia e armonia possibile, quella dell'amore?).
Forse sto annegando un po' troppo nei miei pensieri: paradossalmente, è proprio una goccia di pioggia salata che mi cade sul naso a riportarmi alla realtà. Ho un sussulto.
Anche Tsukki si accorge che sta iniziando a piovere e mi propone di tornare a casa, tirando fuori dal proprio zaino un piccolo ombrello portatile, che mi porge. Io faccio cenno di no.
Alla fine, ci ripariamo entrambi sotto di esso dall'acquazzone che diventa sempre più forte: restare così vicino a lui mi fa sentire ancora meglio.Vorrei urlare, finalmente di gioia, correre in mezzo alla pioggia, lasciare che l'acqua mi bagni tutto, dalla testa ai piedi, lasciando che tutte le negatività che avevano prima afflitto i miei pensieri scivolino nei tombini insieme all'acqua reflua.
Vorrei prendere Kei per mano, ridere insieme, con il viso e i vestiti fradici, e baciarlo, sentire le sue mani intorno al mio collo, fino a che, incuranti delle ore che passano, non ci accorgiamo che il sole fa capolino con sfumature rosee da dietro le colline, annunciando l'alba.Ah, mi sto facendo trasportare di nuovo dall'emozione. È solo che sono dannatamente felice, per qualcosa -pensandoci- di così banale. Ma non voglio che alcuno mi porti via le emozioni che ora sto provando, che me ne cancelli il ricordo.
Lascio che sia la pioggia scrosciante a dar voce ai miei sentimenti, il suo ticchettio sui muri e sulle foglie, il rumore più intenso sull'asfalto e sull'ombrello.
Arriviamo davanti casa di Tsukki e lui mi dice di tenere l'ombrello, che gliel'avrei riportato domani.
Lo ringrazio.
Ma dentro di me il mio animo urla e lo stomaco mi fa male. Mi sento improvvisamente leggero, come se centinaia di farfalle avessero preso vita dentro di esso.Dunque c'è un domani in cui Kei vorrà ancora vedermi? Ed è più vicino di quanto io potessi sperare?
Rientro a casa, saluto velocemente i miei e mi butto sul letto, senza neanche lavarmi i denti.
Sogno la giornata appena vissuta e mi sveglio solo quando la sveglia suona, quando invece le notti precedenti avevo sempre sofferto di insonnia.È già domani.
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Fix you ~Tsukkiyama~
Fanfiction{storia in italiano} I got this anxious feeling but it goes away for a minute when I'm with you breathing