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~Tsukishima's pov~

E non capisco perché la felicità non possa neanche essere raggiunta perché scappi di nuovo...succede solo a me? Probabilmente. Non c'è un solo pezzo della mia vita che sia collocato al posto giusto.

Pensavo oggi sarebbe stata una bella giornata: Kuroo mi aveva invitato a fare colazione insieme. Ed ero felice, perché sarei uscito, avrei visto volti nuovi, anche se solo all'interno di un bar, oltre al suo, che iniziava a creare in me una sensazione di casa. Ma poi Yamaguchi ha reagito in quel modo...e davvero non ho capito perché. Sembrava ferito, stanco, deluso.
Sentirlo sbattermi in faccia quanto sono patetico e insopportabile, constatare quanto anche una persona così buona come lui ne abbia avuto abbastanza dopo così poco tempo, vederlo chiudere tutto e andarsene sull'orlo del pianto...mi sono guardato allo specchio e mi sono disgustato alla vista della mia immagine che, in contrasto alla sua, appariva tranquilla, serena, piena di aspettative al pensiero di vedersi con il proprio, ormai, ragazzo. 

Cosa potevo fare? Ho deciso di andare comunque da Kuroo, non potevo far saltare tutto.
Poco dopo che Yamaguchi se ne era andato (forse sarei dovuto andare a cercarlo, anche se si sarebbe voltato dall'altra parte e mi avrebbe ignorato...e non avrei potuto dargli torto seppur non ne comprenda il motivo) Kuroo mi aveva scritto che mi aspettava al parco.
Mi sono sistemato un'ultima volta davanti allo specchio, e sono uscito. Mi sono augurato di non incontrare Yamaguchi perché mi sarei profondamente vergognato di me stesso, e per fortuna è stato così.

Varco l'ingresso del liceo e mi dirigo verso il parco, il luogo dove ieri avevamo fatto il barbecue. Mi spunta un leggero sorriso pensando a come una fetta della mia vita sia cambiata, dalla scorsa sera...

Raggiungo la panchina dove ieri ci siamo seduti a mangiare.
Lì seduti, vedo un ragazzo dai capelli neri e uno dai capelli biondi tinti.
Non comprendo chi siano (l'avrei evitato se solo ci fossi riuscito) finché non li vedo, da dietro, voltarsi di profilo per scambiarsi un bacio. Dolcemente, lentamente. Nulla di imposto, nulla di sbagliato.
Peccato che fossero Kuroo e Kenma, il ragazzo che lo accompagnava sempre e che, credevo, fosse semplicemente il suo migliore amico.

Non so cosa fare, se andarmene, restare, fare finta di nulla. Non ho modo di guardarmi ad uno specchio, ma ho un'espressione certamente sconvolta che, seppur con tutte le mie forze, non riesco a mutare.
E Kenma se ne accorge, quando si distacca dalle labbra del (fidanzato? Non capivo ormai più nulla di tutto ciò...) con un'espressione così statica e immutata da farmi capire che non era stato certo il suo primo bacio con Kuroo.

Con la coda dell'occhio, evidentemente, mi avrà notato, perché arrossisce dal mento alla punta delle orecchie e fa cenno a Kuroo di girarsi.

L'ultima cosa che vedo è la sua espressione quasi spaventata, forse identica alla mia...poi me ne vado, senza chiedere spiegazioni.
Varco la prima soglia che mi capita davanti e mi ritrovo in mensa.
Comincio a pensare, pensieri stupidi...Kuroo ha tradito me o Kenma?

Quel che è certo è che non mi amava certo come diceva. Aveva bisogno anche di un'altra persona, per stare con me.
Tutti, più presto di quanto io possa rendermene conto, si distaccano da me, così bruscamente da essere quasi incredibile.

Mi rendo conto di essere stato deluso da mio fratello, da piccolo...ma ora sono io stesso a deludermi.

Mi viene da piangere, poi vedo Yamaguchi.
Mi verrebbe voglia di abbracciarlo, di confidargli tutto come ho già fatto un'altra volta.
Lui mi ha aggiustato, ha collocato qualche pezzo al posto giusto.
Quella volta.
Ma non ha più voglia di farlo, perché l'ho stancato.
Quando si siede al mio stesso tavolo, non riesco a fare altro che voltarmi dall'altra parte, e le lacrime iniziano a scorrere senza che io possa fermarle.

Fix you ~Tsukkiyama~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora